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Attualità

Per un italiano su due superare i limiti di velocità “non è pericoloso”

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ADN24

ROMA (ITALPRESS) – Secondo il 51% degli italiani non è pericoloso superare i limiti di velocità, il 34,7% ritiene utile rispettarli mentre il 16,4% ritiene che un guidatore esperto possa superarli. In generale, il voto che gli italiani danno a sè stessi come guidatori è 7,9 e il 64,7% crede di essere un guidatore esperto. E’ la fotografia della ricerca sugli stili di guida degli utenti commissionata da Anas, società del Gruppo FS, e presentata oggi nella conferenza internazionale “Sicurezza stradale: obiettivo zero vittime” a Roma.
Per l’amministratore delegato di Anas, Aldo Isi, si tratta di “un lavoro importante che ci dà l’idea di qual è la percezione che hanno gli italiani del proprio livello di capacità di andare per strada tutti i giorni. Stiamo migliorando: questo studio dei comportamenti evidenzia che c’è un’acquisizione di una consapevolezza maggiore, dobbiamo però ancora lavorare nella direzione che abbiamo intrapreso che è quella della comunicazione, della condivisione di un sistema di regole che sia finalizzato a migliorare la sicurezza stradale. Non solo l’infrastruttura deve essere sicura, ma anche chi guida che deve essere molto attento”.
Grazie alle campagne per la sicurezza stradale, negli ultimi anni si sta registrando un progressivo miglioramento di alcuni comportamenti.
La nuova campagna social, grazie a tre noti influencer, sta dando ad Anas grandi soddisfazioni in termini di visibilità con oltre 6 milioni di visualizzazioni, sensibilizzando anche i più giovani sul tema.
L’uso delle frecce per segnalare un sorpasso segna un +4% ogni anno negli ultimi due, il divieto di sorpasso migliora di poco più dell’1% ogni anno (nel 2024 non lo rispetta il 14,6%). Il 93,3% usa le cinture di sicurezza anteriori e la consapevolezza di allacciare le cinture posteriori è cresciuta in due anni di quasi il 20%. Migliora il comportamento sull’uso del cellulare alla guida: lo usa il 7,4% contro il 9,6% del 2023. L’attenzione ai giovani, per Isi, “è fondamentale: noi andiamo anche nelle scuole con la Polizia Stradale, abbiamo un progetto anche con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: dobbiamo portare questo messaggio a tutti i livelli, dai ragazzini più piccolini fino a quelli che stanno prendendo la patente”.
Sulla base delle rilevazioni svolte sulle strade Anas, si verifica che una vettura su dieci supera i limiti di velocità. Bari è la città più indisciplinata – un veicolo su tre supera il limite – e Roma risulta la più virtuosa: i limiti sul Grande Raccordo Anulare vengono superati solo fra lo 0,4% e l’1%. Nella Capitale c’è però la maggiore differenza della velocità media tra giorno e notte: il GRA di notte guadagna un +23%. Secondo la ricerca, il 60,1% degli intervistati ritiene che il nuovo Codice della Strada, in questi giorni in Parlamento per il via libera definitivo, “sia utile”.
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso “un forte auspicio che il Parlamento, nel passaggio finale in Senato della riforma del codice della strada non riduca il potere dei sindaci di definire i limiti di velocità e di apporre gli autovelox perchè sono strumenti importanti anche di deterrenza rispetto al non rispetto ai limiti di velocità”.
Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha sottolineato che il nuovo codice della strada “non è un codice cattivo, però è più severo con chi usa alcol e droghe. Ritiro breve della patente per chi usa il telefonino, aumento delle sanzioni per chi occupa i posti dei disabili e parcheggia in prossimità degli incroci. Casco, targa e assicurazione per i monopattini. Più tutela per i ciclisti e guardrail salvavita per i motociclisti” con l’obiettivo di “ridurre il numero dei 3mila morti” che è “una strage inaccettabile”.

– foto xi2/Italpress –
(ITALPRESS).

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Scuola, Valditara “Guardare indietro per costruire un futuro solido”

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MILANO (ITALPRESS) – “Il segreto è guardare indietro per andare verso il futuro: e se non abbiamo la consapevolezza di chi siamo, da dove veniamo, quali sono i valori elaborati dalla civiltà occidentale non potremo costruirci un futuro solido, rischiamo il porto delle nebbie. Noi abbiamo investito risorse importanti nella digitalizzazione, nell’intelligenza artificiale, nel 2023 abbiamo approvato le nuove linee guida sulle materie Stem. Ma in una società dove l’intelligenza artificiale sta diventando così centrale, se non si ha la consapevolezza dei grandi valori dell’umanesimo rischiamo l’anonimizzazione: non sarà certo il robot a ispirare le grandi scelte strategiche e la convivenza tra le persone”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ai microfoni di Radio Libertà, parlando delle recenti indicazioni sui programmi scolastici.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Morto a 78 anni David Lynch, regista visionario

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morto all’età di 78 anni il regista e sceneggiatore David Lynch. La notizia è riportata dalla rivista Variety che cita un post Facebook della famiglia: “”C’è un grande buco nel mondo ora che non è più con noi. Ma, come diceva lui, ‘Tieni d’occhio la ciambella e non il bucò”. Lynch rivelò nel 2024 che gli era stato diagnosticato un enfisema dopo una vita passata a fumare, e che probabilmente non sarebbe più stato in grado di uscire di casa per dirigere.
Nato a Missoula, nel Montana, il 20 gennaio del 1946, David Keith Lynch è stato uno dei registi tra i più acclamati, importanti e influenti del suo tempo. Con il suo stile visionario, Lynch aveva rivoluzionato il linguaggio del cinema e della televisione. Nei suoi lavori si fondono elementi di horror, film noir, giallo e surrealismo tessendo racconti non dissimili da quelli di Luis Buñuel, che procedevano con una logica impenetrabile. Nato come pittore, le sue opere sono esposte in musei e gallerie d’arte come il Museum of Modern Art di New York e la Pennsylvania Academy of the Fine Arts di Filadelfia. Successivamente entra nel mondo del cinema divenendo regista, sceneggiatore e produttore, spesso anche nel ruolo di montatore, scenografo, progettista del suono e attore nei suoi stessi film. Tra le pellicole più famose “The Elephant Man”, “Velluto blu” e “Mulholland Drive”, per le quali ricevette la nomination al Premio Oscar per la regia, e “Cuore selvaggio”. Lynch ha anche ricevutio il Leone d’oro alla carriera durante la 63ma Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, per “Inland Empire – L’impero della mente” nella sezione fuori concorso. Nei primi anni Novanta fu la principale mente creativa della serie “I segreti di Twin Peaks”, divenuto un fenomeno culturale dall’enorme impatto mediatico. Nell’ottobre del 2019 venne premiato con l’Oscar alla carriera. Lynch è stato sposato quattro volte: con Peggy Lentz, da cui ha avuto una figlia, con Mary Fisk, dalla quale ha avuto un figlio, con Mary Sweeney, anche con lei ha avuto un figlio, e con Emily Stofle con la quale ha avuto una figlia.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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Sicurezza, Piantedosi “Preoccupa aggressività dei manifestanti”

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ROMA (ITALPRESS) – “La preoccupazione dev’essere uno dei principali fondamenti del lavoro che faccio. Devo dire che si fonda anche, non solo adesso, su questa vicenda della tragedia che ha riguardato il giovane Ramy, ma anche tutte le altre rivendicazioni che avevano preceduto un pò le manifestazioni di piazza degli scorsi mesi, dove al variare delle motivazioni si era registrato comunque una tendenza dei manifestanti a essere molto aggressivi soprattutto nei confronti delle forze di polizia. Quindi questo è sicuramente un elemento di preoccupazione”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ospite di “Dritto e Rovescio” su Retequattro.
I 273 agenti feriti nelle manifestazioni del 2024, per il ministro “sono numeri di un certo significato, soprattutto se messi in relazione al numero che riguarda la crescita complessiva di circa il 10% delle manifestazioni che si sono svolte nel 2024. Mi piace e mi consente di sottolineare che questo è un dato che contraddice anche alcune cose che si erano dette in passato, che questo Governo fosse in qualche modo portato a comprimere la libertà di manifestazione del pensiero. Noi segnaliamo invece una decrescita del numero in percentuale delle manifestazioni che fanno rilevare una certa criticità – ha concluso Piantedosi – Quindi vuol dire che a minore criticità si è registrato un aumento in percentuale di casi in cui si è visto le forze dell’ordine come obiettivo prioritario dei manifestanti”.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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