Cronaca
Modica (RG) | Scoperta una Discarica Abusiva a Donnalucata
Nella frazione di Donnalucata, nel comune di Scicli, la Polizia di Stato ha effettuato un’importante operazione volta a combattere il caporalato e l’inquinamento ambientale, culminata nel sequestro di un’area di circa 1000 metri quadrati adibita a discarica abusiva. Durante i controlli, gli agenti del Commissariato di Modica hanno riscontrato un’illecita gestione dei rifiuti e la presenza di due lavoratori impiegati “in nero” in una grande azienda agricola locale.
Nel sito sottoposto a sequestro, i poliziotti hanno rinvenuto una vasta gamma di rifiuti pericolosi e speciali, tra cui veicoli dismessi, batterie esauste, materiali in eternit e residui organici legati alle coltivazioni. L’area non era dotata delle necessarie autorizzazioni per la gestione dei rifiuti e il proprietario non ha potuto fornire i formulari per il corretto smaltimento, come richiesto dalla normativa ambientale.
In seguito a questi riscontri, la Polizia ha proceduto a interrompere la raccolta illecita di rifiuti e a pianificare le operazioni di bonifica del sito. L’imprenditore agricolo è stato deferito alla Procura della Repubblica di Ragusa per le violazioni riscontrate.
In aggiunta, i controlli sulla manodopera hanno evidenziato che, sebbene due lavoratori stranieri fossero in regola con la loro posizione nel paese, non erano stati regolarmente assunti. La situazione del datore di lavoro è stata quindi segnalata all’Ispettorato del lavoro per l’adozione delle misure sanzionatorie previste.
La banda del tombino colpisce ancora. Questa volta il colpo grosso in una notte è stato fatto in due pasticcerie e una rosticceria di Firenze: la pasticceria Ranieri in via Torcicoda, colpita tre volte in tre mesi, la Rosticceria in via Masaccio e la pasticceria Dolce Morso in via Lanza dove le videocamere di videosorveglianza hanno ripreso il tutto. Le telecamere mostrano i due della banda, con il volto coperto che dopo aver infranto la vetrata con un tombino rovistano tra i cassetti, gli scaffali e mettono a soqquadro il locale. Poi, dopo aver staccato la cassa, scappano con il bottino. “Ci hanno lasciato 15mila euro di danni” raccontano i titolari, che aggiungono: “Saremo costretti a mettere il bandone, non si può lavorare in queste condizioni”.
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Cronaca
Genova, sequestrati 240 kg di cocaina nascosti in container di tonno in scatola
Genova – Un’operazione congiunta della Guardia di Finanza e dell’Ufficio delle Dogane ha portato al sequestro di 240 kg di cocaina pura al porto di Genova. La droga, suddivisa in 200 panetti nascosti in cinque borsoni, era occultata all’interno di container carichi di tonno in scatola, provenienti dal porto di Guayaquil, in Ecuador.
L’ispezione dei container, bloccati allo scalo marittimo genovese, ha permesso di individuare il carico illecito, destinato alle piazze di spaccio italiane. Se immessa sul mercato, la droga avrebbe fruttato guadagni tra i 40 e i 50 milioni di euro.
Il sequestro è frutto di un’accurata analisi del rischio condotta grazie ai dati delle banche dati in uso alle autorità. Gli elementi raccolti sono stati trasmessi alla Procura della Repubblica di Genova per la convalida del sequestro.
L’operazione rientra in una più ampia strategia di contrasto al narcotraffico, con l’obiettivo di proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione dagli effetti devastanti della droga. I controlli al porto di Genova sono stati intensificati per intercettare i flussi illeciti e colpire le organizzazioni criminali coinvolte nel traffico internazionale di stupefacenti.
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Cronaca
Vicenza, frode sui bonus edilizi sequestrati 4,65 milioni di euro
Vicenza – La Guardia di Finanza ha eseguito un sequestro preventivo di 4,65 milioni di euro tra crediti d’imposta, beni e denaro nell’ambito di un’indagine sulle frodi legate ai bonus edilizi. Il provvedimento, disposto dal Tribunale di Verona, ha colpito tre società riconducibili a due imprenditori veronesi indagati per indebita percezione di erogazioni pubbliche, truffa aggravata e autoriciclaggio.
Le indagini, coordinate dalla Procura scaligera, hanno rivelato che tra il 2021 e il 2022 i due imprenditori hanno creato crediti d’imposta fittizi per oltre 4,6 milioni di euro, dichiarando lavori mai eseguiti su immobili nelle province di Vicenza, Verona e Padova. In molti casi, i proprietari non erano nemmeno a conoscenza dei falsi interventi edilizi, mentre in altri i crediti erano stati generati utilizzando indebitamente dati raccolti per semplici preventivi.
Le Fiamme Gialle avevano già bloccato nel 2023 la compensazione di 450.000 euro da parte di una delle società coinvolte. Successive analisi sui flussi finanziari hanno evidenziato che circa 500.000 euro, ottenuti dalla monetizzazione dei crediti falsi, erano stati reinvestiti nelle attività degli indagati.
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