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Cronaca

Trieste | Arresti in aumento: la polizia di frontiera intensifica i controlli

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Negli ultimi giorni, la Polizia di Frontiera di Trieste ha registrato un incremento significativo delle operazioni di arresto, con un totale di 32 fermi nel mese compreso tra il 18 settembre e il 14 ottobre 2024. Questi arresti sono stati in gran parte collegati a attività di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare, con ben 24 arresti su 26 avvenuti in flagranza di reato. Tra i fermati, molti sono passeur, i cui tentativi di facilitare l’ingresso di migranti nel territorio italiano sono stati ostacolati dalle forze dell’ordine.

I dati indicano che i migranti coinvolti in queste operazioni sono prevalentemente di nazionalità turca, con la presenza di minori, alcuni dei quali molto piccoli. Gli arresti non si sono limitati a passeur: sono stati presi anche cittadini di vari paesi, tra cui Ucraina, Georgia e Moldavia, sorpresi mentre cercavano di aiutare l’ingresso illegale di persone provenienti da diverse nazioni, tra cui Egitto, Pakistan e Siria.

Un episodio significativo ha visto un cittadino ucraino tentare di favorire l’ingresso di quattro turchi, tra cui una donna con disabilità. Durante il controllo, l’uomo ha cercato di scappare, investendo un’operatrice della Polizia di Frontiera. Nonostante il tentativo di fuga, le forze dell’ordine sono riuscite a bloccarlo e arrestarlo, anche con il supporto di altre pattuglie.

Le operazioni di controllo avvengono a tutte le ore del giorno e della notte, rendendo evidente l’impegno costante delle forze di polizia nella lotta contro l’immigrazione clandestina. Oltre ai passeur, la Polizia ha arrestato anche sei persone in fuga da ordini di cattura per reati diversi, mostrando la complessità della situazione ai confini.

Inoltre, sono stati sequestrati diversi veicoli utilizzati per il trasporto dei migranti irregolari, con targhe di vari paesi europei, sottolineando l’ampiezza del fenomeno e la necessità di coordinamento tra le autorità di diverse nazioni. La Polizia di Frontiera di Trieste continua a monitorare e controllare i valichi per garantire la sicurezza e il rispetto delle normative vigenti.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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