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Cronaca

Emessi divieti di accesso alle aree urbane per autori di aggressioni violente a Policoro e Rotondella

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ADN24

Il Questore della Provincia di Matera, Emma Ivagnes, ha disposto il divieto di accesso alle aree urbane, noto anche come DASPO Urbano, nei confronti di quattro soggetti accusati di aver commesso violente aggressioni in due distinte occasioni, avvenute nei comuni di Policoro e Rotondella.

Il primo episodio risale ad agosto 2024, quando un uomo di 29 anni è stato aggredito brutalmente da due individui, uno dei quali era anche un cliente di un bar di Rotondella. I due aggressori, armati rispettivamente di un’ascia e un bastone, hanno colpito la vittima, causando gravi ferite all’avambraccio, alla spalla e al ginocchio. L’aggressione, che ha avuto luogo all’esterno del locale, è stata testimoniata da diverse persone che hanno prontamente allertato i numeri di emergenza. Il malcapitato ha riportato lesioni lacero-contuse con una prognosi di 15 giorni. Gli aggressori sono stati identificati e denunciati per lesioni personali e porto di armi atti ad offendere.

Il secondo episodio di violenza è avvenuto nel settembre 2024, in un bar di Policoro, dove due uomini si sono scagliati l’uno contro l’altro a causa di una disputa legata a problemi di vicinato. La violenza è degenerata quando uno dei due ha colpito l’altro con un bicchiere di vetro, causando gravi ferite al volto. La vittima è stata ricoverata in ospedale per le cure necessarie, tra cui la rimozione di schegge di vetro e punti di sutura, con una prognosi di 9 giorni. Il presunto aggressore e un complice sono stati denunciati per lesioni aggravate e minacce.

A seguito di un’attenta indagine, il Questore Ivagnes ha emesso due provvedimenti di DASPO Urbano, vietando ai responsabili di accedere o stazionare nei pressi degli esercizi pubblici coinvolti nelle aggressioni. Il divieto per uno dei gruppi coinvolti avrà una durata di un anno e sei mesi, mentre per l’altro gruppo il provvedimento durerà un anno.

Questi provvedimenti fanno parte della continua azione di prevenzione e contrasto ai comportamenti violenti e alle aggressioni nei luoghi pubblici, con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza e ordine nelle aree urbane della provincia di Matera.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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