Attualità
Acea alla Festa del Cinema con un contest sull’acqua
Un rapporto viscerale lega l’acqua all’immaginario del cinema e Roma, Regina Aquarum e capitale della tradizione acquedottistica, è il luogo ideale per celebrare questo legame. Per questo ACEA, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e la Fondazione Cinema per Roma, ha presentato alla Casa del Cinema il contest “I mille volti dell’acqua”, e la retrospettiva “Gocce di cinema” due iniziative nate nell’ambito della XIX edizione della Festa del Cinema di Roma, al via dal 16 ottobre, per raccontare l’elemento acqua attraverso lo sguardo di giovani videomaker e grandi registi.
“Acea è sponsor della Festa del Cinema da molti anni ormai, la novità del 2024 – è quella di dare un’intestazione speciale, per quello che riguarda il nostro sostegno, al tema dell’acqua, che riteniamo non sia soltanto un business per il più grande operatore idrico d’Italia, ma sia anche un tema da porre all’attenzione generale, perchè riguarda non solo la sostenibilità, ma anche la sopravvivenza del pianeta ed è legata al tema energetico e all’intelligenza artificiale”, ha detto Virman Cusenza, direttore comunicazione ACEA, durante la conferenza stampa che ha visto la partecipazione di Mario Sesti, critico e responsabile comunicazione del Centro Sperimentale, e Francesca Via, direttrice generale di Fondazione Cinema per Roma. L’obiettivo “è svolgere un’opera educativa, tant’è che abbiamo recentemente firmato un protocollo con il Ministero della Pubblica Istruzione che riguarda la cosiddetta “educazione idrica” che, insieme all’educazione civica, è uno dei due pilastri educativi fondamentali per la vita di tutti i giorni, non soltanto sui banchi di scuola”, ha spiegato Cusenza.
L’iniziativa di ACEA quest’anno è articolata su due filoni. Il primo riguarda il contest dedicato a cortometraggi inediti che narrano l’elemento acqua con gli strumenti della fiction, del documentario o dell’animazione, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica al recupero, al riciclo e al riuso della risorsa idrica, in coerenza con le strategie sostenibili del Gruppo ACEA. Sono “tantissimi i corti pervenuti, oltre 80 – ha sottolineato Alessandro Sena, a capo dell’Unità Progetti Speciali HR del gruppo Acea – con il Centro Sperimentale abbiamo fatto una selezione e siamo arrivati agli ultimi cinque finalisti. Una giuria popolare composta dai dipendenti e dalle dipendenti di ACEA e una giuria tecnica li stanno valutando. Il 16 ottobre, alla Festa del Cinema, avremo la possibilità di vedere i tre finalisti e poi decretare la vincitrice o il vincitore. Per ACEA è importante non soltanto diffondere il messaggio del riuso e riciclo dell’acqua, ma anche sostenere i giovani filmmaker. Il primo premio è di 5.000 euro, oltre alla possibilità di poter proiettare il proprio cortometraggio all’interno di uno dei festival più importanti del cinema italiano”.
Il secondo aspetto riguarda invece la retrospettiva “Gocce di cinema”, dedicata ai film sull’acqua: nove titoli, di cui sette gratuiti e due a pagamento perchè sono in concorso alla Festa del Cinema. I nove titoli (Nel tempo di Cesare di Angelo Loy, Watermark Jennifer Baichal e Edward Burtynsky, L’isola della cura di Alex Grazioli, Lo squalo di Steven Spielberg, La forma dell’acqua di Guillermo Del Toro, Lampi sull’acqua di Wim Wenders, Da qui all’eternità di Fred Zinnemann, Prigionieri dell’oceano di Alfred Hitchcock e Nostalghia di Andrej Tarkovskij) sono caratterizzati da un profondo legame tra l’immaginario dell’acqua e le storie che raccontano e accrescono la consapevolezza collettiva su una risorsa vitale per definizione, ma diventata sempre più preziosa a causa della minaccia del cambiamento climatico e, come ha raccontato Jacopo Mosca dell’Ufficio Cinema della Festa del Cinema di Roma, “sono stati scelti cercando tutti i registri possibili su cui i grandi maestri del cinema hanno deciso di declinare il tema dell’acqua”.
Inoltre il 21 ottobre ore 21.30 è in programma un altro appuntamento con il cinema, promosso dal Gruppo guidato dall’Amministratore delegato Fabrizio Palermo, con la proiezione del film ‘Emilia Pèrez’ di Jacques Audiard, nella Sala Sinopoli dell’Auditorium. Tra le altre proposte del Gruppo, leader in Italia nel settore idrico e che quest’anno celebra 115 anni di storia, anche uno stand dedicato alla visione dei lavori in concorso per “I mille volti dell’acqua” e ai collegamenti online con i giovani videomaker. Allo stand si giungerà percorrendo un simbolico “blu carpet” per ricordare e sottolineare l’importanza delle risorse idriche.
-foto ufficio stampa ACEA –
Attualità
Scuola, Valditara “Guardare indietro per costruire un futuro solido”
MILANO (ITALPRESS) – “Il segreto è guardare indietro per andare verso il futuro: e se non abbiamo la consapevolezza di chi siamo, da dove veniamo, quali sono i valori elaborati dalla civiltà occidentale non potremo costruirci un futuro solido, rischiamo il porto delle nebbie. Noi abbiamo investito risorse importanti nella digitalizzazione, nell’intelligenza artificiale, nel 2023 abbiamo approvato le nuove linee guida sulle materie Stem. Ma in una società dove l’intelligenza artificiale sta diventando così centrale, se non si ha la consapevolezza dei grandi valori dell’umanesimo rischiamo l’anonimizzazione: non sarà certo il robot a ispirare le grandi scelte strategiche e la convivenza tra le persone”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ai microfoni di Radio Libertà, parlando delle recenti indicazioni sui programmi scolastici.
– Foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
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Morto a 78 anni David Lynch, regista visionario
ROMA (ITALPRESS) – E’ morto all’età di 78 anni il regista e sceneggiatore David Lynch. La notizia è riportata dalla rivista Variety che cita un post Facebook della famiglia: “”C’è un grande buco nel mondo ora che non è più con noi. Ma, come diceva lui, ‘Tieni d’occhio la ciambella e non il bucò”. Lynch rivelò nel 2024 che gli era stato diagnosticato un enfisema dopo una vita passata a fumare, e che probabilmente non sarebbe più stato in grado di uscire di casa per dirigere.
Nato a Missoula, nel Montana, il 20 gennaio del 1946, David Keith Lynch è stato uno dei registi tra i più acclamati, importanti e influenti del suo tempo. Con il suo stile visionario, Lynch aveva rivoluzionato il linguaggio del cinema e della televisione. Nei suoi lavori si fondono elementi di horror, film noir, giallo e surrealismo tessendo racconti non dissimili da quelli di Luis Buñuel, che procedevano con una logica impenetrabile. Nato come pittore, le sue opere sono esposte in musei e gallerie d’arte come il Museum of Modern Art di New York e la Pennsylvania Academy of the Fine Arts di Filadelfia. Successivamente entra nel mondo del cinema divenendo regista, sceneggiatore e produttore, spesso anche nel ruolo di montatore, scenografo, progettista del suono e attore nei suoi stessi film. Tra le pellicole più famose “The Elephant Man”, “Velluto blu” e “Mulholland Drive”, per le quali ricevette la nomination al Premio Oscar per la regia, e “Cuore selvaggio”. Lynch ha anche ricevutio il Leone d’oro alla carriera durante la 63ma Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, per “Inland Empire – L’impero della mente” nella sezione fuori concorso. Nei primi anni Novanta fu la principale mente creativa della serie “I segreti di Twin Peaks”, divenuto un fenomeno culturale dall’enorme impatto mediatico. Nell’ottobre del 2019 venne premiato con l’Oscar alla carriera. Lynch è stato sposato quattro volte: con Peggy Lentz, da cui ha avuto una figlia, con Mary Fisk, dalla quale ha avuto un figlio, con Mary Sweeney, anche con lei ha avuto un figlio, e con Emily Stofle con la quale ha avuto una figlia.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-
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Sicurezza, Piantedosi “Preoccupa aggressività dei manifestanti”
ROMA (ITALPRESS) – “La preoccupazione dev’essere uno dei principali fondamenti del lavoro che faccio. Devo dire che si fonda anche, non solo adesso, su questa vicenda della tragedia che ha riguardato il giovane Ramy, ma anche tutte le altre rivendicazioni che avevano preceduto un pò le manifestazioni di piazza degli scorsi mesi, dove al variare delle motivazioni si era registrato comunque una tendenza dei manifestanti a essere molto aggressivi soprattutto nei confronti delle forze di polizia. Quindi questo è sicuramente un elemento di preoccupazione”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ospite di “Dritto e Rovescio” su Retequattro.
I 273 agenti feriti nelle manifestazioni del 2024, per il ministro “sono numeri di un certo significato, soprattutto se messi in relazione al numero che riguarda la crescita complessiva di circa il 10% delle manifestazioni che si sono svolte nel 2024. Mi piace e mi consente di sottolineare che questo è un dato che contraddice anche alcune cose che si erano dette in passato, che questo Governo fosse in qualche modo portato a comprimere la libertà di manifestazione del pensiero. Noi segnaliamo invece una decrescita del numero in percentuale delle manifestazioni che fanno rilevare una certa criticità – ha concluso Piantedosi – Quindi vuol dire che a minore criticità si è registrato un aumento in percentuale di casi in cui si è visto le forze dell’ordine come obiettivo prioritario dei manifestanti”.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-
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