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Cronaca

Tivoli (RM) | Arrestato uomo per atti persecutori verso l’ex compagna: fondamentale la solidarietà e la prontezza di un cittadino per fermare la violenza

A Tivoli, un uomo di 56 anni è stato arrestato dalla Polizia di Stato con l’accusa di atti persecutori, lesioni e danni nei confronti della sua ex compagna. Le indagini, condotte con celerità e grazie alla tempestiva denuncia della vittima, hanno portato a raccogliere gravi indizi contro l’uomo, che da circa un anno perseguitava la donna con continue minacce, offese, inseguimenti e violente aggressioni.

Un episodio di particolare gravità si è verificato lo scorso 7 ottobre, quando l’uomo ha seguito la vittima in auto, costringendola a fermarsi e aggredendola fisicamente. In quell’occasione, un passante è intervenuto per difendere la donna, rischiando la propria incolumità per tentare di fermare l’aggressione.

Grazie alla determinazione della vittima, che ha sporto denuncia, e al coraggio dei testimoni, il tribunale ha disposto la misura cautelare in carcere per l’uomo, ritenendo elevato il rischio di ulteriori atti violenti.

Cronaca

CATANIA Operazione antimafia 18 arresti per estorsione e traffico di droga

Sin dalle prime ore della mattinata, oltre 200 Carabinieri del Comando Provinciale di Catania stanno eseguendo a Randazzo e Milano un’Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania nei confronti di 18 soggetti. Nell’attuale fase del procedimento, e fermo restando la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva, gli indagati sono accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, traffico e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, reati aggravati dal metodo mafioso e finalizzati ad agevolare il sodalizio mafioso di riferimento.

L’indagine, condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Randazzo e coordinata dalla D.D.A. di Catania, ha portato alla luce le attività illecite di un’associazione mafiosa legata alla famiglia di Cosa Nostra etnea dei “Mazzei”, individuandone i vertici operanti nei territori di Bronte, Maniace, Maletto e zone limitrofe.

Durante le indagini è emerso un vasto giro di estorsioni ai danni di imprenditori locali, un fiorente traffico di stupefacenti e un’attività di controllo del territorio da parte del clan, finalizzata a consolidarne l’influenza criminale. L’operazione rappresenta un duro colpo alla criminalità organizzata nella zona, confermando l’impegno delle Forze dell’Ordine nel contrasto alla mafia e ai reati connessi.

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Cronaca

MILANO Rapine e accoltellamenti fermati quattro giovani egiziani

La Polizia di Stato di Milano ha sottoposto a fermo di indiziato di reato quattro giovani cittadini egiziani – due ventenni, un 21enne e un 23enne – ritenuti responsabili della rapina pluriaggravata in concorso ai danni di tre ragazzi spagnoli lo scorso 22 febbraio in viale Romagna. Uno dei due ventenni fermati è stato inoltre indagato in stato di libertà per lesione personale aggravata e possesso di arma ex art. 4 bis L. 110/1975.

Poco prima delle 06:00 del 22 febbraio, gli agenti delle volanti della Questura di Milano sono giunti rapidamente in viale Romagna 47, dove era stata segnalata una rapina con accoltellamento ai danni di giovani spagnoli che, dopo una serata in discoteca, si trovavano a bordo dell’autobus della linea 90 diretti alla stazione di Milano Lambrate. L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile, ha permesso di ricostruire la dinamica grazie alla visione delle immagini delle telecamere di sicurezza del mezzo e all’analisi dei profili social degli indagati.

I quattro, saliti sull’autobus, hanno adocchiato alcune vittime e, approfittando della fermata in viale Romagna e della discesa di alcuni passeggeri, si sono compattati bloccando l’uscita. Dopo aver scippato la collana a un giovane che si è subito allontanato, hanno derubato un secondo ragazzo spagnolo. Quando un 22enne iberico è intervenuto in aiuto dell’amico, uno degli aggressori lo ha colpito con una coltellata al fianco destro e minacciato con l’arma, prima che il gruppo si dileguasse. Il giovane ferito, trasportato in codice giallo all’Ospedale Fatebenefratelli, è stato dimesso con una prognosi di 10 giorni.

Il 27 febbraio, nel corso di un servizio mirato all’individuazione degli indagati, la Squadra Mobile ha fermato in piazzale Loreto l’autore materiale dell’accoltellamento, un 20enne regolare sul territorio e incensurato, trovato in possesso di un coltello a serramanico. Poco dopo, in via Oropa e in viale Monza, sono stati rintracciati e fermati gli altri tre: un 21enne senza fissa dimora, richiedente asilo con precedenti per reati contro il patrimonio e sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria; un 20enne irregolare e incensurato; un 22enne con permesso di soggiorno scaduto, senza fissa dimora e con precedenti di polizia. I quattro sono stati associati al carcere di San Vittore in attesa della convalida del fermo da parte del GIP.

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Cronaca

Truffa del finto carabiniere a Piacenza: arrestata una giovane truffatrice

La Polizia di Stato di Piacenza, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica, ha arrestato l’autrice di una truffa ai danni di un novantenne residente in città, avvenuta nel settembre 2024. La truffatrice, con la complicità di altri soggetti ancora in fase di identificazione, ha utilizzato la tecnica del “finto carabiniere” per sottrarre alla vittima contanti e gioielli per un valore complessivo di circa 20.000 euro.

Le indagini della Squadra Mobile hanno ricostruito con precisione il piano criminale. I truffatori hanno contattato telefonicamente l’anziano e sua figlia, spacciandosi per carabinieri in servizio a Piacenza. Con la scusa di dover effettuare una contestazione amministrativa, hanno convinto la figlia della vittima a recarsi immediatamente alla più vicina caserma, sostenendo che era stata sorpresa alla guida con il cellulare e che avrebbe dovuto pagare una multa elevata.

Mentre la donna si recava verso la caserma, tenuta al telefono dai truffatori per impedirle di tornare a casa, un altro complice ha contattato il padre, informandolo falsamente che la figlia sarebbe stata arrestata se non avesse pagato subito una multa di 6.000 euro. Impaurito e disorientato, l’anziano ha raccolto tutti i contanti e i gioielli in casa e li ha consegnati a una complice, giunta poco dopo alla sua abitazione.

Dopo la denuncia delle vittime, gli agenti della Squadra Mobile hanno avviato un’indagine approfondita. Grazie alle immagini delle telecamere di sicurezza di un vicino di casa, si è scoperto che la truffatrice era giunta sul posto a bordo di un taxi. Acquisite le riprese delle telecamere interne del veicolo, gli investigatori hanno potuto seguirne gli spostamenti fino alla Stazione Ferroviaria di Piacenza, da dove ha lasciato la città in treno.

L’autrice della truffa, una diciottenne residente in provincia di Napoli e fino a quel momento incensurata, è stata denunciata per truffa aggravata in concorso e tentata truffa. Inoltre, nei suoi confronti è stata emessa la misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio dalla Provincia di Piacenza.

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