Cronaca
Salerno | Convegno su San Matteo e la GdF: Un Omaggio al Santo Patrono nel 90° Anniversario della Proclamazione
Presso la suggestiva Sala degli Stemmi del palazzo Arcivescovile di Salerno, si è tenuto un convegno dedicato a “La figura, la presenza ed il rapporto di San Matteo con la Guardia di Finanza”. L’evento, promosso dal Servizio Assistenza Spirituale del Comando Regionale Campania e organizzato dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza, si inserisce nel periodo di celebrazioni per il Santo Apostolo, Patrono della città di Salerno e delle Fiamme Gialle, di cui quest’anno ricorre il 90° anniversario della proclamazione a Protettore del Corpo da parte di Papa Pio XI.
Il convegno fa parte delle manifestazioni legate al 250° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza e ha visto la partecipazione delle più alte cariche istituzionali della provincia, tra cui il Comandante Regionale Campania, Gen. D. Alessandro Barbera, il Comandante Provinciale di Salerno, Gen. B. Luigi Carbone, e l’Ordinario Militare per l’Italia, S.E. Mons. Santo Marcianò, accompagnato dai Cappellani Militari del Comando Interregionale. Presenti anche il Vescovo Metropolita di Salerno – Campagna – Acerno, S.E. Andrea Bellandi, funzionari della Curia, e una rappresentanza di studenti del Convitto Nazionale “Torquato Tasso” insieme alla cittadinanza e ai militari della Guardia di Finanza della provincia.
L’incontro si è aperto con il saluto del Sindaco di Salerno, Arch. Vincenzo Napoli, e ha visto gli interventi di illustri relatori, tra cui l’Ordinario Militare, il biblista Padre Ernesto Della Corte, docente presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, e il Prof. Alessandro Di Muro dell’Università degli Studi della Basilicata, che hanno esplorato il legame tra San Matteo e la Guardia di Finanza.
Il convegno si è concluso con l’intervento del Comandante Interregionale dell’Italia Meridionale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Vito Augelli, che ha impreziosito la fase finale dell’evento, suggellando un momento di riflessione e celebrazione del Santo Patrono, simbolo di protezione e guida spirituale per il Corpo.
Cronaca
Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose
I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.
Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.
Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.
Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.
È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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