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Attualità

Bagnaia c’è: primo nella Practice a Barcellona, Martin quinto

BARCELLONA (SPAGNA) (ITALPRESS) – Un super Bagnaia (Ducati Lenovo), in 1’38″918, ha siglato il primo tempo nel corso della Practice di MotoGp del Gran Premio di Barcellona. Sul circuito del Montmelò, il pilota di Chivasso chiude così in testa il venerdì, mentre il diretto rivale nel Mondiale, Jorge Martin (Ducati Prima Pramac), si deve accontentare del quinto posto (+0″296). Secondo crono per Marco Bezzecchi (Ducati Pertamina), mentre chiude terzo Aleix Espargaro (Aprilia), all’ultima weekend prima del ritiro. Convincente quarto posto per Johann Zarco (Honda LCR). Nell’ordine, accedono al Q2 diretto e completano la top ten Maverick Vinales, Alex Marquez, Marc Marquez, Pedro Acosta ed Enea Bastianini. Tra gli altri, sono costretti a passare dal Q1 Brad Binder e Fabio Quartararo. Le qualifiche della classe regina sono programmate per domani mattina alle ore 10:50. La Sprint, invece, sarà alle ore 15 e rappresenterà il primo match point per Martin.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS)

Attualità

Una piazza gremita a Roma per la manifestazione sull’Europa: Serra “Siamo un popolo”

Piazza del Popolo a Roma è stata invasa da migliaia di persone per una manifestazione lanciata da Michele Serra a sostegno dell’Europa e dei suoi valori. Secondo gli organizzatori, circa 30.000 persone hanno partecipato, portando con sé bandiere dell’Unione Europea e della Pace, simboli di un’unità che trascende le differenze politiche e sociali. Il cuore della manifestazione è stato l’invocazione di un’Europa più solidale e unita, in un momento storico di incertezze e sfide internazionali.

“Siamo un popolo”, ha esordito Serra dal palco, aprendo l’evento con l’Inno alla gioia, simbolo dell’Unione Europea. Con una forte dichiarazione, il giornalista e scrittore ha sottolineato la necessità di riscoprire l’importanza dei valori europei in un contesto in cui, secondo lui, la bandiera più minacciosa è quella della “carta di credito” rappresentata dalla politica di Donald Trump. Serra ha fatto riferimento ai rifugiati che attraversano il Mediterraneo e agli ucraini impegnati nella resistenza contro l’invasione russa, ricordando che per molti l’Europa rappresenta la salvezza, non un concetto astratto.

La piazza è stata un caleidoscopio di voci e simboli. Tra i partecipanti c’erano anche migliaia di persone che hanno cantato “Bella ciao”, un inno di resistenza, e una delegazione di sindaci con la fascia tricolore, tra cui il primo cittadino di Roma, Roberto Gualtieri. La manifestazione ha visto la partecipazione di tutti i leader del centrosinistra, tranne Giuseppe Conte, ed è stata caratterizzata dallo slogan “Uniti nella diversità”, lo stesso motto del Parlamento europeo.

Elly Schlein, segretaria del Pd, ha partecipato portando con sé una bandiera dell’Europa, suscitando l’applauso dei manifestanti che le hanno dedicato incitamenti. Prima di dirigersi verso il retropalco, ha fatto un giro tra le persone che la salutavano e volevano parlarle.

La manifestazione, che ha visto la partecipazione di numerosi sindaci, associazioni, sindacati, esponenti della cultura e della musica, e tre senatori a vita – Renzo Piano, Liliana Segre ed Elena Cattaneo – è stata lanciata da Serra con l’intento di ribadire l’importanza dell’Europa e dei suoi principi fondanti come giustizia sociale, libertà, e pace. Il giornalista ha voluto evitare simboli di partito, scegliendo come unica bandiera quella dell’Europa, simbolo di unità e speranza per il futuro.

In un clima di pluralismo e di solidarietà, la manifestazione ha voluto affermare con forza l’importanza di un’Europa che sappia restare unita di fronte alle sfide globali, ponendo al centro la difesa della democrazia e dei diritti umani.

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Oltre il 50% delle patenti ritirate per l’uso del cellulare alla guida

Un calo del 5,5% degli incidenti stradali che ha determinato un -20,4% di vittime e un -8,8% di feriti. Significa 61 morti in meno in tre mesi. E’ quanto emerge dai dati di Polizia Stradale e Carabinieri, condivisi dal Viminale con il Mit, che consentono di confrontare quanto avvenuto nei primi tre mesi di entrata in vigore del nuovo codice della strada (14 dicembre 2024 – 13 marzo 2025) con lo stesso periodo di un anno fa. In particolare, sono stati rilevati 226 incidenti mortali (lo scorso anno erano 274); 238 deceduti (lo scorso anno erano 299); 5.712 incidenti con lesioni (lo scorso anno erano 6.227); 8.407 persone ferite (lo scorso anno erano 9.222). Lo riferisce una nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
In tre mesi dall’entrata in vigore delle nuove norme, 203.753 conducenti si sono sottoposti a controlli etilometri e/o precursori. Tra loro, l’1,7% ha subìto sanzioni per guida in stato di ebbrezza e lo 0,2% per guida dopo aver assunto stupefacenti. Interessante aggiungere, inoltre, che su 17.607 patenti ritirate, per 8.912 casi è conseguenza del cellulare alla guida (50,6%).
L’auspicio è che i dati possano migliorare ulteriormente, soprattutto per quanto riguarda vittime e feriti, ma intanto si possono trarre alcune indicazioni. Anzitutto, le preoccupazioni per controlli irrazionali su droghe e farmaci si sono confermate totalmente infondate. Ed infatti si coglie l’occasione per ribadire che i limiti per il consumo di alcol non sono cambiati con il nuovo codice. A questo proposito va ribadito che alcuni provvedimenti citati dai media negli ultimi giorni – come le multe ai ciclisti in stato di ebbrezza – sono figlie di regole in vigore da decenni, e che fanno riferimento all’articolo 186 del codice che risale al 1992. In secondo luogo va rilevato che l’uso del cellulare rimane di gran lunga la prima ragione di ritiro della patente, in coerenza con la pericolosità e diffusione di questo comportamento scorretto. Conclude la nota del Mit.

foto: IPA Agency

(ITALPRESS).

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Occhiuto nominato commissario delegato per il sistema ospedaliero calabrese

Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, è stato nominato commissario delegato per l’attuazione degli interventi riguardanti il sistema ospedaliero calabrese. La nomina è stata disposta con un’ordinanza firmata dal capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabio Ciciliano, a seguito della delibera del Consiglio dei ministri del 7 marzo, che ha dichiarato lo stato di emergenza per il sistema ospedaliero della regione per una durata di 12 mesi.

La decisione di attribuire a Occhiuto questo incarico è stata presa in seguito alla sua richiesta, motivata dalla necessità di accelerare le procedure per la realizzazione dei nuovi ospedali nella regione. Gli interventi riguardano strutture ospedaliere strategiche, tra cui quelle della Sibaritide, di Vibo Valentia, della Piana di Gioia Tauro, di Locri, e quelle finanziate dall’Inail per le Aziende Gom Reggio Calabria, l’Asp Reggio Calabria, l’Azienda ospedaliera di Cosenza, l’Aou Catanzaro e l’Asp Crotone.

Questa nomina è vista come un passo importante per il rilancio del sistema sanitario calabrese, che ha attraversato periodi di difficoltà e necessita di interventi urgenti per migliorare la qualità dei servizi e delle strutture ospedaliere.

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