Cronaca
Bologna | Arrestati nella notte 3 uomini per due spaccate in centro
Nella notte appena trascorsa, tre individui sono stati arrestati a Catania dagli agenti del Commissariato Due Torri San Francesco e della U.P.G.S.P. della Questura, dopo un tentativo di furto in una pizzeria in via Milazzo. La segnalazione del proprietario dell’attività, che aveva osservato tramite le telecamere di sorveglianza un uomo frugare nel registratore di cassa e nel frigo, ha permesso alle forze dell’ordine di intervenire prontamente e di intercettare i ladri.
Secondo la ricostruzione, dopo aver forzato la porta d’ingresso, uno dei malviventi è entrato nel locale mentre altri due facevano da palo all’esterno. Il proprietario, in contatto con la Polizia, ha notato i complici allontanarsi verso i Giardini Fava e ha prontamente avvisato le forze dell’ordine. Le pattuglie sono state posizionate per bloccare le vie di fuga, riuscendo a fermare uno dei sospetti, un giovane italiano di 20 anni, nei pressi dei giardini. L’uomo è stato trovato in possesso di alcuni oggetti, tra cui bottiglie di alcolici, merendine e un coltellino.
Nel frattempo, gli altri due complici sono stati rintracciati dietro un’aiuola. Un cittadino polacco di 30 anni, con numerosi precedenti, aveva con sé un piede di porco, un cacciavite e quattro cavalletti in acciaio, mentre l’italiano di 40 anni, noto alle forze dell’ordine per reati simili, era in possesso di un altro piede di porco. L’analisi dei precedenti e delle misure cautelari ha rivelato che il più anziano dei fermati era sottoposto a un obbligo di presentazione quotidiana alla polizia, misura che non rispettava.
Gli agenti, dopo aver arrestato i tre uomini, hanno esteso i controlli ad altre attività commerciali della zona, scoprendo che poco prima, un distributore automatico di una tabaccheria in via Marconi era stato forzato e svuotato. Le immagini di videosorveglianza hanno confermato che uno dei fermati aveva utilizzato il piede di porco per scassinare la macchina.
I tre sono stati arrestati per furto pluriaggravato in concorso e sono stati trasferiti in tribunale per il processo per direttissima. L’operazione rientra in un’ampia serie di controlli volti a garantire la sicurezza in una zona segnalata da tempo dai residenti e dai commercianti per il degrado e il fenomeno del bivacco, che nelle ultime settimane è stato al centro dell’attività di sorveglianza intensificata da parte delle forze dell’ordine, specialmente durante le ore notturne.
Cronaca
Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose
I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.
Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.
Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.
Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.
È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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