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Attualità

Nino Spirli e il dietrofront sui vaccini: il cambio di opinione dopo la malattia

Nino Spirlì, ex presidente della Regione Calabria, ha recentemente suscitato discussioni sui social con un commento sarcastico riguardo al vaccino antinfluenzale. La sua dichiarazione, che recita “Col piffero che mi faccio ancora inOculare”, evidenzia un cambiamento significativo nelle sue posizioni, che, nel corso degli anni, si sono evolute rispetto al tema della vaccinazione.

Fino a poco tempo fa, Spirlì era noto per il suo approccio severo e deciso durante la pandemia di Covid-19, un periodo in cui si trovò a gestire la Regione Calabria dopo la prematura morte della presidente Jole Santelli. Durante quel periodo, il suo stile di leadership si distinse per scelte che spesso riflettevano la linea dura dei governi centrali, come la chiusura delle scuole e altre misure restrittive che miravano a contenere la diffusione del virus.

Tuttavia, nel corso del tempo, il suo pensiero sul tema dei vaccini è cambiato radicalmente. Spirlì ha pubblicamente espresso il suo disappunto per le politiche vaccinali imposte con rigidità e a volte con approccio coercitivo, criticando quella che lui considera una pressione eccessiva sui cittadini. Non è un mistero che l’ex Governatore abbia un rapporto di conflitto con l’idea di obblighi sanitari che limitano la libertà individuale.

L’evoluzione del suo pensiero potrebbe essere legata anche alla sua esperienza personale. Infatti, negli ultimi mesi, Spirlì ha combattuto contro un grave problema di salute che lo ha costretto a confrontarsi con le sfide quotidiane della malattia. Questa lotta, documentata anche attraverso i suoi canali social, potrebbe aver influito sulla sua visione, modificandola in direzione di una maggiore attenzione alla libertà di scelta personale.

Il commento sarcastico di Spirlì, pubblicato in risposta a una notizia che riportava il ritiro di 2000 dosi di vaccino antinfluenzale da parte dell’Ausl in Emilia Romagna, è stato interpretato da molti come una critica alle politiche vaccinali nazionali e alle indicazioni che continuano a promuovere l’importanza della vaccinazione di massa. La sua frase ironica non solo dimostra il suo distacco dalle politiche adottate in passato, ma segna anche un nuovo capitolo nella sua evoluzione politica e ideologica.

Il caso di Spirlì evidenzia come, in momenti di crisi sanitaria, le posizioni politiche e personali possano subire trasformazioni profonde, portando anche a cambiamenti di opinione radicali, che spesso si riflettono in atteggiamenti pubblici e dichiarazioni provocatorie. Il suo cambiamento di visione, inoltre, solleva un dibattito più ampio sulla gestione delle emergenze sanitarie e sul diritto alla libertà di scelta in ambito medico.

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Locatelli “Valorizzazione delle persone al centro dei sostegni”

“La dignità della vita di ogni persona passa dal benessere e dalla salute, ma anche dalla possibilità di vivere il più possibile in modo autonomo e indipendente. Per questo in Italia, in linea con la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, abbiamo attivato diverse strategie: prima di tutto la storica riforma della disabilità, entrata in vigore nel 2024, che è partita con la sperimentazione e che rivoluziona il metodo di valutazione della disabilità e introduce lo strumento innovativo del “Progetto Vita”, un nuovo modo di presa in carico della persona con disabilità e della sua famiglia, superando la frammentazione tra risposta sanitaria e sociale”. Così il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli oggi a Vienna. Il Ministro è intervenuta alla Zero Project Conference 2025, dove ha incontrato Martin Essl, fondatore e presidente della Zero Project Foundation, Robin Tim Weis, direttore Affari internazionali e Michael Fembec, ceo della Fondazione, che nel primo G7 Inclusione e Disabilità ha moderato il panel “Independent Living and Work Inclusion”.

“Oggi più che mai abbiamo bisogno di inviare messaggi forti e condivisi, di sostenerci a vicenda, di saper diffondere una nuova visione, di vedere in ogni persona le potenzialità e non i limiti – ha aggiunto – . Dobbiamo coinvolgere quante più persone possibili, dobbiamo lavorare per dare dignità alla vita della persona in ogni ambito della vita quotidiana e della dimensione abitativa. I servizi devono diventare sempre più flessibili, sempre più accoglienti e interconnessi con il territorio e con le altre realtà”.
“Dobbiamo anche ridurre la burocrazia nelle procedure di richiesta di servizi, misure e ausili – ha concluso Locatelli -. Dobbiamo garantire alle persone con disabilità e alle loro famiglie un supporto mirato e personalizzato. Il mondo è cambiato e oggi il tema dell’accessibilità universale deve essere in cima alle agende nazionali e internazionali per garantire ad ogni persona pari opportunità nella salute, nella scuola, nella formazione, nel lavoro, nella vita ricreativa, nei trasporti, affinchè le strutture, gli eventi, ogni cosa sia davvero per tutti”.
– foto ufficio comunicazione Ministro Locatelli –

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Attualità

Il Barça passa in casa del Benfica, decide Raphinha

Il Barcellona soffre, resta presto in 10, lotta e alla fine vince un match fondamentale in casa del Benfica. Finisce 1-0 grazie alla rete di Raphinha ed è un risultato importantissimo per i catalani che strappano una vittoria nonostante l’uomo in meno dal 22′ del primo tempo: martedì 11 marzo ci sarà il ritorno a Barcellona, i portoghesi saranno costretti a vincere con due gol di scarto per evitare i supplementari.

E’ successo praticamente di tutto nella sfida del Da Luz, gli azulgrana hanno alzato i ritmi dopo appena pochi minuti con la fucilata di Dani Olmo, qualche istante più tardi Trubin si è superato con un doppio intervento, prima su Lewandowski, poi sul tiro ravvicinato di Yamal. La gara è cambiata al 22′ quando Cubarsì ha steso Pavlidis lanciato a rete: cartellino rosso e Barcellona costretto a giocare in dieci uomini per 70 minuti. La squadra di Flick si è affidata alle parate dell’ex Roma e Juventus, Szczesny.

Decisivo il polacco sulla punizione di Kokcu e sul colpo di testa ravvicinato di Akturkoglu. Zwayer ha poi sospeso il match per circa due minuti per via della scarsa visibilità causata dall’accensione dei fumogeni da parte dei tifosi di casa. Nonostante la sofferenza i blaugrana sono riusciti a trovare il gol del vantaggio grazie al contropiede di Raphinha, il brasiliano ha sfruttato l’errore di Antonio Silva superando Trubin con un piazzato sul secondo palo.

Da quel momento in poi la squadra di Lage ha premuto sull’acceleratore, tanti i tiri verso lo specchio della porta, 24 quelli totali: ancora Szczesny si è superato con diversi interventi, il polacco ha poi rischiato su Belotti, ma il direttore di gara non ha assegnato il rigore per via di una posizione irregolare dell’italiano confermata dal Var. Nel ritorno servirà una vittoria con due gol per qualificarsi, in caso di pareggio o vittoria sarà il Barcellona a strappare il pass per i quarti.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Ucraina, Tajani “Necessario coinvolgere Kiev e Ue nei negoziati”

“L’Italia lavora per la pace e auspichiamo presto negoziati a cui dovranno partecipare l’Ucraina e l’Unione Europea”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervenendo oggi all’evento sulla ricostruzione dell’Ucraina al Palazzo Lombardia di Milano. Tajani ha ribadito
che “una pace giusta non può essere raggiunta senza il coinvolgimento dell’Ucraina e dell’Unione Europea”, sottolineando l’importanza di un approccio condiviso per la stabilità della regione. Il ministro ha inoltre espresso apprezzamento per la decisione della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen di rafforzare la difesa europea, precisando che “non è una scelta alternativa alla NATO”. L’obiettivo, ha spiegato, è “rafforzare l’alleanza transatlantica, con un pilastro europeo e uno americano, garanzia di pace per tutti”. Le dichiarazioni di Tajani arrivano in vista della conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina, in programma a luglio a Roma.

– foto Ipa Agency –

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