Cronaca
Napoli | Arresti per traffico di droga tra Italia e Spagna: 33 persone coinvolte
Napoli, 12 novembre 2024 – Un’operazione dei Carabinieri ha portato oggi all’arresto di 33 persone coinvolte in un vasto traffico di stupefacenti, con legami tra Napoli e la Spagna. L’inchiesta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha messo in luce l’esistenza di due organizzazioni criminali separate, ma che operavano tramite lo stesso canale di approvvigionamento di droga, prevalentemente cocaina e hashish, gestito da un narcotrafficante latitante in Spagna.
Le indagini hanno evidenziato come il traffico di stupefacenti fosse in gran parte diretto dalle strutture della camorra, in particolare dal clan “Amato – Pagano”, attivo soprattutto nel quartiere Scampia di Napoli, ma anche nei comuni limitrofi di Melito di Napoli, Mugnano di Napoli e con una base logistica a Gricignano d’Aversa, in provincia di Caserta.
I Carabinieri, insieme alla D.C.S.A. (Direzione Centrale per i Servizi Antidroga) e al Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, hanno eseguito gli arresti nelle prime ore del mattino, sia sul territorio napoletano che in Spagna, dove i traffici erano gestiti da un gruppo criminale che riforniva le organizzazioni italiane. Il provvedimento cautelare, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli, ha coinvolto in totale 33 persone: 17 arresti in carcere e 16 agli arresti domiciliari.
Le accuse principali rivolte agli arrestati includono associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravata dall’uso di armi e dall’appartenenza al clan camorristico “Amato-Pagano”. L’inchiesta ha dimostrato anche come la struttura criminale fosse particolarmente attiva nel traffico internazionale di droga, sfruttando rotte dalla Spagna, un paese chiave nel transito di cocaina diretta in Italia.
Gli arrestati sono stati accusati di far parte di un’organizzazione ben strutturata, capace di operare a livello internazionale e di infiltrarsi nel traffico di sostanze stupefacenti su larga scala. Le operazioni, che continuano a svilupparsi, sono il frutto di un lungo lavoro investigativo, che ha visto la collaborazione tra le forze dell’ordine italiane e spagnole, finalizzato a smantellare una rete che aveva ramificazioni ben oltre i confini nazionali.
L’inchiesta continua a essere seguita con attenzione dalla magistratura, che ha disposto il fermo per i coinvolti, con la possibilità di ricorrere a mezzi di impugnazione contro le misure cautelari emesse. La lotta contro il narcotraffico, anche grazie a questo intervento, si arricchisce di un altro importante successo contro le organizzazioni criminali radicate nel territorio campano.
Cronaca
Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose
I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.
Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.
Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.
Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.
È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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