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Attualità

Wolters Kluwer Italia ottiene la Certificazione per la Parità di Genere

Wolters Kluwer Italia, leader nel settore delle informazioni, del software e dei servizi per i professionisti, annuncia l’ottenimento della Certificazione della Parità di Genere (UNI PdR 125:2022) da parte di RINA – multinazionale di certificazione attiva in più di settanta Paesi.
La Direzione apicale di Wolters Kluwer Italia ha istituito nel marzo di quest’anno il Comitato Guida, con il compito di integrare la politica aziendale già esistente, con le aree predisposte dalla prassi UNI PDR 125:2022. Questa prevede l’adozione di specifici indicatori, Key Performance Indicator (KPI), in relazione a 6 aree di valutazione per le differenti variabili che contraddistinguono un’organizzazione inclusiva e rispettosa della parità di genere.

Le sei aree – cultura e strategia, governance, processi Human Resources, opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda, equità remunerativa per genere, tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro – sono quelle analizzate dall’ente certificatore e che concorrono al raggiungimento del punteggio per l’ottenimento della certificazione.
“Questo importante riconoscimento attesta il nostro impegno concreto nel promuovere un ambiente di lavoro equo e inclusivo, dove ogni individuo ha pari opportunità di crescita e successo, indipendentemente dal genere – ha commentato Giulietta Lemmi, amministratrice delegata di Wolters Kluwer Italia -. Questo traguardo non è un punto di arrivo, ma un ulteriore stimolo per continuare a migliorare e innovare le nostre pratiche a favore dell’uguaglianza di genere. Ringraziamo tutti i nostri dipendenti, partner e stakeholder che hanno contribuito a questo risultato. Insieme, continuiamo a costruire un futuro più equo e inclusivo per tutti e tutte”.

Con il raggiungimento della certificazione di tutte le sedi aziendali (Milano, Roma, Torino, Bassano del Grappa, Bitritto e Ancona) emerge chiaramente come il sistema integrato sia un fattore determinante e significativo della volontà di perseguire il miglioramento continuo.
“Siamo lieti di aver certificato Wolters Kluwer Italia secondo la norma UNI/PdR 125:2022, che attesta l’adozione di un sistema di gestione volto a prevenire la discriminazione di genere, confermando l’impegno concreto dell’azienda verso il benessere dei propri dipendenti – afferma Mario Toscani, Commercial Director di RINA – Questo benessere deriva dal lavoro approfondito dell’organizzazione nel promuovere e diffondere una cultura che supera ogni stereotipo legato al genere, all’identità o all’espressione, con l’obiettivo di preservare diversità, equità e inclusione. Ottenendo questa certificazione, le aziende intraprendono un percorso di miglioramento sia in termini di performance che di reputazione”.

Il “Sistema di Certificazione della Parità di Genere” è un intervento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) a titolarità del Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

– foto ufficio stampa Wolters Kluwer Italia –
Da sinistra Emanuela Delogu, Marco Bitossi e Giulietta Lemmi (Wolters Kluwer Italia), Daniela Asaro (RIINA), Giuseppe Peduto
(Wolters Kluwer Italia) e Mario Toscani (RIINA)

Attualità

Bosio riconfermato presidente del Centro Sportivo Italiano

Vittorio Bosio è stato riconfermato presidente nazionale del Centro Sportivo Italiano. La guida dell’Associazione per il quadriennio olimpico 2024-2028 gli è stata riconosciuta dall’Assemblea nazionale elettiva del CSI, tenutasi ad Assisi. Il bergamasco Bosio – 73 anni, al terzo mandato da presidente del CSI, dopo l’elezione del 2016 avvenuta a Campi Bisenzio e quella on line del 7 marzo 2021 a Bergamo – ha raccolto 10.590 voti sui 10.901 attribuiti ai 122 delegati votanti, con la percentuale del 97,15%. Dalle urne è fuoriuscito anche il rinnovamento dell’organo di governo associativo, il Consiglio Nazionale del CSI, che dopo essersi insediato ha nominato i componenti della Presidenza Nazionale e i Coordinatori di Area. Nominati vicepresidenti nazionali, come vicario Andrea De David (CSI Bologna) e Marco Calogiuri (CSI Lecce). Nell’anno del Giubileo, la speranza immaginata dal numero uno ciessino è quella che scaturisce dallo stesso tema assembleare “Protagonisti del domani”. «Per garantire futuro occorrono responsabilità crescenti sulla scia delle nuove normative. Serve una formazione che sostenga i dirigenti sotto molteplici aspetti: la visione cristiana dello sport e dell’uomo; le competenze e le conoscenze per essere protagonisti nello scenario sportivo; la motivazione per promuovere il bene comune. Si tratta di elementi a cui non possiamo rinunciare e che appartengono all’identità del CSI». Significativo il passaggio chiave quello sull’essere Associazione. «Siamo nati come Associazione e lo siamo ancora. Dobbiamo dare al CSI la possibilità di avere tutti gli strumenti utili, consentendoci di poter testimoniare i valori dell’accoglienza, dell’inclusione, della solidarietà, in tutti i settori strategici». Quindi, fresco della rielezione, Bosio ha annunciato alla platea dei delegati territoriali la prima importantissima data da segnare nel calendario associativo: sabato 4 ottobre, quando presso l’Auditorium Conciliazione, di fronte alla sede storica della Presidenza Nazionale del Csi, a due passi dal Vaticano si celebreranno i festeggiamenti degli 80 anni di vita del CSI. Il dibattito associativo nel corso dell’Assemblea ha visto ben 30 interventi da parte dei dirigenti accreditati presenti alla Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli. «Lo sport fa parte della Chiesa, anima la Chiesa e la Chiesa deve abitare lo sport – lo spunto dell’assistente ecclesiastico nazionale, don Luca Meacci – chi vive l’esperienza sportiva come il Centro Sportivo Italiano e la Chiesa il valore dello sport come occasione educativa, come spazio, come tempo in cui ragazzi, bambini e persone anche meno giovani vivono l’esperienza sportiva da protagonisti mettendoci tanta passione ed è proprio in quel contesto lì che è possibile educare ma è possibile anche annunciare il Vangelo».
– foto ufficio stampa CSI –

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Tajani “Al Consiglio Affari Esteri ribadirò l’importanza di mantenere l’unità atlantica”

Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, sarà in missione domani a Bruxelles dove prenderà parte al Consiglio Affari Esteri e alla IX Conferenza internazionale sul sostegno alla Siria. Lo comunica la Farnesina.

Alla riunione dei Ministri degli Esteri, verrà innanzitutto dato spazio alla guerra in Ucraina e alle prospettive per arrivare ad una pace giusta, grazie anche alla recente iniziativa americana. La riunione proseguirà poi con un’ampia discussione sulla situazione in Medio Oriente, dedicando una specifica attenzione alla situazione in Siria ed Iran. I Ministri avranno quindi uno scambio sulle prospettive delle relazioni transatlantiche e della sicurezza europea, anche in vista della successiva discussione al Consiglio europeo.

“Al Consiglio affari esteri ribadirò l’importanza del mantenimento dell’unità transatlantica. Come confermato dalla riunione dei Ministri degli esteri G7 in Canada, il coordinamento tra alleati rimane un elemento essenziale per affrontare le numerose sfide internazionali, a partire dagli sforzi per arrivare ad una pace giusta in Ucraina”, ha indicato il Ministro Tajani.

Tajani prenderà quindi parte alla IX Conferenza internazionale per il sostegno alla Siria, a testimonianza del forte impegno italiano per accompagnare il processo di transizione e riconciliazione. Nel corso della riunione, Tajani confermerà la disponibilità da parte dell’Italia ad intervenire per sostenere e ripristinare, assieme ai partner, i settori critici del Paese così da alleviare i bisogni della popolazione civile.

– foto IPA Agency –

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Libano, due militanti di Hezbollah uccisi dalle forze armate israeliane

Le forze armate israeliane hanno reso noto di avere ucciso due militanti di Hezbollah nel sud del Libano. Secondo quanto riferito, i due erano agenti di osservazione e avevano il compito di dirigere operazioni terroristiche nelle aree di Yatar e Mis al-Jabal, nel Libano meridionale. “Le attività di questi terroristi costituiscono una violazione degli accordi tra Israele e Libano”, sottolinea l’Idf.

– foto IPA Agency –

 

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