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Attualità

Malattie incurabili, Bayer punta sulle nuove frontiere dell’innovazione

Bayer Italia apre le porte della sua sede milanese nell’ambito della Biotech Week per un evento web tutto dedicato alle innovazioni che stanno rivoluzionando il mondo della salute.
Con “Treat the untreatable” la casa farmaceutica fa il punto sugli obiettivi, più vicini e più lontani, che vuole raggiungere nella gestione e nel trattamento di patologie che oggi non sono ancora curabili. Il convegno online, mediato dalla Country Division Head Pharmaceuticals di Bayer Italia, Arianna Gregis, e dal Senior Advisor Divisione Pharmaceuticals, Salvatore Lenzo, ha avuto come ospite di eccezione Lucio Iannone, Head of Venture Investments di Leaps by Bayer collegato da remoto dagli Stati Uniti.

Con lui sono stati toccati i principali temi di interesse oggi al centro della ricerca medica e farmaceutica a partire dall’impegno che Bayer sta portando avanti con i Leaps, un progetto volto ad affrontare dieci delle più grandi sfide che oggi il mondo ha davanti quando si parla di salute, cercando collaborazioni che possano aiutare a trovare delle innovazioni che conducano a soluzioni terapeutiche per malattie che al momento restano incurabili.
In questo senso è già fondamentale il legame tra associazioni di categoria e di pazienti, che spesso fungono da primo motore per innescare il processo di ricerca.

“E’ attraverso la collaborazione con questi enti e con gli altri stakeholder che si occupano di salute che si può fare davvero la differenza nella vita delle persone”, ha dichiarato Arianna Gregis.
In primo piano, quindi, i nuovi approcci che la tecnologia consente nei confronti delle malattie rare. In Italia si stima che oltre un milione di persone sia affetto da una patologia di questo tipo; nel 72% dei casi all’origine c’è una causa genetica, ma sempre più spesso l’insorgere è motivato da fattori ambientali, da allergie e da infezioni. L’altra grande urgenza è quella dei trapianti: sono circa 8mila le persone in lista d’attesa. Per il trapianto del rene, ad esempio, si arriva ad aspettare anni, un lasso di tempo infinito per i pazienti che ne hanno bisogno. Non è un caso se il 20% di chi aspetta un organo non riesce ad arrivare al giorno del trapianto. Ecco allora che le innovazioni tecnologiche cercano di venire in soccorso della sanità in difficoltà, tanto in Italia quanto all’estero. La coltivazione di organi artificiali in maiali geneticamente modificati sta dando nuove speranze ai pazienti.

“Nel breve termine vedo positivamente gli sviluppi in questo ambito”, ha detto Iannone nel corso del suo intervento da Boston. “Stiamo vedendo gli impatti significativi che questi trapianti hanno sulla salute e sulla qualità della vita dei pazienti. L’ambizione è di trattare altre due persone entro il 2025 dando loro una speranza di sopravvivenza che si aggira intorno ai 4-5 anni”.
Impossibile non parlare della seconda causa di mortalità in Italia: il tumore. Rispetto al 2010, c’è stato un incremento del 36% delle diagnosi: nel solo 2023 sono stati registrati 395mila nuovi casi. L’ambizione è poter arrivare, un giorno, ad avere veri e propri vaccini che impediscano alla base la degenerazione cellulare, ma per il momento tanta fiducia viene riposta nelle terapie basate sull’utilizzo delle staminali.

Soffermandosi proprio sui possibili vaccini, Iannone ha affermato: “Ci sono studi in atto per la prevenzione di tumori familiari, come quello della mammella e delle ovaie, ma sono comunque progetti che si trovano nel primo stadio di ricerca e che avranno bisogno ancora di alcuni anni prima di poter essere sperimentati sull’essere umano”.
Tema conclusivo del convegno non poteva essere che l’intelligenza artificiale, la tecnologia per eccellenza che sta pian piano modificando il modo di vivere e di approcciarsi ai problemi. L’applicazione di questo strumento, dal potenziale non ancora esattamente inquadrato, non si limita solo ai macchinari, ma viene utilizzata anche per percorsi terapeutici specifici di patologie a cui non si penserebbe immediatamente. “Per l’autismo e i deficit dell’attenzione si stanno sviluppando scenari di realtà virtuale in cui i pazienti, soprattutto bambini e adolescenti, possono migliorare le loro social skills”, ha spiegato ancora Iannone. “Siamo alle fasi iniziali, ma si stanno facendo passi avanti anche in questo campo”.

“L’intelligenza artificiale ha una potenzialità enorme. Bayer vuole cogliere questa opportunità a partire dal settore ricerca e sviluppo”, ha aggiunto Gregis. “Basti pensare alla collaborazione che abbiamo attivato con Google Cloud per identificare nuovi target terapeutici e anche all’app TeraPiù, che monitora l’aderenza alla terapia dei pazienti. Abbiamo inoltre una nuova soluzione tecnologica, Calantic, che aiuta i medici radiologi con diagnosi sempre più precise e in minor tempo.
Con “Treat the Untreatable” Bayer Italia rilancia quindi il proprio impegno trasversale nel breve e lungo periodo. “Abbiamo una grande responsabilità, perchè siamo nelle case di un milione di italiani attraverso i nostri farmaci”, ha concluso Gregis. “L’obiettivo è riuscire ad aiutare sempre più persone a vivere una vita sana all’insegna della prevenzione e della cura”.

– foto Italpress –

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Bosio riconfermato presidente del Centro Sportivo Italiano

Vittorio Bosio è stato riconfermato presidente nazionale del Centro Sportivo Italiano. La guida dell’Associazione per il quadriennio olimpico 2024-2028 gli è stata riconosciuta dall’Assemblea nazionale elettiva del CSI, tenutasi ad Assisi. Il bergamasco Bosio – 73 anni, al terzo mandato da presidente del CSI, dopo l’elezione del 2016 avvenuta a Campi Bisenzio e quella on line del 7 marzo 2021 a Bergamo – ha raccolto 10.590 voti sui 10.901 attribuiti ai 122 delegati votanti, con la percentuale del 97,15%. Dalle urne è fuoriuscito anche il rinnovamento dell’organo di governo associativo, il Consiglio Nazionale del CSI, che dopo essersi insediato ha nominato i componenti della Presidenza Nazionale e i Coordinatori di Area. Nominati vicepresidenti nazionali, come vicario Andrea De David (CSI Bologna) e Marco Calogiuri (CSI Lecce). Nell’anno del Giubileo, la speranza immaginata dal numero uno ciessino è quella che scaturisce dallo stesso tema assembleare “Protagonisti del domani”. «Per garantire futuro occorrono responsabilità crescenti sulla scia delle nuove normative. Serve una formazione che sostenga i dirigenti sotto molteplici aspetti: la visione cristiana dello sport e dell’uomo; le competenze e le conoscenze per essere protagonisti nello scenario sportivo; la motivazione per promuovere il bene comune. Si tratta di elementi a cui non possiamo rinunciare e che appartengono all’identità del CSI». Significativo il passaggio chiave quello sull’essere Associazione. «Siamo nati come Associazione e lo siamo ancora. Dobbiamo dare al CSI la possibilità di avere tutti gli strumenti utili, consentendoci di poter testimoniare i valori dell’accoglienza, dell’inclusione, della solidarietà, in tutti i settori strategici». Quindi, fresco della rielezione, Bosio ha annunciato alla platea dei delegati territoriali la prima importantissima data da segnare nel calendario associativo: sabato 4 ottobre, quando presso l’Auditorium Conciliazione, di fronte alla sede storica della Presidenza Nazionale del Csi, a due passi dal Vaticano si celebreranno i festeggiamenti degli 80 anni di vita del CSI. Il dibattito associativo nel corso dell’Assemblea ha visto ben 30 interventi da parte dei dirigenti accreditati presenti alla Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli. «Lo sport fa parte della Chiesa, anima la Chiesa e la Chiesa deve abitare lo sport – lo spunto dell’assistente ecclesiastico nazionale, don Luca Meacci – chi vive l’esperienza sportiva come il Centro Sportivo Italiano e la Chiesa il valore dello sport come occasione educativa, come spazio, come tempo in cui ragazzi, bambini e persone anche meno giovani vivono l’esperienza sportiva da protagonisti mettendoci tanta passione ed è proprio in quel contesto lì che è possibile educare ma è possibile anche annunciare il Vangelo».
– foto ufficio stampa CSI –

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Tajani “Al Consiglio Affari Esteri ribadirò l’importanza di mantenere l’unità atlantica”

Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, sarà in missione domani a Bruxelles dove prenderà parte al Consiglio Affari Esteri e alla IX Conferenza internazionale sul sostegno alla Siria. Lo comunica la Farnesina.

Alla riunione dei Ministri degli Esteri, verrà innanzitutto dato spazio alla guerra in Ucraina e alle prospettive per arrivare ad una pace giusta, grazie anche alla recente iniziativa americana. La riunione proseguirà poi con un’ampia discussione sulla situazione in Medio Oriente, dedicando una specifica attenzione alla situazione in Siria ed Iran. I Ministri avranno quindi uno scambio sulle prospettive delle relazioni transatlantiche e della sicurezza europea, anche in vista della successiva discussione al Consiglio europeo.

“Al Consiglio affari esteri ribadirò l’importanza del mantenimento dell’unità transatlantica. Come confermato dalla riunione dei Ministri degli esteri G7 in Canada, il coordinamento tra alleati rimane un elemento essenziale per affrontare le numerose sfide internazionali, a partire dagli sforzi per arrivare ad una pace giusta in Ucraina”, ha indicato il Ministro Tajani.

Tajani prenderà quindi parte alla IX Conferenza internazionale per il sostegno alla Siria, a testimonianza del forte impegno italiano per accompagnare il processo di transizione e riconciliazione. Nel corso della riunione, Tajani confermerà la disponibilità da parte dell’Italia ad intervenire per sostenere e ripristinare, assieme ai partner, i settori critici del Paese così da alleviare i bisogni della popolazione civile.

– foto IPA Agency –

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Libano, due militanti di Hezbollah uccisi dalle forze armate israeliane

Le forze armate israeliane hanno reso noto di avere ucciso due militanti di Hezbollah nel sud del Libano. Secondo quanto riferito, i due erano agenti di osservazione e avevano il compito di dirigere operazioni terroristiche nelle aree di Yatar e Mis al-Jabal, nel Libano meridionale. “Le attività di questi terroristi costituiscono una violazione degli accordi tra Israele e Libano”, sottolinea l’Idf.

– foto IPA Agency –

 

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