Politica
Messina | Ponte sullo Stretto tra tanti annunci e prospettive future
Opera piu discussa e indiscussa da anni da molti anni solo annunci ma adesso da almeno un anno se ne parla in maniera costante anche con azioni concrete da parte del governo Meloni e dalla società Webuild infatti sono stati stanziati fondi per la grande opera e una fase molto esecutiva quella della mappa e definizioni degli espropri che saranno attuati
Oggi vi riportiamo la posizioni di Ivo Blandina presidente della Camera di Commercio di Messina e poi con Pietro Franza presidente di Sicindustria Messina
Riguardo ai livelli di sicurezza, si è scelto di adottare “periodi di ritorno” estremamente elevati sia per gli stati limite di servizio (deformazione e percorribilità) – portati a duecento anni – sia per le azioni più rilevanti sul ponte (vento e sisma), di cui sono stimati duemila anni come periodo di ritorno.
Ecco una sintesi sull’opera e sulla sua storia
Il primo concorso di idee internazionale sulla costruzione è indetto dal Ministero dei Lavori Pubblici italiano nel 1969. L’opera nella sua soluzione definitiva viene individuata nel 1992. Nel 2003 viene approvato il progetto preliminare e nel 2006 la Società Stretto di Messina affida la progettazione definitiva, esecutiva e costruzione dell’opera al consorzio Eurolink, di cui è leader il Gruppo Webuild. Il 20 dicembre del 2010 Eurolink consegna il progetto definitivo al termine di studi e analisi dettagliate sul territorio. Il 29 luglio del 2011 la società Stretto di Messina approva il progetto definitivo.
Il tracciato dell’attraversamento sullo Stretto di Messina è stato studiato con più varianti possibili nella zona di minor distanza tra la Sicilia e il continente, valutando opzioni diverse tra le soluzioni a più campate oppure con pile in acqua o meno. Per il rapporto freccia/luce (è un dato importante per i ponti di grande luce, al fine di minimizzare il peso dei cavi portanti e la loro rigidezza in relazione all’altezza delle torri) si è scelto un rapporto di 1/11, che non è stato mai messo in discussione neanche durante i progetti esecutivi della fase di gara di appalto.
Il profilo navigabile ha richiesto un passaggio di 65 m di luce netta sotto l’impalcato e due zone laterali di 50 m di altezza (tuttavia, oggi le grandi navi da crociera sono alte anche 75 m).
Riguardo il giunto sismico con le sponde, che sono soggette anche ai movimenti delle faglie, il problema è stato rimandato a studi più approfonditi in occasione del progetto esecutivo ma è stato in prima battuta previsto un giunto di circa 8m.
Le linee essenziali dell’opera di attraversamento sono esplicate nel progetto preliminare, che conferma la scelta fondamentale di costruire il ponte sospeso a campata unica con una lunghezza pari a 3300 m, cioè con la luce centrale più lunga del mondo.
L’impalcato avrà una lunghezza complessiva di 3666 m, tenuto conto della luce delle due campate laterali sospese, e una larghezza di 60 m. Sarà costituito da tre cassoni, di cui due laterali per la piattaforma stradale e uno centrale per la piattaforma ferroviaria. La sezione stradale dell’impalcato sarà composta da tre corsie per ogni carreggiata (due corsie di marcia e una di emergenza), ciascuna di 3,75 m […]
Il ponte sullo stretto di Messina sarebbe stato costruito già in epoca romana. Più precisamente, il ponte sarebbe stato realizzato durante la prima guerra punica, nel III secolo a.C., per consentire il passaggio degli elefanti catturati dai romani all’esercito cartaginese. Si sarebbe trattato di una passerella galleggiante temporanea, fatta di botti e assi, usata solo per trasportare i pachidermi e poi abbandonata. Ma tutto questo è davvero accaduto? Dal punto di vista tecnico l’impresa sarebbe stata possibile, ma abbiamo verificato e la fonte principale che riguarderebbe l’evento (un passo della Geografia di Strabone), citata dai vari siti web, semplicemente non esiste.
La prima guerra punica e gli elefanti da guerra
Per prima cosa ricostruiamo il quadro storico che avrebbe portato alla presunta realizzazione del ponte romano sullo Stretto di Messina.
La Sicilia fu il principale scenario della prima guerra punica, combattuta tra Roma e Cartagine dal 264 al 241 a. C. Una delle “prede” più ambite dai due eserciti era Panormus (Palermo), che i romani riuscirono a conquistare nel 254 a. C. Tre anni più tardi, però, i cartaginesi attaccarono la città, servendosi anche di elefanti da guerra.
Considerati i carri armati dell’antichità, gli elefanti erano utili per lanciare cariche contro il nemico e per trasportare carichi pesanti. I romani ne erano particolarmente intimoriti e nel 255 a.C., quando avevano portato la guerra nel territorio del nemico, erano stati sconfitti nei pressi di Cartagine anche grazie al loro impiego.
Politica
Come sarà il 2025? Per un italiano su tre prevale l’incertezza
Si apre un nuovo anno che chiude il primo quarto di secolo di questo nuovo millennio. Come spesso accade, questo coincide con le prime previsioni, prospettive e propositi per il futuro che verrà. Anche per questo 2025, il sentimento che prevale tra la popolazione italiana è l’incertezza. Gli scenari nazionali e internazionali lasciano quasi 1 italiano su 3 (il 29,1%) “in bilico” su quelli che saranno gli sviluppi futuri. C’è però un dato positivo che vede una netta crescita di coloro che si approcciano al nuovo anno con ottimismo e fiducia. Nel complesso, questo intreccio tra incertezza e positività porta ad una netta divisione del campione tra chi guarda al 2025 con ottimismo e chi, invece, con pessimismo, mentre 1 italiano su 5 non ha ancora un’idea precisa in merito.
Entrando più nello specifico della sfera personale, a prescindere dagli scenari futuri che si possono immaginare e ipotizzare, quello che interessa maggiormente agli italiani è l’aspetto legato alla salute. Infatti circa un quinto della popolazione, per il nuovo anno, vorrebbe dei cambiamenti e dei miglioramenti proprio sotto questo aspetto. Non manca poi il desiderio di poter godere di una maggiore serenità legata anche ad una stabilità economica.
Dati Euromedia Research – Realizzato il 10/01/2025 con metodologia CATI/CAWI su un campione di 1.000 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne
– foto Euromedia Research –
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Politica
PA Social compie 10 anni, al via tour nazionale
PA Social, la prima associazione italiana dedicata alla comunicazione e informazione digitale, compie dieci anni. A Roma si è tenuto il primo appuntamento e la presentazione del tour sul territorio italiano dell’Associazione che raccoglie migliaia di professionisti, enti, imprese, associazioni.
Un viaggio lungo tutto lo stivale dedicato all’innovazione digitale della pubblica amministrazione e alle buone pratiche del settore. Tanti i temi che saranno trattati, dalla comunicazione digitale ai social all’ intelligenza artificiale e realtà virtuale, fino ai servizi pubblici digitali, con l’obiettivo di far crescere ulteriormente la comunità e la community nazionale di settore, nuove idee ma anche pianificare i prossimi dieci anni.
Protagonisti di questo viaggio saranno professionisti della comunicazione digitale, giornalisti, comunicatori, amministratori, manager, enti e aziende pubbliche che da sempre accompagnano il cammino di PA Social. II decennale rappresenta infatti per PA Social e per i suoi gruppi di lavoro, un momento celebrativo unico per fare il punto sulla trasformazione digitale nella comunicazione pubblica e per pianificare i prossimi anni della sua attività.
“Dieci anni di innovazione, di partecipazione, di sviluppo, di proposte e di crescita di una comunità e community che si riconosce nella volontà di promuovere e valorizzare la comunicazione e l’informazione pubblica digitale – ha commentato il presidente di PA Social, Francesco Di Costanzo -. Il decennale – ha aggiunto – sarà un momento di festa per quanto fin qui fatto, un’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno dato il proprio contributo per questo traguardo ma sarà soprattutto l’occasione per condividere nuove idee e proposte da realizzare nei prossimi dieci anni perchè c’è ancora molto da fare, a partire dal riconoscimento professionale”.
Il tour interesserà tutte le regioni italiane, tra le tappe già previste dopo Roma: L’Aquila, Torino, Trieste, Perugia, Napoli, Cagliari, Ancona, Bari, Arezzo, Cosenza, Bagheria, Varese, Reggio Emilia, Genova, Campobasso, Padova.
Tappe e informazioni in continuo aggiornamento sul sito www.pasocial.info, sui canali social e sulla chat di PA Social.
– Foto ufficio stampa PA Social –
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Politica
Tajani “Momento storico, vicini al cessate il fuoco a Gaza”
“Sono lieto di ospitare il ministro Sàar in un momento storico per la pace in Medio Oriente. Mi auguro che si possa essere finalmente vicini a un cessate fuoco a Gaza dopo quello in Libano”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al termine dell’incontro, a Villa Madama, con l’omologo israeliano Gideon Sàar.
La notizia di un accordo imminente, ha aggiunto Tajani, “è importantissima. Speriamo possa aprire una nuova fase e consentire di riportare la pace in Medio Oriente”.
– foto: screenshot da video xi2 Italpress –
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