Cronaca
Grosseto | Due cittadini stranieri rimpatriati nel Paese di origine
Negli ultimi giorni, l’Ufficio Immigrazione della Questura di Grosseto ha portato a termine due importanti provvedimenti di espulsione, con accompagnamento diretto alla frontiera, nei confronti di cittadini extracomunitari che risultavano irregolari sul territorio nazionale.
Il primo dei due provvedimenti ha riguardato un uomo a cui era stato negato il permesso di soggiorno a causa di gravi precedenti penali, tra cui reati contro il patrimonio e contro la persona. Dopo la convalida del Giudice di Pace, l’uomo è stato scortato fino all’aeroporto di Roma Fiumicino, dove è stato rimpatriato nel suo Paese d’origine, con l’accompagnamento di agenti della Questura.
Il secondo provvedimento ha riguardato un uomo che, prima di essere espulso, aveva scontato una condanna di due anni di reclusione presso la casa circondariale di Massa Marittima per reati gravi in ambito familiare. Al momento della sua scarcerazione, dopo il rilascio del documento di rimpatrio da parte dell’ambasciata del suo Paese, è stato scortato all’aeroporto di Pisa e, a bordo di un volo diretto, è stato rimpatriato in sicurezza.
Questi due interventi rientrano in un’operazione più ampia di intensificazione dei controlli contro l’immigrazione clandestina, che ha portato, nell’ultimo mese, all’esecuzione di 20 espulsioni. Oltre alle due citate, sono stati effettuati anche altri rimpatri, tra cui uno con accompagnamento a un Centro di Identificazione ed Espulsione per ulteriori verifiche e successivo rimpatrio.
Le operazioni di espulsione sono parte di un’azione mirata della Questura di Grosseto, che continua a monitorare e gestire la presenza di cittadini extracomunitari irregolari nel rispetto delle normative nazionali e internazionali, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e l’ordine pubblico.
Cronaca
Rissa a Torino con machete, un ferito e un arresto: il fatto non è collegato al ritrovamento di un cadavere
Un violento episodio di rissa è scoppiato ieri a Torino, nel quartiere Barriera di Milano, precisamente in corso Giulio Cesare all’angolo con via Lauro Rossi, alla periferia nord della città. Una decina di persone sono state coinvolte nell’aggressione, che ha attirato l’attenzione dei passanti a causa delle urla e del caos che ne è derivato. Dopo il lancio di alcuni pezzi di cemento, è stato brandito un machete, che ha provocato il ferimento di un uomo di origine magrebina, portato in ospedale. Le sue condizioni di salute non sono ancora state rese note.
Nel corso dell’intervento, la polizia locale, che stava pattugliando la zona in borghese, è riuscita a fermare il presunto aggressore. Il machete utilizzato durante la rissa è stato sequestrato dalle forze dell’ordine. Al momento, non sono chiare le motivazioni che hanno scatenato la lite, ma le prime informazioni escludono un legame con il ritrovamento di un cadavere di un uomo di origini cinesi, avvenuto poco distante dal luogo della rissa. Le indagini proseguono per chiarire l’accaduto.
Un episodio che ha scosso la tranquillità del quartiere e che ha richiesto l’intervento tempestivo della polizia per riportare la calma e fermare i responsabili.
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Cronaca
Gabriele Pinna morto a 18 anni: sospetta meningite fulminante, tragedia a Ghilarza
Un dramma che ha scosso la comunità di Ghilarza, in provincia di Oristano, dove un giovane di 18 anni, Gabriele Pinna, è deceduto nella notte tra il 7 e l’8 marzo a causa di quella che sembra una meningite fulminante. Il ragazzo, promettente judoka, aveva iniziato a sentirsi male già nella mattinata di venerdì, ma il suo stato di salute è rapidamente peggiorato nel corso della giornata. In serata, dopo aver accusato un forte malessere, è stato portato d’urgenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Martino di Oristano, dove i medici hanno immediatamente riconosciuto la gravità della situazione. Ricoverato in rianimazione, Gabriele è morto poche ore dopo.
Le circostanze del decesso fanno sospettare una meningite fulminante, una malattia estremamente aggressiva che agisce rapidamente, lasciando poche possibilità di sopravvivenza. Tuttavia, la conferma definitiva arriverà solo dagli esami di laboratorio in corso a Cagliari. In attesa dei risultati, l’Asl ha avviato la profilassi, monitorando tutte le persone che sono state a stretto contatto con Gabriele, per somministrare la necessaria terapia antibiotica e prevenire eventuali contagi.
La comunità di Ghilarza è sotto shock. Il sindaco Stefano Licheri ha dichiarato il lutto cittadino, annullando la sfilata di Carnevale prevista per oggi in segno di rispetto e vicinanza alla famiglia del giovane. “Ci stringiamo attorno alla famiglia in questo momento di grande dolore”, ha scritto il sindaco in una nota ufficiale diffusa sui canali istituzionali del Comune.
Gabriele Pinna, che stava preparando la sua partecipazione ai campionati italiani under 21 di judo, aveva accusato un malessere già nella giornata di ieri, tanto da dover rinunciare agli allenamenti. Inizialmente, si pensava a una semplice influenza, ma nel giro di poche ore la situazione è precipitata, con il tragico epilogo. L’Asl di Oristano sta ora monitorando la situazione all’interno del liceo linguistico di Ghilarza, scuola frequentata da Gabriele, e tra i suoi familiari per contenere eventuali rischi di contagio.
Un dolore immenso per una comunità che ha perso un giovane promettente, strappato via troppo presto dalla vita.
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Cronaca
Tragedia a Belpasso: sedicenne cade dal tetto di un centro commerciale e muore
Dramma a Belpasso, in provincia di Catania, dove un ragazzo di sedici anni ha perso la vita dopo essere precipitato da un lucernario del centro commerciale Etnapolis nel pomeriggio di sabato 8 marzo. L’adolescente, soccorso immediatamente e trasportato in ospedale, è morto poco dopo il ricovero. Le forze dell’ordine hanno avviato un’indagine per chiarire la dinamica dell’incidente.
Il giovane era in compagnia di alcuni coetanei all’interno del centro commerciale, ma non è ancora chiaro cosa lo abbia portato sul lucernario del parcheggio esterno. La caduta da circa 15 metri gli ha provocato gravi lesioni interne. I soccorritori del 118 lo hanno trasportato d’urgenza all’ospedale San Marco di Catania in codice rosso, ma i tentativi di salvarlo si sono rivelati inutili.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che stanno cercando di ricostruire gli ultimi momenti prima della tragedia. Presenti anche i vigili del fuoco del distaccamento di Paternò, impegnati nella messa in sicurezza dell’area per permettere i rilievi delle autorità competenti.
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