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Cronaca

Catania | Droga nelle facciate delle case, scoperto deposito di gruppi ottici rubati

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ADN24

Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato ha condotto un’ampia operazione di controllo straordinario nel quartiere di San Giovanni Galermo, che ha portato a significativi risultati nella lotta contro lo spaccio di droga e il riciclaggio di materiale rubato. L’intervento, organizzato dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Nesima con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale e delle unità cinofile, ha visto il coinvolgimento di numerosi agenti impegnati in una serie di perquisizioni e monitoraggi.

L’operazione ha avuto inizio con un controllo mirato nella zona di via Balatelle, dove i poliziotti hanno sorpreso un uomo di 29 anni, pregiudicato e sottoposto alla sorveglianza speciale, mentre stava vendendo droga. Dopo averlo fermato e perquisito, gli agenti hanno trovato addosso due dosi di cocaina pronte per essere smerciate e una somma di oltre 160 euro in contante, ritenuti il guadagno della sua attività di spaccio. Per lui è scattata la denuncia per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Le ricerche di sostanze illecite sono proseguite anche in altre zone del quartiere, in particolare in via Capo Passero, dove il cane poliziotto “Maui” ha fiutato un nascondiglio contenente 850 grammi di marijuana, occultata in una cavità della facciata di un condominio. Nonostante la droga fosse stata sequestrata, gli investigatori sono al lavoro per risalire all’identità degli spacciatori coinvolti in questo traffico.

L’operazione ha anche portato alla scoperta di un deposito di beni rubati. Durante le perquisizioni, i poliziotti hanno trovato un’ingente quantità di gruppi ottici di auto Fiat 500X in un garage di un 27enne, con precedenti per reati contro il patrimonio. L’uomo non ha saputo fornire spiegazioni sulla provenienza dei componenti e, pertanto, è stato denunciato per ricettazione. I gruppi ottici sequestrati sono ora sotto custodia e i cittadini che abbiano subito furti di simili componenti possono recarsi al Commissariato di Nesima per eventuali riconoscimenti.

Questo intervento evidenzia l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare il crimine nelle aree periferiche della città, con un’azione congiunta che ha colpito sia il traffico di droga che il riciclaggio di beni rubati.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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