Cronaca
Vicenza | Emessi nuovi divieti di accesso per tifosi ultras dell’Avellino dopo atti di violenza allo stadio
Il Questore della Provincia di Vicenza ha disposto l’emissione di quattro nuovi provvedimenti di divieto di accesso alle strutture sportive (D.A.S.P.O.) nei confronti di altrettanti tifosi ultras dell’Avellino, coinvolti in gravi episodi di violenza durante l’incontro di calcio tra L.R. Vicenza e U.S. Avellino, valido per i Playoff del campionato di Serie C 2023/2024, che si è svolto il 2 giugno scorso presso lo stadio “R. Menti” di Vicenza.
I tifosi coinvolti hanno commesso atti violenti nei confronti di alcuni steward, hanno acceso e lanciato petardi e fumogeni sia verso i tifosi vicentini che all’interno del campo, provocando la sospensione temporanea della partita. Il loro comportamento ha anche creato disordini e turbato l’ordine pubblico, richiedendo l’intervento delle forze dell’ordine.
Tre degli ultras sono stati sottoposti a un divieto di accesso alle strutture sportive per tre anni, mentre il quarto tifoso, responsabile di particolari comportamenti pericolosi, ha ricevuto un provvedimento più severo: un divieto di 10 anni, con la specifica obbligatoria di presentarsi alla Questura di Avellino durante le partite ufficiali della squadra.
I divieti non si limitano solo agli stadi, ma si estendono a tutti gli impianti sportivi a livello nazionale e internazionale, comprendendo anche le aree circostanti e i mezzi di trasporto, come stazioni ferroviarie, autolinee, aeroporti e scali portuali, utilizzati da chi partecipa o assiste a manifestazioni sportive. Questo provvedimento si inserisce nel quadro di misure preventive volte a garantire la sicurezza negli eventi sportivi e a contrastare la violenza nelle aree legate al mondo del calcio e di altri sport.
Questi nuovi provvedimenti si aggiungono a quello emesso a seguito dell’arresto differito di un altro tifoso, che aveva tentato di scavalcare la recinzione della curva ospiti e compiere atti di vandalismo, in un altro episodio di violenza verificatosi durante la stessa partita.
L’adozione di queste misure evidenzia l’impegno delle forze dell’ordine nel mantenere la sicurezza e l’ordine durante le manifestazioni sportive, mettendo in atto azioni tempestive per prevenire atti di violenza e per garantire il rispetto delle regole anche fuori dal campo di gioco.
Cronaca
Zelensky “L’Ucraina ha cercato la pace da subito, la Russia unica ragione per cui la guerra continua”
L’Ucraina ha cercato la pace “sin dal primo istante della guerra”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in vista dei colloqui di domani, ospitati dall’Arabia Saudita, fra le delegazioni di Ucraina e Stati Uniti.
“Abbiamo sempre detto che l’unica ragione per cui (la guerra) continua è la Russia”, ha aggiunto il capo dello Stato ucraino. “Sono grato a ogni unità e a ogni brigata che difende le posizioni dell’Ucraina, assicurando la distruzione degli occupanti e facendo ogni sforzo per fornire al nostro Paese la forza necessaria per avvicinare la pace”, ha concluso Zelensky.
– foto IPA Agency –
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Cronaca
Enna: Scoperti 10 Lavoratori in Nero e 1 Irregolare dalla Guardia di Finanza
I Finanzieri del Comando Provinciale di Enna, dall’inizio del 2025, hanno individuato 10 lavoratori in nero e 1 lavoratore irregolare in diverse attività commerciali della provincia. Quest’ultimo, pur risultando assunto, svolgeva un orario di lavoro superiore a quello dichiarato dal titolare dell’impresa controllata.
Controlli e Sanzioni per il Lavoro Sommerso
Nel periodo dal 1 gennaio 2025 ad oggi, le Fiamme Gialle hanno condotto 10 verifiche mirate al contrasto dell’economia sommersa nel settore del lavoro irregolare. Su queste, 9 imprese sono risultate non in regola, mentre solo una ha superato il controllo senza irregolarità.
I controlli si sono concentrati nei Comuni di Villarosa, Enna, Troina, Nicosia e Piazza Armerina, con la segnalazione di 11 lavoratori irregolari agli enti preposti: INPS, INAIL, Ispettorato Territoriale del Lavoro e Centro per l’Impiego.
Le violazioni accertate hanno portato alla contestazione di sanzioni amministrative variabili da un minimo di 19.740 euro a un massimo di 118.800 euro. Inoltre, in 8 casi è stata applicata la cosiddetta “maxi sanzione” per il lavoro sommerso.
Sospensione Attività e Regolarizzazione dei Lavoratori
A seguito delle ispezioni, nei confronti di 4 imprese è stata avanzata la proposta di sospensione dell’attività imprenditoriale, come previsto dall’art. 14 del D.Lgs. 81/2008 in materia di sicurezza sul lavoro. Tuttavia, 7 dei 10 lavoratori in nero scoperti sono stati successivamente regolarizzati dai rispettivi datori di lavoro.
Impegno della Guardia di Finanza a Tutela della Legalità
In un periodo di difficoltà economica generale, la Guardia di Finanza di Enna continua a garantire il rispetto delle regole nel mercato del lavoro, tutelando sia i lavoratori che le imprese che operano nel rispetto della legalità e della concorrenza leale.
Grazie a queste operazioni, si rafforza il contrasto all’evasione contributiva e si promuove un ambiente economico più trasparente e sicuro per tutti gli operatori del territorio.
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Cronaca
Tajani sui dazi “Una guerra commerciale non conviene a nessuno”
“Oggi c’è una delegazione che ho inviato a Washington per parlare con i responsabili americani della situazione dazi, stiamo lavorando in sintonia con la Commissione Europea, che ha la competenza esclusiva sugli accordi commerciali. Come governo italiano abbiamo in testa un progetto per cercare di far sì che il nostro export possa continuare ad andare avanti”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine dell’incontro alla camera di commercio di Ravenna.
“Sono state già fatte parecchie riunioni con il mondo imprenditoriale, credo che intanto si debba rafforzare la nostra presenza su altri mercati: Messico, Paesi del Golfo, Indonesia, Giappone, Turchia e contemporaneamente trovare il modo di dialogare con gli Stati Uniti, puntando a nuove soluzioni come quella di incrementare le nostre importazioni e dei nostri investimenti in America”, prosegue Tajani.
“I nostri sono tutti prodotti di grande qualità e chi vuole un prodotto italiano lo compra anche se questo costa di più. L’alta qualità del prodotto italiano – ha aggiunto – è una garanzia che ci permette di guardare in maniera non estremamente preoccupata alla vicenda dei dazi”. Per il ministro “certamente non è una vicenda positiva, non conviene a nessuno mettere nuovi dazi o una guerra commerciale. Mi sto occupando di quello che si può fare per tutelare le nostre imprese, abbiamo fatto passi in avanti, abbiamo avviato la riforma del ministero degli Esteri che servirà a rinforzare la politica della crescita delle nostre aziende sul palcoscenico internazionale”.
– Foto Ipa Agency –
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