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Cronaca

Truffa ai danni dello Stato: arrestato dirigente sportivo

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ADN24

Le forze dell’ordine hanno portato a termine una vasta operazione contro illeciti nell’ambito dei contributi pubblici destinati al settore sportivo. Oggi, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza della Spezia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale della Spezia, nei confronti di Gian Maria Lertora, dirigente di più associazioni sportive calcistiche in Liguria e Lombardia. Contestualmente, sono state effettuate perquisizioni domiciliari nei confronti di altri cinque indagati e di quattro società sportive operative in Liguria, Lombardia e provincia di Mantova.

Le indagini sono nate a seguito di un’accurata attività di intelligence condotta dalla Guardia di Finanza con il supporto della Componente Speciale del Corpo. Le autorità hanno approfondito le pratiche legate ai contributi pubblici erogati da “Sport e Salute S.p.A.”, l’ente statale che ha gestito le provvidenze per il ristoro delle attività sportive sospese o cessate a causa della pandemia da Covid-19. È emerso che 88 domande di contributo, presentate ufficialmente da atleti e tecnici tesserati con le associazioni sotto indagine, erano in realtà state falsificate dagli indagati, che le avevano predisposte e inviate senza il consenso o la consapevolezza degli effettivi beneficiari.

Le somme erogate dallo Stato, circa 350.000 euro, sono state accreditate su conti correnti riconducibili agli indagati, anche presso istituti bancari esteri. Una volta ricevuti i fondi, gli indagati provvedevano a prelevamenti sistematici in contante o a effettuare bonifici su altre posizioni finanziarie, al fine di occultare le tracce dei fondi pubblici. L’operazione ha portato alla segnalazione all’Autorità Giudiziaria di sei soggetti, tutti responsabili di associazioni sportive dilettantistiche, per reati di sostituzione di persona (art. 494 C.P.), truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640-bis C.P.) e autoriciclaggio (art. 648-ter.1 C.P.).

La Guardia di Finanza ha anche proceduto con il sequestro preventivo di somme e beni riconducibili agli indagati, fino alla concorrenza dell’importo indebitamente ottenuto tramite la truffa. Il sequestro riguarda anche un ingente quantitativo di beni, tra cui conti correnti, autovetture e altri asset.

Questa operazione evidenzia l’impegno della Guardia di Finanza nella tutela delle risorse pubbliche, contrastando le frodi che danneggiano la collettività e minano la fiducia nelle istituzioni. Le indagini proseguono e le autorità competenti valuteranno ulteriori sviluppi in relazione alla rete di persone coinvolte nell’illecito.

Il caso rappresenta un esempio di come le forze dell’ordine continuano a monitorare e intervenire per prevenire l’uso improprio di fondi pubblici, specialmente in periodi delicati come quello legato alla pandemia, in cui le risorse destinate al supporto delle categorie più vulnerabili vengono spesso sfruttate da chi cerca di arricchirsi illecitamente

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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