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Attualità

Libano, dagli Usa richiesta di cessate il fuoco di 21 giorni

Gli Stati Uniti e altri paesi alleati hanno chiesto un cessate il fuoco immediato di 21 giorni lungo il confine tra Israele e Libano. Alla fine delle discussioni che si sono tenute ieri a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York è stato ribadito il loro sostegno a una cessazione immediata e sostenibile delle ostilità a Gaza,. Il cessate il fuoco richiesto dagli Stati Uniti si applicherebbe alla Linea blu, la linea di demarcazione tra Israele e Libano, e permetterebbe di negoziare una potenziale soluzione diplomatica al conflitto, ha dichiarato un alto funzionario dell’amministrazione del presidente Joe Biden. “Sollecitiamo tutte le parti, compresi i governi di Israele e Libano, ad approvare immediatamente il cessate il fuoco temporaneo”, afferma una dichiarazione congiunta dei Paesi pubblicata dalla Casa Bianca e che vede tra i firmatari anche Italia, Canada Australia, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita ed Unione europea.
L’emittente israeliana Channel 12 ha citato una fonte dell’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu, secondo cui c’è il via libera al cessate il fuoco per avviare i negoziati da parte di Gerusalemme. Il quotidiano Israel Today ha citato funzionari americani che hanno affermato che il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah entrerà in vigore entro poche ore. Da parte sua, il quotidiano Yedioth Ahronoth ha affermato che il partito “Potere ebraico”, guidato dal ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben Gvir, si incontrerà in seguito alle notizie di un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah.
-foto Ipa Agency-

Attualità

Botta e risposta Usa-Polonia su Starlinks, Rubio “Nessuno minaccia l’Ucraina”

Botta e risposta tra Polonia e Stati Uniti sulla copertura di Starlinks per l’Ucraina. “Starlinks per l’Ucraina è pagato dal Ministero della digitalizzazione polacco al costo di circa 50 milioni di dollari all’anno. A parte l’etica di minacciare la vittima di aggressione, se SpaceX si dimostra un fornitore inaffidabile saremo costretti a cercare altri fornitori”, scrive su X il ministro degli Affari Esteri polacco Radoslaw Sikorski.

“Sono solo invenzioni”, ribatte il segretario di Stato Usa Mark Rubio. “Nessuno – continua – ha minacciato di tagliare fuori l’Ucraina da Starlink. E dite grazie perché senza Starlink l’Ucraina avrebbe perso questa guerra molto tempo fa e i russi sarebbero al confine con la Polonia in questo momento”.

Sikorski aveva scritto su X, dopo che sul social network sull’Ucraina e su Starlink era intervenuto anche Elon Musk. “Il mio sistema Starlink – aveva evidenziato Musk – è la spina dorsale dell’esercito ucraino. Tutta la loro prima linea crollerebbe se lo spegnessi. Ciò che mi disgusta sono anni di massacri in una situazione di stallo che l’Ucraina perderà inevitabilmente. Chiunque ci tenga davvero, pensi se vuole che il tritacarne si fermi. PACE ORA!!”.

-Foto Ipa/Agency-

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Dazi, Trump “Usa truffati per anni, ci riprenderemo i nostri soldi”

“Per anni i globalisti hanno truffato gli Stati Uniti. Hanno portato via soldi agli Stati Uniti, e tutto quello che stiamo facendo è recuperarne una parte, e tratteremo il nostro Paese in modo equo”. Lo ha detto il presidente Usa, Donald Trump, nel corso di una intervista a Fox News. “Questo paese è stato derubato da ogni nazione del mondo, da ogni azienda del mondo. Siamo stati derubati a livelli mai visti prima, e quello che faremo è riprenderci” quanto ci è stato tolto, ha aggiunto Trump

Trump ha poi sottolineato che i dazi sui paesi vicini, Messico e Canada, potrebbero aumentare in futuro. “Le tariffe potrebbero aumentare con il passare del tempo”, ha il presidente degli Stati Uniti d’America. Trump, tuttavia, ha temporaneamente esentato la maggior parte dei beni provenienti da Canada e Messico coperti dall’accordo USA-Messico-Canada dai dazi del 25%, ma i dazi saranno ripristinati il mese prossimo: “Siamo un paese molto, molto grande – ha spiegato Trump -, e loro fanno molti affari con noi, mentre nel nostro caso è molto meno significativo”, “volevo aiutare le case automobilistiche americane fino al 2 aprile”.

La Fed prevede un periodo di recessione per gli Stati Uniti: “E’ solo un breve periodo di transizione – ha risposto Trump – perché stiamo facendo grandi cose per riportare l’economia americana in salute”.

-Foto Ipa/Agency-

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Attualità

L’Iran agli Usa, “Non negoziamo sotto intimidazione”

L’Iran afferma di non negoziare sotto “intimidazione”, dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha cercato di aumentare la pressione su Teheran ponendo fine a una deroga alle sanzioni che aveva consentito all’Iraq di acquistare elettricità dal suo vicino sciita.

La missione dell’Iran presso le Nazioni Unite aveva reso noto ieri che Teheran potrebbe essere aperta a colloqui volti ad affrontare le preoccupazioni degli Stati Uniti sulla potenziale militarizzazione del suo programma nucleare, anche se non a porre fine completamente al programma.

Le parole di Araghchi

Eppure oggi, il capo della diplomazia iraniana Abbas Araghchi sembra chiudere a tali discussioni, affermando che il programma nucleare di Teheran era e sarà sempre completamente pacifico e quindi “non esisteva una cosa come la sua ‘potenziale militarizzazione’”. “Non negozieremo sotto pressione e intimidazione. Non lo prenderemo nemmeno in considerazione, non importa quale sia l’argomento”, afferma il ministro degli Esteri Araghchi sulla piattaforma di social media X.

– foto IPA Agency –

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