Cronaca
Roma | Frodi e riciclaggio nell’interesse di una ‘ndrina, 25 misure cautelari
Un’importante operazione della Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia, ha portato all’arresto di 25 persone, accusate di aver facilitato operazioni illecite legate a una cosca mafiosa calabrese, la Mazzaferro di Marina di Gioiosa Jonica. Le accuse principali riguardano l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, riciclaggio, autoriciclaggio, e frodi fiscali, tra cui l’indebita percezione di erogazioni pubbliche e la distruzione di documenti contabili.
Le indagini hanno rivelato che il clan operava utilizzando una rete di imprese prestanome, principalmente nel settore della commercializzazione di carburanti, per realizzare le cosiddette “frodi carosello” all’IVA. Queste frodi permettevano di evadere enormi somme di denaro, che venivano poi reinvestite nel settore stesso, acquisendo ulteriori distributori e depositi di carburante. L’operazione ha visto l’esecuzione di misure cautelari nei confronti di 25 indagati, con 7 persone arrestate in carcere, 12 agli arresti domiciliari e 6 obbligate a presentarsi regolarmente alla polizia giudiziaria.
In aggiunta agli arresti, sono stati disposti sequestri preventivi per circa 7 milioni di euro, riguardanti beni e patrimoni acquisiti tramite attività illecite, tra cui 5 società di capitali e 17 persone fisiche. Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza, sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, che ha raccolto prove decisive contro gli indagati.
Le misure cautelari sono state adottate nella fase preliminare delle indagini, e gli indagati godono della presunzione di innocenza fino a un eventuale giudizio definitivo. L’inchiesta, che ha rivelato i legami tra la criminalità organizzata e il settore economico legale, evidenzia come il clan Mazzaferro abbia cercato di infiltrarsi in modo sistematico nel tessuto imprenditoriale, aggravando ulteriormente la situazione di illegalità.
Cronaca
Ferrara, star di OnlyFans evade il fisco per 110mila euro: scoperta dalla Guardia di Finanza
Una star di OnlyFans, il celebre sito di intrattenimento per adulti, è finita sotto inchiesta per aver evaso il fisco per circa 110mila euro tra il 2018 e il 2023. La donna, che gestiva un canale di contenuti espliciti anche sulla piattaforma Mondo Cam Girls, non avrebbe dichiarato i guadagni derivanti dalla vendita di abbonamenti e contenuti a pagamento, come foto e video hard.
La scoperta è avvenuta grazie a un’indagine della Guardia di Finanza, che ha avviato gli accertamenti in provincia di Ferrara. Oltre alla donna, i controlli fiscali si sono estesi anche al marito, che collaborava con lei nell’attività online. Anche il marito, infatti, sarebbe accusato di aver evaso circa 50mila euro di reddito derivante da fonti diverse dal lavoro della moglie.
Le indagini delle fiamme gialle hanno rivelato che i due coniugi non hanno mai dichiarato i guadagni provenienti dalle loro attività online, violando le normative fiscali. La vicenda evidenzia l’importanza della trasparenza e della corretta dichiarazione dei redditi, anche per coloro che operano nel settore del contenuto digitale per adulti.
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Cronaca
Rissa a Torino con machete, un ferito e un arresto: il fatto non è collegato al ritrovamento di un cadavere
Un violento episodio di rissa è scoppiato ieri a Torino, nel quartiere Barriera di Milano, precisamente in corso Giulio Cesare all’angolo con via Lauro Rossi, alla periferia nord della città. Una decina di persone sono state coinvolte nell’aggressione, che ha attirato l’attenzione dei passanti a causa delle urla e del caos che ne è derivato. Dopo il lancio di alcuni pezzi di cemento, è stato brandito un machete, che ha provocato il ferimento di un uomo di origine magrebina, portato in ospedale. Le sue condizioni di salute non sono ancora state rese note.
Nel corso dell’intervento, la polizia locale, che stava pattugliando la zona in borghese, è riuscita a fermare il presunto aggressore. Il machete utilizzato durante la rissa è stato sequestrato dalle forze dell’ordine. Al momento, non sono chiare le motivazioni che hanno scatenato la lite, ma le prime informazioni escludono un legame con il ritrovamento di un cadavere di un uomo di origini cinesi, avvenuto poco distante dal luogo della rissa. Le indagini proseguono per chiarire l’accaduto.
Un episodio che ha scosso la tranquillità del quartiere e che ha richiesto l’intervento tempestivo della polizia per riportare la calma e fermare i responsabili.
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Cronaca
Gabriele Pinna morto a 18 anni: sospetta meningite fulminante, tragedia a Ghilarza
Un dramma che ha scosso la comunità di Ghilarza, in provincia di Oristano, dove un giovane di 18 anni, Gabriele Pinna, è deceduto nella notte tra il 7 e l’8 marzo a causa di quella che sembra una meningite fulminante. Il ragazzo, promettente judoka, aveva iniziato a sentirsi male già nella mattinata di venerdì, ma il suo stato di salute è rapidamente peggiorato nel corso della giornata. In serata, dopo aver accusato un forte malessere, è stato portato d’urgenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Martino di Oristano, dove i medici hanno immediatamente riconosciuto la gravità della situazione. Ricoverato in rianimazione, Gabriele è morto poche ore dopo.
Le circostanze del decesso fanno sospettare una meningite fulminante, una malattia estremamente aggressiva che agisce rapidamente, lasciando poche possibilità di sopravvivenza. Tuttavia, la conferma definitiva arriverà solo dagli esami di laboratorio in corso a Cagliari. In attesa dei risultati, l’Asl ha avviato la profilassi, monitorando tutte le persone che sono state a stretto contatto con Gabriele, per somministrare la necessaria terapia antibiotica e prevenire eventuali contagi.
La comunità di Ghilarza è sotto shock. Il sindaco Stefano Licheri ha dichiarato il lutto cittadino, annullando la sfilata di Carnevale prevista per oggi in segno di rispetto e vicinanza alla famiglia del giovane. “Ci stringiamo attorno alla famiglia in questo momento di grande dolore”, ha scritto il sindaco in una nota ufficiale diffusa sui canali istituzionali del Comune.
Gabriele Pinna, che stava preparando la sua partecipazione ai campionati italiani under 21 di judo, aveva accusato un malessere già nella giornata di ieri, tanto da dover rinunciare agli allenamenti. Inizialmente, si pensava a una semplice influenza, ma nel giro di poche ore la situazione è precipitata, con il tragico epilogo. L’Asl di Oristano sta ora monitorando la situazione all’interno del liceo linguistico di Ghilarza, scuola frequentata da Gabriele, e tra i suoi familiari per contenere eventuali rischi di contagio.
Un dolore immenso per una comunità che ha perso un giovane promettente, strappato via troppo presto dalla vita.
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