Cronaca
Roma | Controlli dei NAS nelle mense scolastiche, riscontrate irregolarità in un caso su 4
Con l’avvio dell’anno scolastico 2024-2025, i Carabinieri del Comando per la Tutela della Salute, in collaborazione con il Ministero della Salute, hanno intrapreso una vasta campagna di controllo a livello nazionale per verificare la conformità delle mense scolastiche alle normative igienico-sanitarie e di sicurezza alimentare. L’iniziativa, che coinvolge oltre 700 mense scolastiche in tutta Italia, ha lo scopo di garantire che il servizio di ristorazione nelle scuole rispetti gli standard richiesti dalla legge.
Le ispezioni hanno riguardato istituti di ogni ordine e grado, dalle scuole materne fino agli atenei universitari, comprendendo sia strutture pubbliche che private. Dai risultati finora ottenuti, emerge che circa un quarto delle mense ispezionate presenta problematiche rilevanti. In particolare, si segnalano carenze igienico-sanitarie come la presenza di umidità, muffa, insetti e escrementi di roditori in numerosi locali. A queste si aggiungono irregolarità legate alla qualità e quantità degli alimenti, alla mancata tracciabilità dei prodotti e all’assenza di informazioni sugli allergeni, una mancanza che risulta particolarmente preoccupante per la sicurezza dei bambini, più vulnerabili alle reazioni allergiche.
Inoltre, sono state riscontrate violazioni delle normative relative alle autorizzazioni per la gestione delle mense, con alcune strutture che operavano senza le necessarie licenze. Tra le irregolarità più gravi, in cinque casi è stato necessario il sequestro di punti cottura e dispense, nonché di 350 kg di alimenti in cattivo stato di conservazione o non conformi alle normative (inclusi prodotti scaduti o senza etichettatura adeguata). Questi interventi hanno portato a sanzioni pecuniarie per un totale di 130 mila euro e a denunce penali, con alcuni gestori deferiti all’Autorità Giudiziaria.
A livello locale, i NAS di diverse città hanno effettuato interventi significativi. Ad esempio, i Carabinieri di Treviso hanno posto sotto sequestro un centro educativo per l’infanzia, accertando la mancanza di autorizzazioni per il servizio mensa e la registrazione sanitaria. A Pescara, invece, un asilo nido è stato chiuso temporaneamente a causa di gravi carenze strutturali e igieniche, nonché della mancanza di licenza per la gestione del servizio alimentare. A Caserta, un’impresa incaricata della fornitura di pasti è stata denunciata per frode, in quanto vendeva pasti etichettati fraudolentemente con il proprio marchio, pur provenendo da altre aziende.
Queste operazioni, che proseguiranno per tutto l’anno scolastico, evidenziano l’importanza di garantire un ambiente sicuro e sano nelle mense scolastiche, un aspetto cruciale per la salute dei bambini e degli studenti. Le indagini sono ancora in corso e potrebbero emergere ulteriori irregolarità.
Cronaca
Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose
I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.
Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.
Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.
Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.
È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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