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Cronaca

Sequestro di Oltre 1,3 Milioni di Euro a un’Azienda di Ricevimenti ad Acerra

Negli ultimi giorni, i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli hanno portato a termine un’importante operazione di sequestro a carico di una società di ricevimenti operante ad Acerra, nel napoletano. Il provvedimento, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) presso il Tribunale di Nola, è stato richiesto dalla Procura della Repubblica locale e ammonta a oltre 1,3 milioni di euro.

L’indagine è partita da un controllo fiscale condotto dai finanzieri della Compagnia di Casalnuovo. I sospetti sono emersi a causa di una marcata discrepanza tra i redditi dichiarati dall’azienda e il suo effettivo volume d’affari, che invece evidenziava una realtà ben diversa. La sala ricevimenti, capace di ospitare più di 300 persone, ha registrato numerosi eventi, alcuni dei quali pubblicizzati attivamente sui social media. Questo contrasto ha sollevato interrogativi sulla veridicità delle dichiarazioni fiscali presentate dall’azienda, che si presentava come “in perdita”.

In seguito a questi accertamenti, è scattato il sequestro preventivo dei beni ritenuti illeciti. Sono state colpite le disponibilità finanziarie della società e degli indagati, comprese quote sociali, unità immobiliari e terreni situati nelle province di Napoli e Brindisi, oltre a beni di valore come preziosi e contanti. La misura di sequestro è stata effettuata anche in forma “per equivalente”, mirata a garantire il recupero delle somme dovute all’Erario.

Attualmente, il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari. Si sottolinea che, in base al principio di presunzione d’innocenza, la responsabilità delle persone coinvolte sarà confermata solo in caso di una sentenza irrevocabile di condanna. Le autorità competenti continuano a monitorare la situazione per garantire la legalità e la correttezza nelle dichiarazioni fiscali.

Cronaca

Pisa, trovato morto a 37 anni in casa, dopo le urla disperate

Sarà l’autopsia a chiarire il giallo attorno alla morte di un uomo di 37 anni, nato in Algeria, che è stato trovato morto nella casa dove abitava, in via San Michele a Capannoli (Pisa). Le sue urla hanno richiamato l’attenzione dei vicini e qualcuno ha dato l’allarme telefonando al 112 per far arrivare i soccorsi. Quando l’automedica e l’ambulanza sono giunte sul posto il 37 enne era morto. Sono intervenuti anche i carabinieri che indagano sulla morte dell’uomo.

I carabinieri sono rimasti a lungo nell’abitazione dove è avvenuto il decesso per ricostruire anche gli ultimi momenti di vita del migrante. È stato però spiegato che quando sono stati attivati i soccorsi l’uomo era in uno stato di agitazione anche per questo non si esclude che nell’agitazione possa essere stato colpito da un malore che non gli ha lasciato scampo.

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Cronaca

Incendio a Montalto, fiamme vicine alle abitazioni: vigili del fuoco al lavoro tutta la notte. Le foto

Ieri sera, un ampio incendio ha interessato la vegetazione nella località Montalto, nel comune di Montemezzo (CO), mettendo a rischio numerosi nuclei abitativi. Le fiamme hanno rapidamente preso piede, estendendosi su una vasta area, e hanno richiesto l’intervento tempestivo di più squadre di Vigili del Fuoco, provenienti dai distaccamenti di Dongo, Morbegno, Bellano e Menaggio.

L’incendio ha creato preoccupazione tra i residenti della zona, ma grazie al rapido e incessante lavoro delle squadre di soccorso, al momento non sono state segnalate evacuazioni. Le operazioni di spegnimento sono state particolarmente difficili a causa della vastità dell’area interessata dalle fiamme, ma le forze di soccorso sono riuscite a contenere il rogo, evitando che si avvicinasse pericolosamente alle abitazioni.

Il lavoro dei Vigili del Fuoco
Il lavoro dei Vigili del Fuoco si è concentrato sulla protezione delle case circostanti, con interventi continui per limitare i danni. L’intervento ha richiesto numerose ore di attività sul campo, ma alla fine le fiamme sono state contenute e circoscritte, riducendo il rischio per le abitazioni e le persone. Gli esperti hanno sottolineato l’importanza di una risposta rapida in situazioni di questo tipo, che ha permesso di evitare gravi danni.

Le cause dell’incendio sono ancora in fase di accertamento, ma le operazioni di spegnimento si sono concluse garantendo la totale sicurezza della zona. Fortunatamente, non si registrano feriti tra i residenti o i soccorritori.

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Cronaca

Operazione “Ottovolante”: Blitz della Guardia di Finanza contro usura ed estorsioni a Reggio Emilia

Reggio Emilia – Dall’alba di questa mattina, circa 60 Finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia, insieme a Reparti specialistici del Corpo e al Servizio Centrale sulla Criminalità Organizzata (SCICO), stanno eseguendo un’importante operazione contro reati di usura ed estorsione nell’ambito dell’inchiesta denominata “Ottovolante”. L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia e condotta dai militari del Gruppo Guardia di Finanza locale, ha portato all’emissione di diverse misure cautelari da parte del G.I.P. del Tribunale di Reggio Emilia.

In particolare, è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un noto imprenditore reggiano, mentre un altro soggetto è stato posto agli arresti domiciliari. Inoltre, cinque indagati sono stati colpiti dal divieto di dimora in tutti i comuni della regione Emilia Romagna. I reati contestati a vario titolo comprendono estorsione, usura e favoreggiamento reale.

Uno degli indagati, già arrestato lo scorso 16 agosto 2024 per fatti analoghi, era stato coinvolto in vicende riguardanti l’usura ai danni di un imprenditore di origine campana, in gravi difficoltà economiche e vittima di minacce e violenze. Nell’ambito di questa precedente inchiesta, denominata “Minefield” e risalente al febbraio 2024, erano già stati arrestati due soggetti di origine calabrese ritenuti al vertice del sodalizio criminale.

Le Fiamme Gialle stanno attualmente procedendo a perquisizioni personali e locali, oltre che al sequestro di beni ritenuti provento delle attività illecite. Maggiori dettagli verranno forniti nel corso della conferenza stampa prevista per le ore 10.30 presso la Sala Briefing del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Emilia.

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