Cronaca
La Spezia | Fatture false per quasi 2 milioni di euro, arrestato imprenditore
Nei giorni scorsi, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di La Spezia hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misure cautelari personali emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di La Spezia. La misura riguarda un imprenditore della zona, Salvatore Picarella, accusato di aver emesso fatture per operazioni inesistenti, un reato previsto dall’articolo 8 del Decreto Legislativo 74/2000.
Le indagini condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza si sono concentrate sulla gestione di quattro società operanti nel settore edilizio, tutte riconducibili all’indagato. Secondo le ricostruzioni, le aziende sarebbero state utilizzate per emettere false fatture, senza mai presentare dichiarazioni fiscali regolari. L’importo complessivo delle fatture sospette, risalenti al periodo tra il 2017 e il 2022, ammonta a quasi 2 milioni di euro.
Nel corso dell’inchiesta sono stati identificati e denunciati ulteriori 16 soggetti, che avrebbero utilizzato le fatture false nelle dichiarazioni dei redditi. Le aziende coinvolte si trovano nelle province di La Spezia, Lucca e Massa Carrara. Le posizioni di queste persone sono attualmente al vaglio dell’Autorità Giudiziaria.
A seguito dell’interrogatorio preventivo, Picarella ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere alle domande, e il Giudice per le indagini preliminari ha deciso di applicare nei suoi confronti la misura degli arresti domiciliari. Le indagini proseguono per accertare ulteriori responsabilità e possibili irregolarità fiscali.
Cronaca
Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha rimosso dal suo sito ufficiale l’immagine dell’Enola Gay.
Secondo quanto riportato dall’Associated Press, oltre 26.000 immagini sono state segnalate per la rimozione, con la possibilità che il numero totale possa raggiungere le 100.000, includendo anche i contenuti pubblicati sui social media. Gran parte di queste foto erano state pubblicate in omaggio ai contributi alle forze armate da parte di donne e minoranze. Tuttavia, alcune immagini sono state incluse nella lista nera per motivi apparentemente non correlati alle politiche DEI. Ad esempio, la foto dell’Enola Gay è stata segnalata a causa della presenza della parola “gay” nel nome dell’aereo, nonostante questo fosse un omaggio a Enola Gay Tibbets, madre del pilota, il colonnello Paul Tibbets.
Oltre all’Enola Gay, sono state rimosse immagini raffiguranti membri delle forze armate con il cognome “Gay” e foto storiche di unità militari composte da minoranze, come i Tuskegee Airmen, la prima unità di aviatori afroamericani dell’esercito degli Stati Uniti. Questa vasta operazione di censura ha sollevato preoccupazioni riguardo alla possibile cancellazione di importanti segmenti della storia militare americana e al modo in cui le politiche attuali influenzano la conservazione della memoria storica.
Il portavoce del Pentagono, John Ullyot, ha difeso la decisione, affermando che gli sforzi legati alle politiche DEI sono incompatibili con i valori del dipartimento e sottolineando l’importanza di un approccio basato sul merito e sulle pari opportunità. Tuttavia, questa mossa ha innescato un dibattito pubblico sul bilanciamento tra l’eliminazione di contenuti considerati non in linea con le attuali direttive e la necessità di preservare la storia e riconoscere i contributi di diverse comunità all’interno delle forze armate.
La rimozione dell’immagine dell’Enola Gay evidenzia le sfide e le complessità nell’affrontare questioni di diversità e inclusione nelle istituzioni storicamente conservatrici come le forze armate. Mentre l’intento dichiarato è quello di promuovere un ambiente più equo, le modalità di attuazione di queste politiche possono portare a risultati controversi, sollevando interrogativi su come bilanciare l’inclusività con la preservazione della storia e dell’identità istituzionale.
In conclusione, la decisione del Pentagono di rimuovere l’immagine dell’Enola Gay dal suo sito ufficiale rappresenta un esempio emblematico delle tensioni esistenti tra le iniziative di diversità e inclusione e la conservazione della memoria storica. Questo episodio sottolinea la necessità di un dibattito più ampio e approfondito su come le istituzioni possono navigare tra il riconoscimento del passato e l’adattamento alle esigenze e ai valori del presente.
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Cronaca
Versilia, Vannacci coinvolto in un incidente stradale
Incidente stradale questa mattina per il generale Roberto Vannacci, rimasto coinvolto in un sinistro in Versilia, a Lido di Camaiore, in provincia di Lucca, all’incrocio tra via Italica e via del Termine. Secondo le prime ricostruzioni l’incidente è avvenuto intorno alle 8.30 all’altezza di uno stop. Due le auto coinvolte: quella dell’eurodeputato, una Kia Sportage e una Fiat Doblò sulla quali viaggiava un sessantenne di Camaiore trasportato in codice verde per accertamenti all’ospedale Versilia. Le sue condizioni non destano preoccupazione. Il generale Vannacci è rimasto invece illeso. Ancora da chiarire l’esatta dinamica del sinistro. Sul posto è intervenuta la polizia municipale di Camaiore e sanitari del 118. Più persone si sono fermate alla vista del generale in strada e qualcuno ne ha approfittato per scattare una foto con lui.
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Cronaca
Cernobbio, presunta fuga di gas: intervento dei vigili del fuoco
Questa mattina, intorno alle 10.30, i Vigili del Fuoco della sede centrale di Como sono intervenuti lungo la via per Cernobbio, dopo una segnalazione per una presunta fuga di gas.
Le squadre di soccorso, supportate da un gommone, hanno raggiunto prontamente il punto dell’intervento. Sul posto è stata notata una colonna d’acqua sollevata dal fondale, che generava un evidente ribollio visibile dalla passeggiata.
Dopo aver eseguito tutte le verifiche del caso, i Vigili del Fuoco hanno escluso la presenza di gas o altre situazioni pericolose, procedendo con tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dell’area.
In base ai primi accertamenti, sembra che l’evento sia stato causato da un sistema di riscaldamento geotermico che, a causa di alcune sollecitazioni, avrebbe scaricato la pressione all’esterno.
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