Attualità
Blue Economy, economia circolare e ricerca cruciali per tutelare i mari
“Risorse acquatiche Sostenibili: Strategie per la Conservazione e la Gestione Ambientale delle Risorse Marine”. E’ il tema del convegno che si è tenuto all’interno dello stand del Dipartimento della Pesca Mediterranea della Regione a Siracusa, in occasione del G7-Expo Divinazione, organizzato dal Coordinamento regionale della Rete dei GAL della Pesca. Il mar Mediterraneo è in crisi e occorre fare in fretta per evitare la perdita definitiva di specie ittiche che, nei fatti, significherebbe la fine della pesca. Di macro interventi, durante il convegno, ha parlato Gian Matteo Panunzi, docente universitario, componente del Coordinamento Nazionale per la Bioeconomia e la Bioeconomia blue presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e presidente del Dipartimento Nazionale Pesca UN.I.COOP.
Panunzi si è soffermato sulle strategie nazionali a sostegno della blue economy, puntualizzando l’importanza della ricerca e dell’economia circolare per tutelare i mari e la biodiversità. “Bisogna fare rete – ha spiegato -, occorre che il settore ittico si integri con gli altri settori nei territori al fine di creare una governance che deve essere a tre livelli: uno europeo, in cui va discussa la politica comune della pesca in questo momento storico in cui c’è una nuova Commissione; deve esserci, poi, una governance del Mediterraneo che metta tutti i Paesi che ne fanno parte nella stessa condizione; un terzo livello – continua Panunzi – deve essere territoriale, con la creazione di aree marine ecologicamente attrezzate in cui il settore della pesca e dell’acqua cultura non può essere più visto come un settore a parte, ma come un fattore di sviluppo delle tre grandi strategie italiane della bioeconomia, del mare e dell’Africa”.
Favorire la nascita di fattorie marine in collaborazione con i pescatori e investire su dissuasori contro la pesca a strascico possono essere certamente soluzioni idonee da una parte per la tutela della biodiversità e, dall’altra, per garantire ai pescatori nuove prospettive economiche. Occorre ricominciare, allora, dalla sensibilizzazione partendo dai territori che fondano la propria economia sul mare e dalla formazione dei pescatori. Inculcare il rispetto dell’ambiente marino per ridurre l’inquinamento ed evitare conseguenze nefaste per i nostri mari, in questo un ruolo fondamentale può avere il coordinamento regionale dei GALP che ha organizzato l’incontro di oggi e – come spiegato dal direttore del GALP il Sole e l’Azzurro Giovanni Borsellino – protagonista a Siracusa con una serie di iniziative finalizzate a fornire servizi ai territori per lo sviluppo delle comunità. L’obiettivo cardine è quello di rilanciare il comparto ittico siciliano, puntando su una filiera produttiva sostenibile e promuovendo le eccellenze locali a livello internazionale sfruttando le opportunità offerte dalla blue economy.
– foto xe4/Italpress –
Attualità
Botta e risposta Usa-Polonia su Starlinks, Rubio “Nessuno minaccia l’Ucraina”
Botta e risposta tra Polonia e Stati Uniti sulla copertura di Starlinks per l’Ucraina. “Starlinks per l’Ucraina è pagato dal Ministero della digitalizzazione polacco al costo di circa 50 milioni di dollari all’anno. A parte l’etica di minacciare la vittima di aggressione, se SpaceX si dimostra un fornitore inaffidabile saremo costretti a cercare altri fornitori”, scrive su X il ministro degli Affari Esteri polacco Radoslaw Sikorski.
“Sono solo invenzioni”, ribatte il segretario di Stato Usa Mark Rubio. “Nessuno – continua – ha minacciato di tagliare fuori l’Ucraina da Starlink. E dite grazie perché senza Starlink l’Ucraina avrebbe perso questa guerra molto tempo fa e i russi sarebbero al confine con la Polonia in questo momento”.
Sikorski aveva scritto su X, dopo che sul social network sull’Ucraina e su Starlink era intervenuto anche Elon Musk. “Il mio sistema Starlink – aveva evidenziato Musk – è la spina dorsale dell’esercito ucraino. Tutta la loro prima linea crollerebbe se lo spegnessi. Ciò che mi disgusta sono anni di massacri in una situazione di stallo che l’Ucraina perderà inevitabilmente. Chiunque ci tenga davvero, pensi se vuole che il tritacarne si fermi. PACE ORA!!”.
-Foto Ipa/Agency-
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Attualità
Dazi, Trump “Usa truffati per anni, ci riprenderemo i nostri soldi”
“Per anni i globalisti hanno truffato gli Stati Uniti. Hanno portato via soldi agli Stati Uniti, e tutto quello che stiamo facendo è recuperarne una parte, e tratteremo il nostro Paese in modo equo”. Lo ha detto il presidente Usa, Donald Trump, nel corso di una intervista a Fox News. “Questo paese è stato derubato da ogni nazione del mondo, da ogni azienda del mondo. Siamo stati derubati a livelli mai visti prima, e quello che faremo è riprenderci” quanto ci è stato tolto, ha aggiunto Trump
Trump ha poi sottolineato che i dazi sui paesi vicini, Messico e Canada, potrebbero aumentare in futuro. “Le tariffe potrebbero aumentare con il passare del tempo”, ha il presidente degli Stati Uniti d’America. Trump, tuttavia, ha temporaneamente esentato la maggior parte dei beni provenienti da Canada e Messico coperti dall’accordo USA-Messico-Canada dai dazi del 25%, ma i dazi saranno ripristinati il mese prossimo: “Siamo un paese molto, molto grande – ha spiegato Trump -, e loro fanno molti affari con noi, mentre nel nostro caso è molto meno significativo”, “volevo aiutare le case automobilistiche americane fino al 2 aprile”.
La Fed prevede un periodo di recessione per gli Stati Uniti: “E’ solo un breve periodo di transizione – ha risposto Trump – perché stiamo facendo grandi cose per riportare l’economia americana in salute”.
-Foto Ipa/Agency-
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Attualità
L’Iran agli Usa, “Non negoziamo sotto intimidazione”
L’Iran afferma di non negoziare sotto “intimidazione”, dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha cercato di aumentare la pressione su Teheran ponendo fine a una deroga alle sanzioni che aveva consentito all’Iraq di acquistare elettricità dal suo vicino sciita.
La missione dell’Iran presso le Nazioni Unite aveva reso noto ieri che Teheran potrebbe essere aperta a colloqui volti ad affrontare le preoccupazioni degli Stati Uniti sulla potenziale militarizzazione del suo programma nucleare, anche se non a porre fine completamente al programma.
Le parole di Araghchi
Eppure oggi, il capo della diplomazia iraniana Abbas Araghchi sembra chiudere a tali discussioni, affermando che il programma nucleare di Teheran era e sarà sempre completamente pacifico e quindi “non esisteva una cosa come la sua ‘potenziale militarizzazione’”. “Non negozieremo sotto pressione e intimidazione. Non lo prenderemo nemmeno in considerazione, non importa quale sia l’argomento”, afferma il ministro degli Esteri Araghchi sulla piattaforma di social media X.
– foto IPA Agency –
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