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Cronaca

Teramo | Aggressioni al Pronto Soccorso, un arresto

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ADN24

Un episodio di violenza e resistenza a pubblico ufficiale ha avuto luogo venerdì pomeriggio presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale “Mazzini” di Teramo, quando un uomo, già noto alle forze dell’ordine, ha dato in escandescenze creando disordini e aggredendo il personale sanitario. Il soggetto, un cittadino marocchino di 35 anni, era già stato coinvolto in un’aggressione notturna ai danni di un infermiere, per la quale era stato denunciato per lesioni.

Nel pomeriggio, l’uomo si è presentato di nuovo al Pronto Soccorso, lamentando un presunto trattamento scorretto da parte del personale medico. In particolare, sosteneva di non aver ricevuto il verbale per una visita effettuata nella mattinata e chiedeva insistentemente analisi già svolte in precedenza. Nonostante i tentativi degli agenti di calmare la situazione, il comportamento dell’individuo è diventato sempre più aggressivo. Dopo aver continuato a infastidire gli operatori sanitari e creato disagi, gli agenti lo hanno invitato ad allontanarsi dal Pronto Soccorso, dato che la sua presenza stava interrompendo il servizio pubblico e disturbando i pazienti in attesa.

Il rifiuto dell’uomo di rispettare l’invito ha scatenato una reazione violenta. Durante l’intervento degli agenti, l’individuo ha spintonato e colpito i poliziotti, coinvolgendoli in una colluttazione. L’azione è stata difficile da contenere, e uno degli operatori è stato ferito, riportando lesioni guaribili in sette giorni. Nonostante la resistenza, gli agenti sono riusciti a immobilizzarlo e a portarlo in Questura, dove è stato arrestato per violenza, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate.

Il giorno seguente, durante l’udienza di convalida dell’arresto, il giudice ha confermato la detenzione, imponendo nei suoi confronti la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Questo incidente sottolinea l’importanza della sicurezza all’interno delle strutture sanitarie e il continuo impegno delle forze dell’ordine nel contrasto a comportamenti violenti nei confronti di operatori sanitari e pubblici ufficiali.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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