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Cronaca

Colpo al narcotraffico in Sardegna: sette arresti e smantellato un sodalizio criminale attivo nel traffico internazionale di droga

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ADN24

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Cagliari, con il supporto dello Squadrone Eliportato “Cacciatori Sardegna” e di un velivolo dell’11° Nucleo Elicotteri, hanno eseguito all’alba un’importante operazione contro il traffico di sostanze stupefacenti. L’azione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, ha portato all’arresto di sette persone, con tre custodie cautelari in carcere e quattro ai domiciliari. Contestualmente, sono state condotte perquisizioni volte a raccogliere ulteriori prove sul sodalizio criminale.

Le indagini sono iniziate con il sequestro di un plico contenente 5 chilogrammi di ketamina, il più grande ritrovamento di questa sostanza mai registrato in Sardegna. Questo episodio ha fatto emergere un’organizzazione composta da almeno 12 persone, attiva nelle province di Cagliari e Oristano, dedita all’importazione e alla distribuzione di droga, con un focus particolare sui giovani frequentatori di locali notturni.

Il gruppo criminale, strutturato con una chiara suddivisione di compiti, adottava misure sofisticate per ridurre il rischio di intercettazione. Tra queste, l’utilizzo di veicoli a noleggio, comunicazioni criptiche e l’impiego di persone insospettabili per il trasporto e la custodia della droga. Il presunto capo, un uomo di 38 anni residente a Cagliari, gestiva personalmente i rapporti con i fornitori internazionali e coordinava la distribuzione sia al dettaglio che all’ingrosso.

L’operazione ha avuto risultati significativi anche nei mesi precedenti, con l’arresto in flagranza di 15 persone e il sequestro di ingenti quantità di droga: oltre 2 chilogrammi di hashish, quasi un chilogrammo di marijuana, 720 grammi di cocaina e diverse sostanze sintetiche, tra cui 151 pastiglie di MDMA e 43 grammi di “cocaina rosa” (2C-B), intercettata per la prima volta sull’isola e nota per i suoi gravi effetti psicotropi.

Questa azione sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare il narcotraffico e nel colpire le reti criminali che sfruttano vulnerabilità sociali per alimentare mercati illeciti, con un impatto diretto sulle comunità locali.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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