Tecnologia
Effettuata la prima consegna sull’Everest utilizzando un Drone
La consegna di merci tramite droni ha fatto un significativo passo avanti dal suo debutto nel 2013, quando la società cinese SF Express effettuò la prima consegna con un drone in una zona rurale. Oggi, la tecnologia ha raggiunto livelli straordinari, consentendo consegne anche in luoghi estremi come il Monte Everest, seppur non sulla vetta, ma a circa 6.000 metri di altitudine.
Un Volo Innovativo
Nel mese di aprile 2023, un’operazione senza precedenti ha visto l’azienda DJI collaborare con Nepalese Airlift e altre organizzazioni per effettuare una consegna a una altitudine notevole, vicino al campo base avanzato dell’Everest. Il drone utilizzato, il FlyCart 30, è progettato per trasportare carichi pesanti (fino a 15 kg) su lunghe distanze e si è dimostrato capace di operare in condizioni estreme, superando le limitazioni della logistica aerea tradizionale.
Sfide Ambientali e Logistiche
Le difficoltà di questa missione non sono state trascurabili. Le condizioni climatiche difficili, come temperature rigide e aria rarefatta, insieme al terreno impervio, hanno rappresentato sfide notevoli. Di solito, gli sherpa si occupano del trasporto delle forniture, affrontando rischi elevati, specialmente attraversando la pericolosa Khumbu Icefall. Grazie all’uso del drone, il tempo di consegna è stato ridotto a soli 12 minuti, rispetto alle otto ore necessarie agli sherpa per completare il tragitto, aumentando la sicurezza per tutti gli alpinisti.
Un Impatto Ambientale Positivo
Oltre alla logistica, i droni potrebbero svolgere un ruolo cruciale anche nella sostenibilità ambientale. Ogni escursionista, in media, lascia circa 8 kg di rifiuti durante la sua scalata, il che contribuisce a un notevole impatto ecologico. I droni possono facilitare la rimozione di questi rifiuti, contribuendo a ridurre l’impronta ecologica degli alpinisti.
Prospettive Future
La collaborazione con il governo nepalese per sviluppare una rete di consegne tramite droni sul versante meridionale dell’Everest rappresenta un innovativo capitolo nelle esplorazioni. Questo progetto non solo mira a rendere le operazioni più sicure e rapide, ma anche a proteggere l’ecosistema naturale, un passo importante verso un turismo montano più sostenibile.
Con il continuo sviluppo della tecnologia dei droni, le applicazioni future sembrano promettenti, non solo per la logistica, ma anche per la protezione dell’ambiente e la sicurezza degli alpinisti, aprendo nuove strade per l’esplorazione e la conservazione dei luoghi più impervi del pianeta.
Tecnologia
Innovazione, Barachini “Con l’intelligenza artificiale serve un approccio antropocentrico”
“L’intelligenza artificiale è uno strumento che sta cambiando le nostre vite, cambierà le nostre vite”. Lo ha detto il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini, a Napoli, a margine di Feuromed, il Festival Euromediterraneo dell’Economia.
“Ci saranno – ha proseguito Barachini – sviluppi positivi in moltissimi ambiti scientifici. Da un punto di vista editoriale e informativo, è sicuramente un’innovazione da regolare perché può indurre una modifica sostanziale del lavoro umano e anche, in qualche modo, una sostituzione. Quindi, bisogna cercare di far sì che questo strumento di innovazione aumenti le capacità distributive, anche le capacità di ricerca in un ambito editoriale, ma non sostituisca quella straordinaria esperienza, quella competenza, quel lavoro umano e quella responsabilità umana che deve sempre essere al centro del lavoro di chi fa informazione e giornalismo. L’uomo – ha concluso – deve essere al centro del nostro approccio di visione dell’utilizzo dell’Ai, è un approccio antropocentrico che ponga la responsabilità umana, la faccia di chi produce l’informazione e la sua responsabilità al centro del processo”.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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Tecnologia
La Trasformazione Digitale degli Smart Plant: Efficienza, Sostenibilità e Competitività nell’Industria Manifatturiera
La trasformazione digitale sta rivoluzionando l’industria manifatturiera, con l’introduzione degli smart plant, impianti industriali intelligenti che, attraverso l’analisi dei dati e processi ottimizzati, permettono a macchine e operatori di prendere decisioni informate, migliorando l’efficienza e la competitività. Le fabbriche del futuro non sono più semplici luoghi di produzione, ma veri e propri ecosistemi connessi, dove l’intelligenza artificiale, l’automazione e la convergenza tra IT (Information Technology) e OT (Operational Technology) giocano un ruolo fondamentale. Questa integrazione consente un’ottimizzazione dei processi produttivi, portando vantaggi significativi anche in termini di sostenibilità ambientale e sicurezza sul lavoro.
Nonostante i vantaggi evidenti in termini di Overall Equipment Effectiveness (OEE) e flessibilità produttiva, molte aziende incontrano difficoltà nella transizione verso gli smart plant. Tra i principali ostacoli ci sono la disponibilità dei dati, l’integrazione tra IT e OT, e la gestione del cambiamento. Tuttavia, le nuove fabbriche digitali offrono un’opportunità unica per progettare l’efficienza fin dall’inizio e diffondere i benefici della smart manufacturing su scala globale. Le aziende che affrontano con successo queste sfide possono migliorare la loro competitività, ottimizzare i processi e massimizzare i risultati economici e ambientali.
Capgemini si posiziona come partner strategico per la trasformazione digitale dell’industria, fornendo soluzioni innovative che combinano processi di gestione snelli, tecnologie modulari intelligenti, analisi avanzata dei dati e automazione. Il suo approccio è altamente flessibile, adattandosi a diversi settori industriali, dalla produzione discreta all’industria di processo, garantendo vantaggi economici e operativi a lungo termine.
La trasformazione verso gli smart plant non riguarda solo il miglioramento delle performance aziendali, ma mira ad avere un impatto positivo sulla società e sull’ambiente. Le soluzioni proposte contribuiscono alla riduzione degli sprechi, all’ottimizzazione del consumo energetico e al miglioramento delle condizioni di lavoro. L’obiettivo è creare un modello di industria intelligente che coniughi efficienza, sostenibilità e benessere dei dipendenti. “La nostra offerta dedicata agli smart plant basati sui dati mira ad abilitare la totale connettività e intercomunicazione di dispositivi operativi, processi e infrastrutture,” afferma Giulio Lanza, Presales Director di Capgemini Engineering in Italia. “L’uso analitico dei dati raccolti consente a macchine e persone di prendere decisioni intelligenti, basate sui fatti, che si trasformano in attività autonome o azioni umane, aumentando l’efficienza delle prestazioni e la centralità del cliente. Creiamo valore per i nostri clienti trasformando le loro organizzazioni e implementando soluzioni che hanno un impatto positivo sull’ambiente e sulla società, assicurando al contempo benefici finanziari a lungo termine.”
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Tecnologia
L’Ue sospende i contatti con Huawei dopo l’indagine per corruzione
L’Unione Europea ha deciso di sospendere immediatamente tutti i contatti e gli incontri con Huawei, il colosso cinese delle telecomunicazioni, a seguito dell’apertura di un’indagine da parte della giustizia belga per sospetta corruzione legata alle attività di lobbying dell’azienda. La Commissione europea ha comunicato che tutti i dipartimenti dell’esecutivo e i team dei commissari saranno istruiti a non intrattenere ulteriori rapporti con Huawei fino a nuovo ordine.
La decisione arriva in un momento di crescente preoccupazione riguardo alle pratiche aziendali di Huawei e al suo coinvolgimento in attività di lobbying che potrebbero sollevare dubbi su potenziali conflitti di interesse e sulla sicurezza delle comunicazioni all’interno dell’Unione Europea. L’indagine in corso in Belgio sta gettando nuova luce sulle attività dell’azienda, che da tempo è al centro di controversie legate alla sicurezza delle infrastrutture di rete globali.
La sospensione dei contatti riflette una posizione di cautela da parte delle istituzioni europee, che continuano a monitorare attentamente la situazione e le implicazioni legali e geopolitiche che potrebbero derivarne.
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