Cronaca
Treviso | Sequestrati due laboratori tessili gestiti da imprese insolventi con il fisco
Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso hanno condotto un’importante operazione di controllo e tutela del “Made in Italy”, con l’obiettivo di proteggere le filiere produttive nazionali e combattere il lavoro irregolare nel settore tessile. In collaborazione con Vigili del Fuoco, S.P.I.S.A.L., Ispettorato del Lavoro e A.R.P.A.V. di Treviso, sono stati effettuati quattro interventi presso aziende tessili situate tra i comuni di Quinto di Treviso e Preganziol.
Durante le ispezioni, sono emerse gravi irregolarità in due dei quattro laboratori controllati. In questi impianti di circa 300 e 200 metri quadrati, sono state riscontrate condizioni di grave degrado e pericolo, tra cui l’impiego di due lavoratori senza permesso di soggiorno e violazioni delle normative urbanistiche e ambientali. A seguito di queste scoperte, la Guardia di Finanza ha sequestrato d’urgenza gli immobili coinvolti, per un valore complessivo di 230.000 euro, oltre a macchinari e attrezzature utilizzati nell’attività illecita.
Gli amministratori delle aziende, tutte di origine straniera, sono stati segnalati alla Procura di Treviso per numerose violazioni. Le irregolarità riguardano principalmente la sicurezza sul lavoro e la gestione dei rifiuti. Tra le violazioni più gravi, sono emerse l’impraticabilità delle vie di fuga, la mancanza di cartellonistica di sicurezza e l’assenza di dispositivi di protezione sui macchinari. Inoltre, alcuni laboratori risultavano privi della documentazione obbligatoria sulla valutazione dei rischi e sulla sorveglianza sanitaria per i lavoratori.
In uno degli stabilimenti, è stata anche rinvenuta una discarica non autorizzata di scarti tessili, priva delle necessarie procedure di tracciabilità. In aggiunta, sono state riscontrate violazioni urbanistiche, con la realizzazione di stanze abusive destinate a funzioni residenziali e cucina all’interno del laboratorio.
Un altro aspetto emerso durante l’indagine è il comportamento delle imprese, che avevano accumulato pendenze fiscali per circa 3 milioni di euro. Queste aziende, gestite da imprenditori stranieri, avevano creato un sistema di “imprese fittizie”, chiudendo e riaprendo nuove attività sotto un’altra ragione sociale e partita IVA, pur continuando a operare nello stesso luogo con gli stessi clienti e fornitori.
L’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Treviso ha avuto l’obiettivo di salvaguardare il settore tessile, un’importante risorsa economica per la provincia, e di garantire la sicurezza dei lavoratori. Le attività illegali riscontrate mettono a rischio la concorrenza leale, favorendo chi elude le normative a discapito delle aziende che rispettano le leggi, e creano condizioni di lavoro insicure e insostenibili.
Le indagini sono ancora in corso, e gli amministratori delle imprese coinvolte sono presunti innocenti fino a sentenza definitiva. L’intervento della Guardia di Finanza rappresenta un’azione concreta per tutelare le filiere produttive e favorire un mercato sano e competitivo.
Cronaca
Tragico incidente nella laguna di Venezia: muore Anna Rita Panebianco
Un tragico incidente ha scosso la laguna di Venezia, con la morte di Anna Rita Panebianco, manager molto conosciuta in città, responsabile del marketing e della comunicazione del Caffè Florian. La donna ha perso la vita in un incidente avvenuto nel pomeriggio di sabato 8 marzo, quando la sua imbarcazione è andata a sbattere contro una briccola, una struttura con i tipici pali di legno che segnano i canali navigabili.
L’incidente si è verificato nei pressi dell’isola di Torcello, un’area molto frequentata ma che, purtroppo, è stata teatro di questa tragedia. Anna Rita Panebianco non era sola: era in compagnia di due uomini, che sono riusciti a salvarsi, ma che sono stati ricoverati in ospedale per le ferite riportate. Non appena l’incidente è avvenuto, le prime persone a prestare soccorso sono state le imbarcazioni di passaggio. I vigili del fuoco e i soccorsi del 118 sono intervenuti tempestivamente, ma per la donna, sbalzata in acqua, non c’è stato nulla da fare.
Secondo le informazioni iniziali, l’incidente non ha coinvolto altre imbarcazioni. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’accaduto, focalizzandosi sulla velocità del natante e sulla traiettoria seguita. Non appena possibile, le due persone che erano con la donna saranno ascoltate per chiarire ulteriori dettagli.
L’incidente ha scosso profondamente la comunità locale, che ha conosciuto Anna Rita Panebianco come una professionista di successo e una figura amata.
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Cronaca
Mori (Trento), caos in piazza: un uomo distrugge gazebo di Fratelli d’Italia e aggredisce un militante della Lega
La mattinata di sabato 8 marzo a Mori, in provincia di Trento, è stata segnata da un episodio di violenza e caos. Un uomo ha preso d’assalto un gazebo elettorale di Fratelli d’Italia, distruggendo la struttura senza un motivo apparente. Ma l’aggressione non si è fermata lì: lo stesso individuo avrebbe anche aggredito fisicamente un militante della Lega, che stava svolgendo la sua attività di informazione poco distante, lanciandogli addosso un cartellone e causandogli delle ferite.
Sul posto sono intervenuti i soccorsi con un’ambulanza e i carabinieri, che hanno arrestato l’aggressore. I presenti sono rimasti sotto shock per l’improvviso scoppio di violenza. Il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Urzì, ha espresso forte preoccupazione per quanto accaduto, sottolineando che tali atti di intolleranza politica sono inaccettabili e rappresentano un pericoloso segnale per il clima sociale e politico.
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Cronaca
Ferrara, star di OnlyFans evade il fisco per 110mila euro: scoperta dalla Guardia di Finanza
Una star di OnlyFans, il celebre sito di intrattenimento per adulti, è finita sotto inchiesta per aver evaso il fisco per circa 110mila euro tra il 2018 e il 2023. La donna, che gestiva un canale di contenuti espliciti anche sulla piattaforma Mondo Cam Girls, non avrebbe dichiarato i guadagni derivanti dalla vendita di abbonamenti e contenuti a pagamento, come foto e video hard.
La scoperta è avvenuta grazie a un’indagine della Guardia di Finanza, che ha avviato gli accertamenti in provincia di Ferrara. Oltre alla donna, i controlli fiscali si sono estesi anche al marito, che collaborava con lei nell’attività online. Anche il marito, infatti, sarebbe accusato di aver evaso circa 50mila euro di reddito derivante da fonti diverse dal lavoro della moglie.
Le indagini delle fiamme gialle hanno rivelato che i due coniugi non hanno mai dichiarato i guadagni provenienti dalle loro attività online, violando le normative fiscali. La vicenda evidenzia l’importanza della trasparenza e della corretta dichiarazione dei redditi, anche per coloro che operano nel settore del contenuto digitale per adulti.
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