Attualità
Reggio Calabria | Situazione insostenibile in una palazzina comunale: residenti esasperati chiedono interventi urgenti
La situazione di degrado in una palazzina comunale di Reggio Calabria, situata in via Clearco, sta diventando sempre più insostenibile per gli abitanti, che denunciano il continuo ritardo nei lavori di ripristino promessi dal Comune. I residenti, ormai esausti, chiedono risposte concrete e tempestive per risolvere le problematiche strutturali che minacciano la sicurezza e il benessere delle famiglie coinvolte.
Nel mese di settembre, un intervento dei Vigili del Fuoco aveva messo in evidenza la pericolosità dei cornicioni esterni, ma successivamente è emersa una nuova emergenza interna: il controsoffitto della palazzina, già compromesso, è crollato con il minimo movimento. I cittadini che risiedono nell’edificio, preoccupati per la sicurezza, sono stati rassicurati dai tecnici comunali che avrebbero preso in carico la situazione e avviato i lavori necessari.
Tuttavia, ad oggi, a distanza di due mesi dall’incidente, i lavori non sono ancora iniziati, e i residenti temono che la situazione peggiori ulteriormente con l’arrivo della stagione invernale. La pioggia entra negli appartamenti e il freddo rischia di rendere invivibile la condizione abitativa. “Abbiamo aspettato a lungo, ma il Comune non ha mantenuto le promesse fatte”, affermano i cittadini, sottolineando che la loro pazienza sta finendo.
Non solo il disagio strutturale, ma anche l’assenza del sindaco in un momento critico ha sollevato le ire degli abitanti. Dopo l’intervento dei Vigili del Fuoco, che avevano consigliato di evacuare gli appartamenti per motivi di sicurezza, il primo cittadino avrebbe dovuto essere presente per una visita e per rassicurare i residenti. Purtroppo, quella sera il sindaco non si è mai fatto vedere. “Siamo cittadini di serie B?”, si chiedono i residenti, ricordando che da decenni pagano l’affitto al Comune senza mai ricevere un riscontro in termini di manutenzione e miglioramento delle condizioni abitative.
Il disagio non è solo di natura strutturale, ma anche psicologica, poiché i residenti si sentono abbandonati dalle istituzioni. La mancanza di risposte concrete e tempestive alimenta un crescente malcontento, e la richiesta di intervento urgente si fa sempre più pressante. La palazzina, che rappresenta una delle tante abitazioni pubbliche della città, sta diventando un simbolo di inefficienza e disinteresse da parte delle autorità locali.
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Scuola, Valditara “Guardare indietro per costruire un futuro solido”
MILANO (ITALPRESS) – “Il segreto è guardare indietro per andare verso il futuro: e se non abbiamo la consapevolezza di chi siamo, da dove veniamo, quali sono i valori elaborati dalla civiltà occidentale non potremo costruirci un futuro solido, rischiamo il porto delle nebbie. Noi abbiamo investito risorse importanti nella digitalizzazione, nell’intelligenza artificiale, nel 2023 abbiamo approvato le nuove linee guida sulle materie Stem. Ma in una società dove l’intelligenza artificiale sta diventando così centrale, se non si ha la consapevolezza dei grandi valori dell’umanesimo rischiamo l’anonimizzazione: non sarà certo il robot a ispirare le grandi scelte strategiche e la convivenza tra le persone”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ai microfoni di Radio Libertà, parlando delle recenti indicazioni sui programmi scolastici.
– Foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
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Morto a 78 anni David Lynch, regista visionario
ROMA (ITALPRESS) – E’ morto all’età di 78 anni il regista e sceneggiatore David Lynch. La notizia è riportata dalla rivista Variety che cita un post Facebook della famiglia: “”C’è un grande buco nel mondo ora che non è più con noi. Ma, come diceva lui, ‘Tieni d’occhio la ciambella e non il bucò”. Lynch rivelò nel 2024 che gli era stato diagnosticato un enfisema dopo una vita passata a fumare, e che probabilmente non sarebbe più stato in grado di uscire di casa per dirigere.
Nato a Missoula, nel Montana, il 20 gennaio del 1946, David Keith Lynch è stato uno dei registi tra i più acclamati, importanti e influenti del suo tempo. Con il suo stile visionario, Lynch aveva rivoluzionato il linguaggio del cinema e della televisione. Nei suoi lavori si fondono elementi di horror, film noir, giallo e surrealismo tessendo racconti non dissimili da quelli di Luis Buñuel, che procedevano con una logica impenetrabile. Nato come pittore, le sue opere sono esposte in musei e gallerie d’arte come il Museum of Modern Art di New York e la Pennsylvania Academy of the Fine Arts di Filadelfia. Successivamente entra nel mondo del cinema divenendo regista, sceneggiatore e produttore, spesso anche nel ruolo di montatore, scenografo, progettista del suono e attore nei suoi stessi film. Tra le pellicole più famose “The Elephant Man”, “Velluto blu” e “Mulholland Drive”, per le quali ricevette la nomination al Premio Oscar per la regia, e “Cuore selvaggio”. Lynch ha anche ricevutio il Leone d’oro alla carriera durante la 63ma Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, per “Inland Empire – L’impero della mente” nella sezione fuori concorso. Nei primi anni Novanta fu la principale mente creativa della serie “I segreti di Twin Peaks”, divenuto un fenomeno culturale dall’enorme impatto mediatico. Nell’ottobre del 2019 venne premiato con l’Oscar alla carriera. Lynch è stato sposato quattro volte: con Peggy Lentz, da cui ha avuto una figlia, con Mary Fisk, dalla quale ha avuto un figlio, con Mary Sweeney, anche con lei ha avuto un figlio, e con Emily Stofle con la quale ha avuto una figlia.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-
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Sicurezza, Piantedosi “Preoccupa aggressività dei manifestanti”
ROMA (ITALPRESS) – “La preoccupazione dev’essere uno dei principali fondamenti del lavoro che faccio. Devo dire che si fonda anche, non solo adesso, su questa vicenda della tragedia che ha riguardato il giovane Ramy, ma anche tutte le altre rivendicazioni che avevano preceduto un pò le manifestazioni di piazza degli scorsi mesi, dove al variare delle motivazioni si era registrato comunque una tendenza dei manifestanti a essere molto aggressivi soprattutto nei confronti delle forze di polizia. Quindi questo è sicuramente un elemento di preoccupazione”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ospite di “Dritto e Rovescio” su Retequattro.
I 273 agenti feriti nelle manifestazioni del 2024, per il ministro “sono numeri di un certo significato, soprattutto se messi in relazione al numero che riguarda la crescita complessiva di circa il 10% delle manifestazioni che si sono svolte nel 2024. Mi piace e mi consente di sottolineare che questo è un dato che contraddice anche alcune cose che si erano dette in passato, che questo Governo fosse in qualche modo portato a comprimere la libertà di manifestazione del pensiero. Noi segnaliamo invece una decrescita del numero in percentuale delle manifestazioni che fanno rilevare una certa criticità – ha concluso Piantedosi – Quindi vuol dire che a minore criticità si è registrato un aumento in percentuale di casi in cui si è visto le forze dell’ordine come obiettivo prioritario dei manifestanti”.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-
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