Cronaca
Brindisi | Controlli straordinari dei Carabinieri: arresti e sequestri
Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni hanno intensificato i controlli sul territorio, portando a termine una serie di operazioni che hanno visto il coinvolgimento delle Stazioni di Mesagne, Carovigno e Latiano. Questi interventi sono parte delle costanti attività di contrasto alla criminalità diffusa che il Comando Provinciale di Brindisi realizza quotidianamente per garantire la sicurezza dei cittadini.
A Mesagne, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato un giovane in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Durante il controllo, il giovane è stato trovato in possesso di 27 grammi di cocaina, già suddivisa in dosi, e di una somma di denaro pari a 2.750 euro, probabilmente guadagnati tramite attività illecite. Il denaro e la droga sono stati sequestrati, segnando un altro successo nella lotta al traffico di sostanze stupefacenti.
Sempre a Mesagne, i Carabinieri hanno arrestato una coppia di giovani per furto aggravato in concorso. I due erano stati colti sul fatto mentre asportavano merce dagli scaffali di un supermercato. Il materiale rubato è stato recuperato e restituito al negozio, mentre i due sono stati arrestati e portati in caserma.
A Carovigno, invece, è stato arrestato un uomo per evasione. L’individuo, attualmente sottoposto alla detenzione domiciliare, è stato sorpreso dai Carabinieri fuori dalla propria abitazione senza la necessaria autorizzazione. L’arresto è stato eseguito in flagranza di reato, con il soggetto che è stato condotto presso la propria residenza in attesa degli sviluppi legali.
Infine, a Latiano, i Carabinieri hanno dato esecuzione a un ordine di carcerazione nei confronti di un 33enne del luogo. L’uomo era stato condannato per vari reati, tra cui spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale, commessi tra Francavilla Fontana e Latiano. Dopo le formalità di rito, è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Brindisi per scontare la pena.
Questi interventi confermano l’impegno costante delle forze dell’ordine nel contrasto alla criminalità, con un’attenzione particolare al traffico di droga, ai furti e alle violazioni degli arresti domiciliari, fondamentali per garantire un clima di sicurezza nella provincia.
Cronaca
Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose
I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.
Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.
Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.
Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.
È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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