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Cronaca

Siena: sequestro di rifiuti abbandonati e lavoro irregolare, tre denunce

ADN24

Un’operazione della Guardia di Finanza di Siena ha portato alla denuncia di tre soggetti, tra cui un imprenditore del settore tessile, accusati di abbandono illecito di rifiuti e di impiego di manodopera clandestina. L’intervento è stato realizzato nell’ambito del controllo economico del territorio, finalizzato a contrastare il lavoro nero e le irregolarità nel settore della gestione dei rifiuti.

L’episodio è avvenuto nella zona di Acquacalda, un’area del comune di Siena, dove una pattuglia delle Fiamme Gialle ha notato un furgone con a bordo due individui di nazionalità cinese. I due, dopo essere giunti sul posto, hanno scaricato numerosi sacchi di grandi dimensioni nei cassonetti destinati alla raccolta differenziata dei rifiuti.

A seguito di un controllo approfondito, è stato accertato che uno dei due individui si trovava irregolarmente nel Paese, mentre il carico trasportato dal furgone, consistente in scarti tessili, non era stato smaltito in modo legale. Il furgone, riconducibile a un imprenditore cinese che opera nel settore delle confezioni tessili, trasportava 50 colli per un peso totale di circa 4.360 kg di rifiuti, prontamente sequestrati dalle forze dell’ordine.

Il gesto di abbandonare i rifiuti nei cassonetti non solo ha violato le normative relative allo smaltimento, ma ha anche contribuito a un danno ambientale significativo. Grazie alla collaborazione con SEI Toscana, che gestisce il servizio di rifiuti urbani e ha monitorato l’area tramite videosorveglianza, è emerso che questi stessi soggetti avevano abbandonato altri 12 carichi di rifiuti, per un totale di oltre 52.000 kg, negli ultimi mesi. L’importo per lo smaltimento di questi rifiuti, a carico della comunità, è stato stimato in circa 15.000 euro.

L’intervento delle forze dell’ordine ha un valore particolare per la prevenzione dei crimini ambientali. Il sequestro del furgone e dei rifiuti trasportati, oltre alle denunce, rappresentano un forte deterrente contro l’abbandono illegale dei rifiuti. L’attività illecita, infatti, non solo aumenta i costi di smaltimento, ma rischia anche di compromettere la qualità della raccolta differenziata e l’efficienza del servizio di gestione dei rifiuti, con ricadute negative per la collettività e per gli utenti virtuosi che rispettano le normative.

Al momento, il procedimento penale è ancora nelle fasi preliminari, e la responsabilità degli indagati sarà accertata solo con una sentenza definitiva. Tuttavia, l’operazione conferma il costante impegno della Guardia di Finanza nel combattere tutte le forme di illecito, inclusi quelli legati alla gestione dei rifiuti, che incidono negativamente sull’ambiente e sulla qualità della vita dei cittadini.

Questa operazione sottolinea l’importanza di una gestione corretta e trasparente delle risorse pubbliche, contribuendo a mantenere l’integrità dei servizi essenziali come quelli di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Cronaca

Rissa a Torino con machete, un ferito e un arresto: il fatto non è collegato al ritrovamento di un cadavere

Un violento episodio di rissa è scoppiato ieri a Torino, nel quartiere Barriera di Milano, precisamente in corso Giulio Cesare all’angolo con via Lauro Rossi, alla periferia nord della città. Una decina di persone sono state coinvolte nell’aggressione, che ha attirato l’attenzione dei passanti a causa delle urla e del caos che ne è derivato. Dopo il lancio di alcuni pezzi di cemento, è stato brandito un machete, che ha provocato il ferimento di un uomo di origine magrebina, portato in ospedale. Le sue condizioni di salute non sono ancora state rese note.

Nel corso dell’intervento, la polizia locale, che stava pattugliando la zona in borghese, è riuscita a fermare il presunto aggressore. Il machete utilizzato durante la rissa è stato sequestrato dalle forze dell’ordine. Al momento, non sono chiare le motivazioni che hanno scatenato la lite, ma le prime informazioni escludono un legame con il ritrovamento di un cadavere di un uomo di origini cinesi, avvenuto poco distante dal luogo della rissa. Le indagini proseguono per chiarire l’accaduto.

Un episodio che ha scosso la tranquillità del quartiere e che ha richiesto l’intervento tempestivo della polizia per riportare la calma e fermare i responsabili.

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Cronaca

Gabriele Pinna morto a 18 anni: sospetta meningite fulminante, tragedia a Ghilarza

Un dramma che ha scosso la comunità di Ghilarza, in provincia di Oristano, dove un giovane di 18 anni, Gabriele Pinna, è deceduto nella notte tra il 7 e l’8 marzo a causa di quella che sembra una meningite fulminante. Il ragazzo, promettente judoka, aveva iniziato a sentirsi male già nella mattinata di venerdì, ma il suo stato di salute è rapidamente peggiorato nel corso della giornata. In serata, dopo aver accusato un forte malessere, è stato portato d’urgenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Martino di Oristano, dove i medici hanno immediatamente riconosciuto la gravità della situazione. Ricoverato in rianimazione, Gabriele è morto poche ore dopo.

Le circostanze del decesso fanno sospettare una meningite fulminante, una malattia estremamente aggressiva che agisce rapidamente, lasciando poche possibilità di sopravvivenza. Tuttavia, la conferma definitiva arriverà solo dagli esami di laboratorio in corso a Cagliari. In attesa dei risultati, l’Asl ha avviato la profilassi, monitorando tutte le persone che sono state a stretto contatto con Gabriele, per somministrare la necessaria terapia antibiotica e prevenire eventuali contagi.

La comunità di Ghilarza è sotto shock. Il sindaco Stefano Licheri ha dichiarato il lutto cittadino, annullando la sfilata di Carnevale prevista per oggi in segno di rispetto e vicinanza alla famiglia del giovane. “Ci stringiamo attorno alla famiglia in questo momento di grande dolore”, ha scritto il sindaco in una nota ufficiale diffusa sui canali istituzionali del Comune.

Gabriele Pinna, che stava preparando la sua partecipazione ai campionati italiani under 21 di judo, aveva accusato un malessere già nella giornata di ieri, tanto da dover rinunciare agli allenamenti. Inizialmente, si pensava a una semplice influenza, ma nel giro di poche ore la situazione è precipitata, con il tragico epilogo. L’Asl di Oristano sta ora monitorando la situazione all’interno del liceo linguistico di Ghilarza, scuola frequentata da Gabriele, e tra i suoi familiari per contenere eventuali rischi di contagio.

Un dolore immenso per una comunità che ha perso un giovane promettente, strappato via troppo presto dalla vita.

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Cronaca

Tragedia a Belpasso: sedicenne cade dal tetto di un centro commerciale e muore

Dramma a Belpasso, in provincia di Catania, dove un ragazzo di sedici anni ha perso la vita dopo essere precipitato da un lucernario del centro commerciale Etnapolis nel pomeriggio di sabato 8 marzo. L’adolescente, soccorso immediatamente e trasportato in ospedale, è morto poco dopo il ricovero. Le forze dell’ordine hanno avviato un’indagine per chiarire la dinamica dell’incidente.

Il giovane era in compagnia di alcuni coetanei all’interno del centro commerciale, ma non è ancora chiaro cosa lo abbia portato sul lucernario del parcheggio esterno. La caduta da circa 15 metri gli ha provocato gravi lesioni interne. I soccorritori del 118 lo hanno trasportato d’urgenza all’ospedale San Marco di Catania in codice rosso, ma i tentativi di salvarlo si sono rivelati inutili.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che stanno cercando di ricostruire gli ultimi momenti prima della tragedia. Presenti anche i vigili del fuoco del distaccamento di Paternò, impegnati nella messa in sicurezza dell’area per permettere i rilievi delle autorità competenti.

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