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Cronaca

Barletta | Scoperta rete di acquisti online di materiale pedopornografico: una denuncia

ADN24

Un trentenne di Trinitapoli è stato denunciato dalla Guardia di Finanza per il possesso e la diffusione di materiale pedopornografico. L’indagine, iniziata nell’ambito di un controllo finalizzato alla prevenzione del riciclaggio, ha portato alla scoperta di transazioni sospette legate ad acquisti online su siti esteri. Le operazioni finanziarie, effettuate tramite carte di credito prepagate e criptovalute, sono state monitorate grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate per il contrasto di reati economici.

L’attività investigativa ha preso piede quando le Fiamme Gialle della Tenenza di Margherita di Savoia, supportate dalla Polizia Postale di Foggia, hanno individuato anomalie nei movimenti bancari del sospettato, legati all’acquisto di contenuti pedopornografici tramite il dark web. Dopo un’approfondita analisi delle transazioni, i finanzieri hanno ottenuto il via libera dalla Procura della Repubblica di Bari per procedere con una perquisizione domiciliare.

Nel corso delle operazioni, gli agenti hanno sequestrato uno smartphone che, sottoposto ad analisi forense, ha rivelato centinaia di immagini e video pedopornografici, acquisiti attraverso acquisti anonimi effettuati su piattaforme di criptovalute. L’individuo avrebbe speso alcune centinaia di euro per ottenere questo materiale illecito.

L’indagine, coordinata dalla Procura di Bari, ha portato a un rinvio a giudizio per il 30enne, che ora dovrà affrontare il processo per i reati a lui contestati. Si precisa che, come da principio costituzionale, l’imputato deve considerarsi innocente fino a prova contraria e che sarà il processo a determinare la sua colpevolezza.

Questo caso dimostra l’efficacia dell’approccio integrato della Guardia di Finanza, che non solo combatte il riciclaggio e le frodi fiscali, ma svolge anche un ruolo fondamentale nel contrasto alla criminalità informatica e ai reati contro la libertà e la sicurezza delle persone. Il monitoraggio delle operazioni finanziarie sospette, in particolare quelle legate all’utilizzo di criptovalute e al dark web, continua a rappresentare un’importante risorsa per prevenire crimini e tutelare le fasce più vulnerabili della società.

Cronaca

La Polizia di Stato di Catania esegue il fermo di due uomini accusati di tentato omicidio aggravato

Il 3 marzo 2025, la Procura Distrettuale della Repubblica di Catania ha emesso un decreto di fermo d’indiziato nei confronti di un uomo di 50 anni e suo figlio di 25 anni, entrambi accusati di tentato omicidio aggravato. Il fermo è stato eseguito a seguito di un’indagine coordinata dalla Polizia di Stato, che ha portato alla scoperta di gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei due uomini, accusati di aver tentato di uccidere un uomo di 45 anni nel capoluogo siciliano, il 3 marzo stesso.

L’episodio è avvenuto nei pressi di un centro scommesse nel quartiere “Cibali” di Catania, dove la vittima è stata colpita da sei colpi di pistola sparati a distanza ravvicinata dal 50enne, a seguito di un litigio legato a vecchi rancori. Le cause del conflitto sembrano derivare da comportamenti inappropriati da parte della vittima nei confronti di una donna, che un tempo era legata sentimentalmente al 50enne e madre del 25enne.

Le indagini sono partite da segnalazioni arrivate al numero di emergenza, che informavano della presenza di una persona ferita da colpi di arma da fuoco. La Polizia di Stato ha esaminato il sistema di videosorveglianza del centro scommesse, riuscendo a raccogliere elementi cruciali per ricostruire i momenti antecedenti, durante e dopo il tentato omicidio.

Successivamente, sono state effettuate perquisizioni nelle abitazioni dei fermati. Nella casa del 25enne, gli agenti hanno rinvenuto una pistola revolver clandestina, priva di marca e matricola, nascosta all’interno di un armadio. Nonostante i tentativi di sottrarsi alla cattura, i due sono stati arrestati: il 25enne è stato rintracciato la notte del 5 marzo in un bed & breakfast, mentre il padre si è costituito spontaneamente lo stesso giorno.

Il fermo d’indiziato di delitto è stato convalidato dal Giudice per le indagini preliminari, che ha disposto la custodia cautelare in carcere per entrambi i fermati, i quali sono stati associati alla Casa Circondariale di “Piazza Lanza” a Catania.

L’indagine ha anche evidenziato il rinvenimento di un’arma clandestina, con la Polizia che ha continuato a monitorare i sospetti e a raccogliere prove per costruire il quadro accusatorio.

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Cronaca

“La realtà che non deve esistere”: esperienze immersive contro la violenza digitale e l’isolamento sociale

Il 7 marzo 2025, l’Istituto Superiore E. Amaldi di Roma ha ospitato un’importante iniziativa educativa, mirata a sensibilizzare gli studenti sui pericoli della violenza digitale e sull’isolamento sociale, un tema sempre più attuale tra gli adolescenti. L’evento, organizzato dalla Fondazione Mondo Digitale ETS in collaborazione con Rai Cinema e One More Pictures, si è concentrato in particolare sull’educazione alla consapevolezza e alla sicurezza online, alla vigilia della Giornata internazionale dei diritti delle donne.

La giornata è iniziata con la proiezione di due cortometraggi significativi: “La bambola di pezza” diretto da Nicola Conversa e “Happy Birthday” di Lorenzo Giovenga. Il primo, con Claudia Gerini, affronta il tema dell’adescamento online, in particolare nel contesto del grooming (l’adescamento di minori su internet), mentre il secondo racconta la storia di una giovane donna in isolamento sociale e di un padre che cerca di aiutarla, un’analisi del fenomeno degli hikikomori e dell’isolamento digitale. Questi cortometraggi sono stati presentati come parte del progetto transmediale “La realtà che NON Esiste”, un contest per digital storyteller che promuove l’uso della tecnologia e del cinema per trattare temi sociali cruciali come la sicurezza online e le nuove forme di violenza.

Dopo la proiezione, gli studenti hanno partecipato a un’esperienza immersiva in realtà virtuale con l’opera “Aurora”, diretta da Luca Michele, ispirata al corto “A voce nuda” di Mattia Lobosco, che esplora i temi del controllo, della libertà e delle relazioni tossiche. L’esperienza ha consentito ai partecipanti di vivere in prima persona i rischi e le dinamiche delle relazioni digitali, stimolando una riflessione sulle minacce invisibili della rete.

Barbara Strappato, Primo Dirigente della Polizia di Stato e Direttore della Prima Divisione del Servizio Polizia Postale, ha illustrato i rischi legati al cybercrime, evidenziando l’aumento dei casi di cyberbullismo e sextortion nel 2024, che coinvolgono soprattutto i giovani. Strappato ha sottolineato l’importanza di eventi come questo per sensibilizzare i ragazzi e fornire loro strumenti di protezione online, al fine di prevenire comportamenti dannosi sulla rete.

Nel corso della giornata, gli studenti hanno partecipato anche a un workshop sulla scrittura cinematografica, guidato dalla sceneggiatrice e regista Giorgia Macrino, che ha esplorato le dinamiche narrative dei cortometraggi proiettati e l’importanza della rappresentazione cinematografica nel trattare tematiche sociali.

Dichiarazioni significative:

  • Maria Rosaria Autiero, Dirigente Scolastica dell’IIS E. Amaldi, ha sottolineato il valore educativo del cinema, che può veicolare messaggi potenti sui rischi legati all’uso improprio della tecnologia. Ha invitato alla creazione di relazioni autentiche tra adulti e adolescenti per sensibilizzare sull’uso consapevole degli strumenti digitali.
  • Mirta Michilli, Direttore Generale della Fondazione Mondo Digitale ETS, ha dichiarato: “L’educazione alla consapevolezza digitale è una delle sfide più urgenti del nostro tempo. La violenza online e l’isolamento sociale minano il benessere delle giovani generazioni, e il linguaggio audiovisivo aiuta gli studenti a riconoscere i pericoli della rete”.
  • Carlo Rodomonti, Responsabile Marketing Strategico di Rai Cinema, ha parlato dell’importanza del servizio pubblico nel raccontare le sfide contemporanee, utilizzando il cinema e le nuove tecnologie per promuovere consapevolezza e riflessione.
  • Carla Granieri, Managing Director di One More Pictures, ha sottolineato il ruolo essenziale dell’educazione digitale nella preparazione delle nuove generazioni alle sfide del mondo contemporaneo, utilizzando il linguaggio del cinema per sensibilizzare su temi rilevanti come la sicurezza online.

Infine, Nicola Conversa, regista di “La bambola di pezza”, ha commentato: “Il film affronta fragilità e solitudini, raccontando del lato oscuro del web ma anche della ricerca disperata di amore, che ci rende vulnerabili. Parlare a un pubblico giovane è una responsabilità, e se questo film può aiutare anche solo una persona a riconoscere un pericolo o a sentirsi meno sola, avrà trovato il suo senso”.

Concludendo l’incontro, l’iniziativa ha rappresentato un passo importante nel percorso di educazione digitale, cercando di fornire ai giovani gli strumenti per navigare in modo sicuro e consapevole nel mondo virtuale.

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Cronaca

Incendio a Gravellona Toce, evacuate tre famiglie e salvati due gatti. Le foto!

Gravellona Toce, 9 marzo 2025I vigili del fuoco sono intervenuti questa sera, poco dopo le 17, in via Stazione a Gravellona Toce per un incendio che ha coinvolto il tetto di una palazzina. Due squadre del Comando dei vigili del fuoco del Verbano-Cusio-Ossola, con autoscala, e una dal distaccamento volontario di Omegna sono riuscite a domare le fiamme sviluppatesi nel sottotetto di un edificio di tre piani.

Il rogo ha provocato danni limitati alla copertura del tetto, pari a circa 25 metri quadrati, ma ha causato danni strutturali ai solai e ai controsoffitti, che sono crollati parzialmente. Per garantire la sicurezza, i pompieri, insieme al funzionario di servizio, hanno deciso di evacuare tre famiglie, tra cui una persona con disabilità, che si trovavano ai piani inferiori. Durante le operazioni di soccorso sono stati inoltre salvati e messi in sicurezza due gatti.

Sul posto anche il Sindaco, la polizia municipale e la Croce Verde. Fortunatamente, nessuna persona è rimasta ferita.

Le cause dell’incendio sembrano essere legate alla canna fumaria passante nel sottotetto. Le indagini sono ancora in corso per determinare con precisione le cause del rogo.

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