Attualità
Boom di chirurgia estetica all’estero, ma non mancano i rischi
Negli ultimi anni, la Turchia e altri paesi come il Brasile e il Messico e Tunisia sono diventati destinazioni popolari per la chirurgia estetica. Attratti dai costi ridotti e dalle promesse di risultati eccezionali, migliaia di pazienti, specialmente dall’Italia e dal Regno Unito, si recano in queste mete per interventi come liposuzioni, lifting del seno e interventi combinati. Ma dietro le promesse di interventi economici si nascondono rischi significativi, che talvolta possono risultare fatali. Il caso di una madre britannica che ha affrontato gravi complicazioni durante un intervento di chirurgia estetica a Istanbul, è solo uno dei tanti esempi tragici che mettono in luce i pericoli del turismo medico. Non si tratta di un caso isolato: anche la difficile esperienza di una giovane donna di 33 anni, che ha subito grandi sofferenze dopo vari interventi correttivi, mette in luce i rischi di sottoporsi a interventi estetici in strutture che non garantiscono adeguati standard di sicurezza e igiene.
Purtroppo, molti altri pazienti hanno vissuto esperienze simili. Tra questi, una donna che ha riscontrato gravi problemi durante la sostituzione di protesi mammarie, o un’altra paziente che, dopo essersi sottoposta a tre interventi in un solo giorno, ha sviluppato complicazioni estremamente serie. In diversi casi, anche uomini e donne più giovani si sono trovati ad affrontare situazioni rischiose a causa della mancanza di personale qualificato o di strutture non preparate a gestire emergenze mediche.
Questi episodi, insieme a numerosi altri registrati in varie parti del mondo, dimostrano come il turismo medico possa portare a conseguenze devastanti quando non vengono seguite le dovute precauzioni. Alla luce di tali esperienze e delle recenti notizie su incidenti gravi legati a interventi di chirurgia estetica all’estero, è evidente quanto sia fondamentale affidarsi esclusivamente a strutture qualificate e a professionisti esperti, per ridurre al minimo i rischi e proteggere la propria salute.
“In molti casi, si tratta di pazienti che non sono stati adeguatamente valutati prima dell’intervento – spiega il dottor Skerdi Faria, CEO di KEIT Day Hospital, una clinica di chirurgia estetica italiana, e specialista in Anestesia e Rianimazione, nonchè ricercatore e autore di diversi studi scientifici. ” Squilibri dei livelli di elettroliti, perdite di sangue significative e embolie polmonari sono alcune delle complicazioni più comuni che possono verificarsi quando non si seguono protocolli di sicurezza rigorosi”.
Secondo il dottor Faria, la crescente popolarità della chirurgia estetica all’estero presenta non pochi pericoli. “Molti pazienti si lasciano sedurre dai prezzi bassi, ma non considerano i rischi di sottoporsi a procedure in cliniche che non sempre seguono standard internazionali di sicurezza”.
Faria sottolinea che uno dei problemi principali è la mancanza di regolamentazione in molte di queste cliniche. “Alcune strutture non sono adeguatamente attrezzate per gestire complicazioni mediche o emergenze, e in certi casi il personale non è nemmeno qualificato per eseguire interventi complessi”.
Questo diventa particolarmente preoccupante quando i pazienti optano per interventi combinati, come lifting del seno e liposuzione nello stesso giorno, aumentando notevolmente lo stress sul corpo.
Secondo il dottor Faria, ci sono diversi passi fondamentali che ogni paziente dovrebbe seguire prima di prendere in considerazione un intervento.
Verificare le credenziali del chirurgo e della clinica.
E’ cruciale accertarsi che il chirurgo sia adeguatamente qualificato e che la clinica rispetti gli standard internazionali. “Non affidarsi solo alle recensioni online o alle promozioni delle agenzie di turismo medico”, avverte il dottor Skerdi Faria.
Richiedere una valutazione medica approfondita.
Ogni paziente dovrebbe essere sottoposto a una valutazione medica completa per assicurarsi che il suo corpo sia in grado di tollerare l’intervento. “Combinare più procedure nello stesso giorno aumenta il rischio di complicazioni,” spiega Faria.
“Non sempre vale la pena risparmiare tempo se si mette a rischio la salute”.
Informarsi sui rischi e le complicazioni.
I pazienti devono essere completamente informati sui rischi associati all’intervento. “Spesso vediamo pazienti che non sono consapevoli delle potenziali complicazioni post-operatorie, come le infezioni o le embolie”, afferma. “E’ fondamentale essere informati prima di prendere una decisione”.
Verificare la disponibilità di cure post-operatorie. “Il follow-up è altrettanto importante quanto l’intervento stesso”, dice il dottore Faria. “Molte cliniche non offrono cure adeguate dopo l’operazione, lasciando i pazienti in situazioni di pericolo quando tornano a casa”.
Oltre alla Turchia, altri paesi come il Brasile e il Messico e anche l’Italia hanno visto un aumento delle cliniche senza licenza, spesso gestite da personale non qualificato. Queste strutture, pur offrendo interventi a prezzi estremamente competitivi, non rispettano gli standard sanitari internazionali e mancano delle attrezzature necessarie per affrontare emergenze critiche. “La combinazione di costi bassi e promesse allettanti crea un falso senso di sicurezza per i pazienti”, spiega.
“Spesso le agenzie di turismo medico promuovono queste cliniche senza condurre verifiche approfondite, mettendo i pazienti in grave pericolo”.
Il messaggio del dottor Faria è chiaro: “La sicurezza deve essere la priorità assoluta per chiunque consideri un intervento di chirurgia estetica. Non bisogna farsi attrarre solo dai costi bassi, ma è fondamentale informarsi, scegliere cliniche regolamentate e, soprattutto, non sottovalutare i rischi”.
Sebbene il turismo medico possa sembrare una soluzione conveniente, è essenziale fare una scelta consapevole e responsabile. La salute e la sicurezza non dovrebbero mai essere compromesse per risparmiare qualche euro.
– foto www.pexels.com –
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Scuola, Valditara “Guardare indietro per costruire un futuro solido”
MILANO (ITALPRESS) – “Il segreto è guardare indietro per andare verso il futuro: e se non abbiamo la consapevolezza di chi siamo, da dove veniamo, quali sono i valori elaborati dalla civiltà occidentale non potremo costruirci un futuro solido, rischiamo il porto delle nebbie. Noi abbiamo investito risorse importanti nella digitalizzazione, nell’intelligenza artificiale, nel 2023 abbiamo approvato le nuove linee guida sulle materie Stem. Ma in una società dove l’intelligenza artificiale sta diventando così centrale, se non si ha la consapevolezza dei grandi valori dell’umanesimo rischiamo l’anonimizzazione: non sarà certo il robot a ispirare le grandi scelte strategiche e la convivenza tra le persone”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ai microfoni di Radio Libertà, parlando delle recenti indicazioni sui programmi scolastici.
– Foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
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Morto a 78 anni David Lynch, regista visionario
ROMA (ITALPRESS) – E’ morto all’età di 78 anni il regista e sceneggiatore David Lynch. La notizia è riportata dalla rivista Variety che cita un post Facebook della famiglia: “”C’è un grande buco nel mondo ora che non è più con noi. Ma, come diceva lui, ‘Tieni d’occhio la ciambella e non il bucò”. Lynch rivelò nel 2024 che gli era stato diagnosticato un enfisema dopo una vita passata a fumare, e che probabilmente non sarebbe più stato in grado di uscire di casa per dirigere.
Nato a Missoula, nel Montana, il 20 gennaio del 1946, David Keith Lynch è stato uno dei registi tra i più acclamati, importanti e influenti del suo tempo. Con il suo stile visionario, Lynch aveva rivoluzionato il linguaggio del cinema e della televisione. Nei suoi lavori si fondono elementi di horror, film noir, giallo e surrealismo tessendo racconti non dissimili da quelli di Luis Buñuel, che procedevano con una logica impenetrabile. Nato come pittore, le sue opere sono esposte in musei e gallerie d’arte come il Museum of Modern Art di New York e la Pennsylvania Academy of the Fine Arts di Filadelfia. Successivamente entra nel mondo del cinema divenendo regista, sceneggiatore e produttore, spesso anche nel ruolo di montatore, scenografo, progettista del suono e attore nei suoi stessi film. Tra le pellicole più famose “The Elephant Man”, “Velluto blu” e “Mulholland Drive”, per le quali ricevette la nomination al Premio Oscar per la regia, e “Cuore selvaggio”. Lynch ha anche ricevutio il Leone d’oro alla carriera durante la 63ma Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, per “Inland Empire – L’impero della mente” nella sezione fuori concorso. Nei primi anni Novanta fu la principale mente creativa della serie “I segreti di Twin Peaks”, divenuto un fenomeno culturale dall’enorme impatto mediatico. Nell’ottobre del 2019 venne premiato con l’Oscar alla carriera. Lynch è stato sposato quattro volte: con Peggy Lentz, da cui ha avuto una figlia, con Mary Fisk, dalla quale ha avuto un figlio, con Mary Sweeney, anche con lei ha avuto un figlio, e con Emily Stofle con la quale ha avuto una figlia.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-
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Sicurezza, Piantedosi “Preoccupa aggressività dei manifestanti”
ROMA (ITALPRESS) – “La preoccupazione dev’essere uno dei principali fondamenti del lavoro che faccio. Devo dire che si fonda anche, non solo adesso, su questa vicenda della tragedia che ha riguardato il giovane Ramy, ma anche tutte le altre rivendicazioni che avevano preceduto un pò le manifestazioni di piazza degli scorsi mesi, dove al variare delle motivazioni si era registrato comunque una tendenza dei manifestanti a essere molto aggressivi soprattutto nei confronti delle forze di polizia. Quindi questo è sicuramente un elemento di preoccupazione”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ospite di “Dritto e Rovescio” su Retequattro.
I 273 agenti feriti nelle manifestazioni del 2024, per il ministro “sono numeri di un certo significato, soprattutto se messi in relazione al numero che riguarda la crescita complessiva di circa il 10% delle manifestazioni che si sono svolte nel 2024. Mi piace e mi consente di sottolineare che questo è un dato che contraddice anche alcune cose che si erano dette in passato, che questo Governo fosse in qualche modo portato a comprimere la libertà di manifestazione del pensiero. Noi segnaliamo invece una decrescita del numero in percentuale delle manifestazioni che fanno rilevare una certa criticità – ha concluso Piantedosi – Quindi vuol dire che a minore criticità si è registrato un aumento in percentuale di casi in cui si è visto le forze dell’ordine come obiettivo prioritario dei manifestanti”.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-
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