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Cronaca

Catanzaro, Occhiuto su Vibo: “Nuovi investimenti per lo stabilimento baker hughes”

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Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha incontrato oggi a Catanzaro Paolo Noccioni, presidente di Baker Hughes-Nuovo Pignone, per discutere dei nuovi sviluppi industriali nel territorio calabrese. La multinazionale americana ha confermato il suo impegno verso la Regione, investendo 26 milioni di euro nel potenziamento dello stabilimento di Vibo Valentia, che da oltre 60 anni rappresenta un polo di eccellenza nell’ambito della saldatura e della progettazione di componenti industriali per il settore energetico.

In un incontro che ha visto la partecipazione anche dell’assessore allo Sviluppo economico, Rosario Varì, e del vicepresidente di Baker Hughes, Paolo Ruggeri, è stato ribadito come l’investimento, pur ridotto rispetto ai 60 milioni inizialmente previsti, rappresenti comunque una cifra significativa che contribuirà ad ampliare le capacità produttive e di ricerca dello stabilimento di Porto Salvo, nella zona industriale di Vibo. La strategia dell’azienda prevede la creazione di un Engineering Digital Hub, un centro di ricerca e sviluppo che contribuirà a rafforzare il ruolo di Vibo Valentia nel contesto globale della catena di fornitura di Baker Hughes, con ripercussioni positive anche sull’occupazione locale.

Nel corso dell’incontro, Occhiuto ha sottolineato l’importanza di garantire un ambiente favorevole agli investimenti, auspicando che, nonostante la revisione dei piani iniziali, la Regione continui a essere un polo attrattivo per aziende di rilevanza internazionale. Ha inoltre espresso l’intenzione di proseguire le trattative con Baker Hughes per cercare di recuperare il resto dei fondi previsti inizialmente, rafforzando ulteriormente la presenza dell’azienda in Calabria.

L’assessore Varì ha poi evidenziato come il contributo di Baker Hughes non solo rappresenti un’opportunità di crescita economica per il territorio, ma favorisca anche l’occupazione giovanile, in particolare nel settore della ricerca e sviluppo, un campo strategico per il futuro del mercato del lavoro locale.

Con una tradizione consolidata nell’industria dell’energia, lo stabilimento di Vibo Valentia continua a essere un tassello fondamentale nel panorama industriale calabrese, dimostrando la capacità della regione di attrarre investimenti anche in momenti economici complessi.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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