Cronaca
Ancona | Rissa segnalata si rivela solo una discussione: un uomo allontanato dalla città
Un intervento della Polizia ha avuto luogo ieri nei pressi di via Curtatone, a seguito di una segnalazione che riferiva di una rissa tra diverse persone. Gli agenti, giunti sul posto, hanno trovato una situazione ben diversa: un gruppo di individui stava semplicemente discutendo animatamente, senza alcun segno di violenza o ferite.
Dopo aver identificato i presenti, che includevano cittadini italiani e rumeni di età compresa tra i 30 e i 40 anni, è emerso che la conversazione si era accesa per motivi futili. Anche il personale sanitario, intervenuto inizialmente per garantire la sicurezza, ha potuto lasciare il luogo dell’episodio in quanto non si registravano emergenze.
Tra i presenti, un uomo di 37 anni di origine rumena ha attirato l’attenzione degli agenti: risultava destinatario di un Foglio di Via Obbligatorio emesso dal Questore di Ancona. Questo provvedimento, che lo obbliga ad abbandonare la città, era stato notificato a causa dei suoi precedenti penali, che includevano reati contro la persona e violazioni legate a sostanze stupefacenti. Gli agenti hanno quindi provveduto a informarlo della necessità di lasciare il territorio dorico immediatamente, con divieto di rientro fino al 2026. Il mancato rispetto di questa misura potrebbe comportare severe conseguenze legali.
Nella notte tra il 6 e il 7 ottobre, a Gravina in Puglia, un uomo di 65 anni è stato arrestato dalla Polizia di Stato con l’accusa di aver ucciso la moglie di 60 anni in un brutale episodio di violenza domestica. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo avrebbe dato fuoco alla propria automobile, in cui si trovava anche la coniuge, provocando un gravissimo incidente.
La donna è riuscita a fuggire dall’auto in fiamme, ma è stata subito aggredita dal marito, che l’ha immobilizzata sull’asfalto. Le indagini hanno rivelato che l’uomo ha esercitato una forte pressione sul corpo della vittima, causando lesioni fatali. Nonostante il rapido intervento dei soccorsi e il trasferimento in ospedale, la donna è deceduta a causa di un arresto cardiaco.
Le forze dell’ordine, prontamente intervenute, hanno avviato un’indagine approfondita, raccogliendo elementi di prova che hanno portato all’emissione di un decreto di fermo da parte della Procura della Repubblica di Bari. L’indagato, con precedenti penali, è stato portato nel carcere di Bari, dove rimarrà in attesa di ulteriori sviluppi. È fondamentale ricordare che si tratta di un procedimento ancora nelle fasi preliminari e che la colpevolezza dell’individuo dovrà essere accertata attraverso il giusto processo.
Cronaca
Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose
I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.
Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.
Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.
Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.
È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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