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Cronaca

Roma, scontro sullo sciopero nazionale dei trasporti: lavoratori in piazza e il governo risponde con fermezza

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Nella giornata dello sciopero nazionale del trasporto pubblico, le tensioni tra governo e sindacati si sono intensificate. L’agitazione, che ha coinvolto bus, metro e altri mezzi pubblici in tutta Italia, ha suscitato una polemica accesa tra il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, e i leader sindacali che hanno promosso la mobilitazione. Salvini ha criticato duramente l’iniziativa, definendola una protesta “selvaggia” che penalizza la cittadinanza, sottolineando che il diritto allo sciopero è legittimo, ma deve essere organizzato nel rispetto delle necessità pubbliche.

le ragioni del governo: “non si può bloccare il paese”

Secondo il ministro Salvini, la protesta è stata organizzata senza prevedere fasce di garanzia per i cittadini, lasciando milioni di italiani senza mezzi di trasporto per gestire impegni cruciali come visite mediche, appuntamenti di lavoro e studi. In una dichiarazione rilasciata durante una visita in Umbria, Salvini ha affermato che non consentirà più a minoranze di “boicottare” il paese. Ha inoltre promesso un intervento deciso per evitare che scioperi simili possano paralizzare il Paese in futuro.

la replica dei sindacati: “i lavoratori meritano rispetto e un contratto adeguato”

I sindacati, rappresentati da figure come Pierpaolo Bombardieri della Uil e Maurizio Landini della Cgil, hanno risposto con fermezza alle dichiarazioni di Salvini. Bombardieri ha sottolineato che la mobilitazione è anche a beneficio della cittadinanza, poiché mira a ottenere migliori condizioni di lavoro, sicurezza e mezzi più efficienti. I lavoratori, ha ribadito, sono scesi in piazza non solo per sé stessi, ma per migliorare il servizio pubblico e per chiedere un contratto dignitoso. Landini ha poi confermato un’adesione allo sciopero superiore al 90%, dimostrando la determinazione dei lavoratori e la necessità di nuovi investimenti nel settore.

prossimo passo: un tavolo di confronto per il rinnovo del contratto

In risposta alla mobilitazione, il viceministro dei Trasporti, Edoardo Rixi, ha annunciato che il governo ha già avviato un dialogo con i sindacati e prevede di convocare un tavolo di confronto con le parti datoriali e altri ministeri per discutere del rinnovo dei contratti nel settore del trasporto pubblico. Rixi ha sottolineato l’importanza di un piano strutturale per affrontare i problemi che affliggono il settore, ma resta da vedere se tale confronto riuscirà a trovare una sintesi tra le istanze dei lavoratori e le proposte del governo.

il dibattito sul futuro del trasporto pubblico e del diritto di sciopero

Questa giornata di sciopero ha riportato alla luce temi di grande rilevanza per il trasporto pubblico italiano, dai finanziamenti necessari per garantire servizi di qualità al delicato equilibrio tra il diritto di sciopero e l’impatto sociale delle mobilitazioni. Da un lato, il governo cerca di contenere le interruzioni dei servizi essenziali, dall’altro i sindacati sottolineano l’urgenza di investire nel settore e di tutelare i diritti dei lavoratori. Il confronto è solo all’inizio, ma la posta in gioco è alta e riguarda tanto la vita dei lavoratori quanto quella degli utenti che ogni giorno si affidano ai servizi di trasporto pubblico.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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