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Cronaca

Operazione della Guardia di Finanza contro la Contraffazione a Gallipoli

Nell’ambito di un’operazione volta a intensificare i controlli economici sul territorio, la Compagnia di Gallipoli della Guardia di Finanza ha portato a termine un’importante indagine nel settore della contraffazione. Coordinata dal Comando Provinciale di Lecce, l’operazione ha disarticolato un’organizzazione illecita attiva nei comuni di Gallipoli e Taviano.

Grazie a indagini approfondite e a un’accurata attività di raccolta di informazioni, i finanzieri hanno effettuato controlli su diverse attività commerciali, sia fisse che itineranti, che apparivano apparentemente lecite. Questi controlli hanno portato al sequestro di oltre 2.400 articoli, tra cui abbigliamento e giocattoli, tutti riconducibili a noti marchi di lusso come Prada, Louis Vuitton, Gucci e Chanel, oltre a prodotti di aziende famose come Disney, Funko e Marvel, ritenuti contraffatti.

Le indagini hanno rivelato che molti dei capi di abbigliamento sequestrati erano stati prodotti in Cina e importati in Italia, dove venivano rifiniti con l’apposizione di etichette e marchi falsi. Inoltre, i giocattoli presentavano marchi CE contraffatti, atti a ingannare i consumatori sulla qualità e sulla sicurezza dei prodotti.

Durante le operazioni, sono stati trovati anche loghi e marchi falsi pronti per essere applicati a ulteriori capi di abbigliamento in fase di lavorazione. Grazie a queste scoperte, quattordici individui sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Lecce con l’accusa di commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione.

Le attività della Guardia di Finanza non si fermano qui: le indagini continuano con l’obiettivo di smantellare l’intera catena logistica e organizzativa coinvolta nella contraffazione, esaminando anche possibili violazioni delle normative doganali e tributarie.

Questo tipo di commercio illecito non solo danneggia le aziende legittime, ma ha anche un impatto significativo sull’economia nazionale, causando perdite fiscali che si traducono in una diminuzione delle risorse per i servizi pubblici. L’impegno della Guardia di Finanza nel combattere la contraffazione è cruciale per tutelare l’economia e garantire un mercato più equo e trasparente per i consumatori.

Cronaca

Pisa, trovato morto a 37 anni in casa, dopo le urla disperate

Sarà l’autopsia a chiarire il giallo attorno alla morte di un uomo di 37 anni, nato in Algeria, che è stato trovato morto nella casa dove abitava, in via San Michele a Capannoli (Pisa). Le sue urla hanno richiamato l’attenzione dei vicini e qualcuno ha dato l’allarme telefonando al 112 per far arrivare i soccorsi. Quando l’automedica e l’ambulanza sono giunte sul posto il 37 enne era morto. Sono intervenuti anche i carabinieri che indagano sulla morte dell’uomo.

I carabinieri sono rimasti a lungo nell’abitazione dove è avvenuto il decesso per ricostruire anche gli ultimi momenti di vita del migrante. È stato però spiegato che quando sono stati attivati i soccorsi l’uomo era in uno stato di agitazione anche per questo non si esclude che nell’agitazione possa essere stato colpito da un malore che non gli ha lasciato scampo.

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Cronaca

Incendio a Montalto, fiamme vicine alle abitazioni: vigili del fuoco al lavoro tutta la notte. Le foto

Ieri sera, un ampio incendio ha interessato la vegetazione nella località Montalto, nel comune di Montemezzo (CO), mettendo a rischio numerosi nuclei abitativi. Le fiamme hanno rapidamente preso piede, estendendosi su una vasta area, e hanno richiesto l’intervento tempestivo di più squadre di Vigili del Fuoco, provenienti dai distaccamenti di Dongo, Morbegno, Bellano e Menaggio.

L’incendio ha creato preoccupazione tra i residenti della zona, ma grazie al rapido e incessante lavoro delle squadre di soccorso, al momento non sono state segnalate evacuazioni. Le operazioni di spegnimento sono state particolarmente difficili a causa della vastità dell’area interessata dalle fiamme, ma le forze di soccorso sono riuscite a contenere il rogo, evitando che si avvicinasse pericolosamente alle abitazioni.

Il lavoro dei Vigili del Fuoco
Il lavoro dei Vigili del Fuoco si è concentrato sulla protezione delle case circostanti, con interventi continui per limitare i danni. L’intervento ha richiesto numerose ore di attività sul campo, ma alla fine le fiamme sono state contenute e circoscritte, riducendo il rischio per le abitazioni e le persone. Gli esperti hanno sottolineato l’importanza di una risposta rapida in situazioni di questo tipo, che ha permesso di evitare gravi danni.

Le cause dell’incendio sono ancora in fase di accertamento, ma le operazioni di spegnimento si sono concluse garantendo la totale sicurezza della zona. Fortunatamente, non si registrano feriti tra i residenti o i soccorritori.

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Cronaca

Operazione “Ottovolante”: Blitz della Guardia di Finanza contro usura ed estorsioni a Reggio Emilia

Reggio Emilia – Dall’alba di questa mattina, circa 60 Finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia, insieme a Reparti specialistici del Corpo e al Servizio Centrale sulla Criminalità Organizzata (SCICO), stanno eseguendo un’importante operazione contro reati di usura ed estorsione nell’ambito dell’inchiesta denominata “Ottovolante”. L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia e condotta dai militari del Gruppo Guardia di Finanza locale, ha portato all’emissione di diverse misure cautelari da parte del G.I.P. del Tribunale di Reggio Emilia.

In particolare, è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un noto imprenditore reggiano, mentre un altro soggetto è stato posto agli arresti domiciliari. Inoltre, cinque indagati sono stati colpiti dal divieto di dimora in tutti i comuni della regione Emilia Romagna. I reati contestati a vario titolo comprendono estorsione, usura e favoreggiamento reale.

Uno degli indagati, già arrestato lo scorso 16 agosto 2024 per fatti analoghi, era stato coinvolto in vicende riguardanti l’usura ai danni di un imprenditore di origine campana, in gravi difficoltà economiche e vittima di minacce e violenze. Nell’ambito di questa precedente inchiesta, denominata “Minefield” e risalente al febbraio 2024, erano già stati arrestati due soggetti di origine calabrese ritenuti al vertice del sodalizio criminale.

Le Fiamme Gialle stanno attualmente procedendo a perquisizioni personali e locali, oltre che al sequestro di beni ritenuti provento delle attività illecite. Maggiori dettagli verranno forniti nel corso della conferenza stampa prevista per le ore 10.30 presso la Sala Briefing del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Emilia.

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