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Cronaca

Trento | Sequestro di cocaina e arresto di due persone

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Le forze dell’ordine di Trento, in collaborazione con la Guardia di Finanza, hanno concluso un’importante operazione antidroga nel quartiere Gardolo, portando all’arresto di due uomini di origine tunisina e al sequestro di 60 grammi di cocaina. Questo intervento è stato avviato in seguito a diverse segnalazioni di residenti della zona che avevano notato un frequente movimento sospetto, soprattutto nelle ore serali, attorno ad alcuni edifici.

Dopo l’avvio delle indagini, la Guardia di Finanza ha organizzato appostamenti in borghese per monitorare l’area e confermare le informazioni ricevute. L’attenzione dei militari si è concentrata su un giovane, visto muoversi ripetutamente nella zona con un monopattino elettrico e fare visita a un palazzo più volte in brevi intervalli. Fermato per un controllo, il sospettato mostrava chiari segni di nervosismo. La successiva perquisizione ha permesso di trovare su di lui alcune dosi di cocaina già confezionate, un indizio che lasciava presagire un’attività di spaccio in corso.

Per approfondire, le Fiamme Gialle hanno effettuato una perquisizione presso un appartamento affittato dal giovane, avvalendosi dell’aiuto delle unità cinofile per individuare ulteriori tracce di stupefacenti. Nell’abitazione, è stato trovato un secondo uomo, fratello del primo, colto in flagrante mentre preparava altre dosi di cocaina. La perquisizione ha portato al sequestro di circa 60 grammi di droga, materiali per il confezionamento, denaro contante per un totale di 6.800 euro e tre monopattini utilizzati presumibilmente per le consegne.

I due giovani, rispettivamente di 24 e 22 anni e in attesa di regolarizzazione della loro posizione in Italia, sono stati arrestati e portati alla Casa Circondariale di Trento su disposizione della Procura della Repubblica. Secondo le stime, la droga sequestrata avrebbe potuto fruttare ai due un guadagno illecito di decine di migliaia di euro.

Questa operazione si inserisce nel quadro delle attività di controllo della Guardia di Finanza, con l’obiettivo di contrastare il traffico di stupefacenti e garantire la sicurezza dei cittadini. La procura ha autorizzato la diffusione delle informazioni in merito, nel rispetto delle normative vigenti, specificando che le indagini sono tuttora in corso e che, fino a eventuale giudizio definitivo, vige la presunzione di innocenza.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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