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Cronaca

Comiso | Contrasto al caporalato, deferito all’A.G. titolare di un’azienda agricola

ADN24

Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato di Comiso ha condotto un’operazione mirata a contrastare l’intermediazione illecita e lo sfruttamento del lavoro, individuando gravi irregolarità in un’azienda agricola situata nella zona di Comiso, in contrada Serra Carcara. L’azienda, impegnata nella coltivazione e lavorazione della cannabis sativa in serre, è finita sotto i riflettori delle forze dell’ordine a seguito di attività investigative, tra cui appostamenti effettuati nei mesi precedenti.

Il servizio ha avuto origine a ottobre, quando gli agenti hanno notato un furgone che, da una zona di Comiso, prelevava alcuni cittadini extracomunitari destinati a lavorare nell’azienda agricola. A seguito di questa osservazione, è stato avviato un controllo accurato presso il sito aziendale, con il supporto della Polizia Scientifica, che ha confermato la presenza di numerose irregolarità in merito alla sicurezza e all’igiene dei luoghi di lavoro.

Durante l’ispezione, sono stati identificati dieci lavoratori extracomunitari, che hanno riferito delle condizioni di sfruttamento a cui erano sottoposti, rivelando pratiche di lavoro forzato e non regolare. In particolare, è emerso che il titolare dell’azienda aveva approfittato della vulnerabilità dei lavoratori, reclutati tramite un cittadino del Bangladesh, anch’esso denunciato. L’uomo si era occupato di reclutare e gestire la manodopera, sfruttando la loro necessità economica.

Il titolare dell’azienda è stato denunciato per sfruttamento del lavoro, violando le normative relative alla sicurezza sul lavoro e all’impiego di manodopera in condizioni di sfruttamento. Ulteriori indagini sono in corso per verificare anche la regolarità della coltivazione e lavorazione della cannabis all’interno delle serre.

Questo intervento si inserisce in un’ampia strategia di contrasto ai crimini legati allo sfruttamento del lavoro, in particolare in ambito agricolo, dove le condizioni di lavoro in nero sono purtroppo frequenti. Le forze dell’ordine proseguono nelle indagini per garantire il rispetto delle normative e la tutela dei diritti dei lavoratori.

Cronaca

Tragico incidente nella laguna di Venezia: muore Anna Rita Panebianco

Un tragico incidente ha scosso la laguna di Venezia, con la morte di Anna Rita Panebianco, manager molto conosciuta in città, responsabile del marketing e della comunicazione del Caffè Florian. La donna ha perso la vita in un incidente avvenuto nel pomeriggio di sabato 8 marzo, quando la sua imbarcazione è andata a sbattere contro una briccola, una struttura con i tipici pali di legno che segnano i canali navigabili.

L’incidente si è verificato nei pressi dell’isola di Torcello, un’area molto frequentata ma che, purtroppo, è stata teatro di questa tragedia. Anna Rita Panebianco non era sola: era in compagnia di due uomini, che sono riusciti a salvarsi, ma che sono stati ricoverati in ospedale per le ferite riportate. Non appena l’incidente è avvenuto, le prime persone a prestare soccorso sono state le imbarcazioni di passaggio. I vigili del fuoco e i soccorsi del 118 sono intervenuti tempestivamente, ma per la donna, sbalzata in acqua, non c’è stato nulla da fare.

Secondo le informazioni iniziali, l’incidente non ha coinvolto altre imbarcazioni. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’accaduto, focalizzandosi sulla velocità del natante e sulla traiettoria seguita. Non appena possibile, le due persone che erano con la donna saranno ascoltate per chiarire ulteriori dettagli.

L’incidente ha scosso profondamente la comunità locale, che ha conosciuto Anna Rita Panebianco come una professionista di successo e una figura amata.

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Cronaca

Mori (Trento), caos in piazza: un uomo distrugge gazebo di Fratelli d’Italia e aggredisce un militante della Lega

La mattinata di sabato 8 marzo a Mori, in provincia di Trento, è stata segnata da un episodio di violenza e caos. Un uomo ha preso d’assalto un gazebo elettorale di Fratelli d’Italia, distruggendo la struttura senza un motivo apparente. Ma l’aggressione non si è fermata lì: lo stesso individuo avrebbe anche aggredito fisicamente un militante della Lega, che stava svolgendo la sua attività di informazione poco distante, lanciandogli addosso un cartellone e causandogli delle ferite.

Sul posto sono intervenuti i soccorsi con un’ambulanza e i carabinieri, che hanno arrestato l’aggressore. I presenti sono rimasti sotto shock per l’improvviso scoppio di violenza. Il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Urzì, ha espresso forte preoccupazione per quanto accaduto, sottolineando che tali atti di intolleranza politica sono inaccettabili e rappresentano un pericoloso segnale per il clima sociale e politico.

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Cronaca

Ferrara, star di OnlyFans evade il fisco per 110mila euro: scoperta dalla Guardia di Finanza

Una star di OnlyFans, il celebre sito di intrattenimento per adulti, è finita sotto inchiesta per aver evaso il fisco per circa 110mila euro tra il 2018 e il 2023. La donna, che gestiva un canale di contenuti espliciti anche sulla piattaforma Mondo Cam Girls, non avrebbe dichiarato i guadagni derivanti dalla vendita di abbonamenti e contenuti a pagamento, come foto e video hard.

La scoperta è avvenuta grazie a un’indagine della Guardia di Finanza, che ha avviato gli accertamenti in provincia di Ferrara. Oltre alla donna, i controlli fiscali si sono estesi anche al marito, che collaborava con lei nell’attività online. Anche il marito, infatti, sarebbe accusato di aver evaso circa 50mila euro di reddito derivante da fonti diverse dal lavoro della moglie.

Le indagini delle fiamme gialle hanno rivelato che i due coniugi non hanno mai dichiarato i guadagni provenienti dalle loro attività online, violando le normative fiscali. La vicenda evidenzia l’importanza della trasparenza e della corretta dichiarazione dei redditi, anche per coloro che operano nel settore del contenuto digitale per adulti.

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