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Cronaca

Gorizia | Trentenne ucraino arrestato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina

Nelle scorse settimane, la polizia di Gorizia ha effettuato un intervento che ha portato all’arresto di un uomo di 30 anni di nazionalità ucraina, sospettato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Durante un controllo, gli agenti hanno fermato un’auto di grossa cilindrata con targa straniera. All’interno del veicolo si trovavano, oltre al conducente, sei persone, tra cui una coppia di siriani e i loro quattro figli minori.

Dai successivi accertamenti è emerso che i passeggeri avevano recentemente attraversato il confine con la Slovenia, privi di documenti che consentissero loro di rimanere legalmente in Italia. Inoltre, durante la perquisizione del veicolo e del conducente, è stato trovato un taglierino nascosto nel bagagliaio, che ha portato a ulteriori accuse di possesso ingiustificato di un’arma.

Il trentenne è stato arrestato e portato presso la Casa Circondariale di Gorizia, dove rimane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’arresto è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari, che ha anche disposto la custodia cautelare in carcere. È importante sottolineare che le indagini sono ancora in corso e il sospettato gode della presunzione di innocenza fino a un eventuale verdetto finale.

Cronaca

RAGUSA Evasione fiscale sequestro da 396 mila euro a ditta modicana

RAGUSA – Un’operazione della Guardia di Finanza di Ragusa, coordinata dalla Procura della Repubblica, ha portato al sequestro preventivo di beni per un valore di 396.964,21 euro nei confronti di una ditta individuale di Modica operante nel settore della raccolta dei metalli ferrosi. Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari (G.I.P.) su richiesta del Pubblico Ministero titolare dell’indagine.

L’attività investigativa ha preso avvio da una verifica fiscale condotta nell’ottobre 2024 dai militari della Compagnia di Modica, i quali, attraverso un’analisi documentale e indagini finanziarie, hanno scoperto che l’impresa non aveva presentato le dichiarazioni fiscali per gli anni d’imposta 2017, 2018 e 2019. La ricostruzione dei redditi ha evidenziato un’evasione di circa 3 milioni di euro nel periodo compreso tra il 2017 e il 2022.

A seguito delle risultanze emerse, il titolare dell’impresa è stato denunciato per omessa dichiarazione ai fini delle imposte dirette e dell’IVA. Il G.I.P. del Tribunale di Ragusa ha quindi disposto il sequestro preventivo del profitto derivante dal presunto reato tributario, colpendo i beni direttamente riconducibili all’indagato fino alla somma complessiva di 396.964,21 euro. In subordine, il sequestro è stato esteso anche ai beni personali nella disponibilità dell’indagato.

Durante l’esecuzione del provvedimento, i finanzieri hanno sequestrato denaro contante per un totale di 106.400 euro, nascosto sia nei locali aziendali che nell’abitazione del soggetto. L’operazione è stata supportata dall’unità cinofila “cashdog” della Guardia di Finanza di Siracusa, specializzata nel ritrovamento di valuta. Inoltre, sono stati bloccati fondi su conti correnti bancari per oltre 70.000 euro e sequestrati tre veicoli: una Mercedes GLC 220d, una Mini Cooper Countryman e una Vespa Piaggio 150, per un valore complessivo di circa 80.000 euro.

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Cronaca

LATINA Maxi sequestro scoperta frode da oltre 10 milioni di euro sui crediti d’imposta

LATINA – Nella mattinata di oggi, i Finanzieri del Comando Provinciale di Latina hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare reale, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Cassino. L’operazione, frutto di un’indagine condotta dal Gruppo di Formia e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino, ha portato al sequestro di falsi crediti d’imposta per oltre 10 milioni di euro.

L’indagine ha coinvolto nove soggetti ed è scaturita dall’analisi di rischio sui cosiddetti “monetizzatori”, condotta nell’ambito della cabina di regia nazionale per il contrasto alle frodi sui crediti d’imposta. Gli approfondimenti investigativi hanno svelato un complesso sistema fraudolento, volto alla creazione di fittizi crediti legati al Sismabonus e alla loro illecita monetizzazione.

Le indagini hanno permesso di ricostruire il passaggio dei crediti tra vari soggetti, spesso nullatenenti, irreperibili o con precedenti penali, nonché imprese edilizie dalle dimensioni incoerenti con i lavori formalmente eseguiti. Gli accertamenti presso alcuni condomìni, anche a Roma, hanno confermato l’inesistenza dei cantieri, come dichiarato dagli stessi amministratori di condominio.

Dalle indagini è emerso che i crediti fittizi erano stati originati da un soggetto detenuto in carcere e successivamente trasferiti a più riprese. La monetizzazione avveniva anche tramite cessioni a terzi inconsapevoli. Un caso emblematico riguarda un soggetto residente a Minturno, che tra novembre e dicembre 2021 ha trasferito in Cina circa 2,3 milioni di euro, liquidità proveniente dalla vendita di crediti d’imposta inesistenti.

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Cronaca

Messina sequestrati oltre 40 chili di droga sullo Stretto, tre arresti**

MESSINA – I Finanzieri del Comando Provinciale di Messina, in due distinte operazioni, hanno sequestrato circa 2 chili di cocaina e quasi 40 chili di hashish in transito sullo Stretto di Messina, arrestando tre persone.

L’operazione, condotta dal Gruppo di Messina con il supporto delle unità cinofile, conferma l’impegno costante delle Fiamme Gialle nel contrasto al traffico di droga, specialmente nei punti di accesso alla Sicilia.

Nel primo intervento, grazie al fiuto del cane antidroga Lord, è stata fermata un’autovettura appena sbarcata dalla Calabria e condotta da un giovane di origini straniere. All’interno dei sedili anteriori del veicolo, i militari hanno trovato due panetti contenenti oltre 2 chili di cocaina, contrassegnati dal simbolo di un peperoncino rosso. La sostanza stupefacente avrebbe potuto fruttare circa 650.000 euro sul mercato siciliano. Il conducente è stato arrestato in flagranza di reato e trasferito presso la casa circondariale di Gazzi.

Nella stessa giornata, presso la Rada S. Francesco, i Finanzieri hanno controllato un pullman di linea proveniente dal centro Italia, scoprendo un uomo di origine marocchina con oltre 33 chili di hashish nascosti nel proprio trolley. Per mascherare l’odore della droga, i panetti erano avvolti in coperte di pile e cosparsi di polvere di caffè. L’arresto del corriere ha portato anche alla cattura del suo connazionale, che lo attendeva in auto alla stazione di Catania. Una successiva perquisizione nell’abitazione dei due ha permesso di sequestrare ulteriori 4,6 chili di hashish.

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