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Attualità

Sicilia | Velocità in Autostrada: sicurezza stradale in primo piano

La Polizia Stradale ha avviato una serie di controlli mirati sulla velocità sulle autostrade siciliane, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza stradale e ridurre il numero di incidenti. Dal 23 al 29 settembre 2024, gli agenti saranno attivi su specifiche tratte delle autostrade A18 Messina-Catania e A20 Messina-Palermo, in particolare nei tratti con maggiore incidenza di incidenti.

Questa iniziativa è un invito agli automobilisti a rispettare i limiti di velocità, che sono fissati a 130 km/h sulle autostrade, ridotti a 110 km/h in caso di maltempo. Le sanzioni per il superamento dei limiti variano significativamente e possono comportare multe salate e decurtazione di punti dalla patente, con misure più severe per neopatentati e conducenti professionali.

Inoltre, particolare attenzione sarà rivolta ai mezzi commerciali e ai trasporti pubblici, con controlli basati su sistemi di bordo come i cronotachigrafi. Questi controlli non solo mirano a far rispettare le norme, ma anche a sensibilizzare gli automobilisti sull’importanza della prudenza alla guida.

Ricordiamo i limiti attuali:

Sulle autostrade: 130 chilometri orari, scendono a 110 in caso di maltempo;
sulle strade extraurbane principali: 110 chilometri orari, scendono a 90 in caso di maltempo.

Le sanzioni in sintesi:

fino a 10 km/h in più rispetto al limite – sanzione pecuniaria compresa tra 42 e 173 euro
oltre 10 km/h e fino a 40 km/h in più – sanzione pecuniaria compresa tra 173 e 694 euro e decurtazione di 3 punti sulla patente;
oltre 40 km/h e non oltre i 60 km/h – sanzione pecuniaria tra 543 e 2.170 euro, decurtazione di 6 punti sulla patente e sanzione accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi
chiunque supera di oltre 60 km/h i limiti massimi di velocità è punito con una sanzione pecuniaria compresa 845 e 3.382, con la decurtazione di 10 punti sulla patente e la sanzione accessoria della sospensione della patente da sei a dodici mesi. In caso di recidiva in un biennio è disposta la revoca della patente di guida.

Attualità

Botta e risposta Usa-Polonia su Starlinks, Rubio “Nessuno minaccia l’Ucraina”

Botta e risposta tra Polonia e Stati Uniti sulla copertura di Starlinks per l’Ucraina. “Starlinks per l’Ucraina è pagato dal Ministero della digitalizzazione polacco al costo di circa 50 milioni di dollari all’anno. A parte l’etica di minacciare la vittima di aggressione, se SpaceX si dimostra un fornitore inaffidabile saremo costretti a cercare altri fornitori”, scrive su X il ministro degli Affari Esteri polacco Radoslaw Sikorski.

“Sono solo invenzioni”, ribatte il segretario di Stato Usa Mark Rubio. “Nessuno – continua – ha minacciato di tagliare fuori l’Ucraina da Starlink. E dite grazie perché senza Starlink l’Ucraina avrebbe perso questa guerra molto tempo fa e i russi sarebbero al confine con la Polonia in questo momento”.

Sikorski aveva scritto su X, dopo che sul social network sull’Ucraina e su Starlink era intervenuto anche Elon Musk. “Il mio sistema Starlink – aveva evidenziato Musk – è la spina dorsale dell’esercito ucraino. Tutta la loro prima linea crollerebbe se lo spegnessi. Ciò che mi disgusta sono anni di massacri in una situazione di stallo che l’Ucraina perderà inevitabilmente. Chiunque ci tenga davvero, pensi se vuole che il tritacarne si fermi. PACE ORA!!”.

-Foto Ipa/Agency-

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Dazi, Trump “Usa truffati per anni, ci riprenderemo i nostri soldi”

“Per anni i globalisti hanno truffato gli Stati Uniti. Hanno portato via soldi agli Stati Uniti, e tutto quello che stiamo facendo è recuperarne una parte, e tratteremo il nostro Paese in modo equo”. Lo ha detto il presidente Usa, Donald Trump, nel corso di una intervista a Fox News. “Questo paese è stato derubato da ogni nazione del mondo, da ogni azienda del mondo. Siamo stati derubati a livelli mai visti prima, e quello che faremo è riprenderci” quanto ci è stato tolto, ha aggiunto Trump

Trump ha poi sottolineato che i dazi sui paesi vicini, Messico e Canada, potrebbero aumentare in futuro. “Le tariffe potrebbero aumentare con il passare del tempo”, ha il presidente degli Stati Uniti d’America. Trump, tuttavia, ha temporaneamente esentato la maggior parte dei beni provenienti da Canada e Messico coperti dall’accordo USA-Messico-Canada dai dazi del 25%, ma i dazi saranno ripristinati il mese prossimo: “Siamo un paese molto, molto grande – ha spiegato Trump -, e loro fanno molti affari con noi, mentre nel nostro caso è molto meno significativo”, “volevo aiutare le case automobilistiche americane fino al 2 aprile”.

La Fed prevede un periodo di recessione per gli Stati Uniti: “E’ solo un breve periodo di transizione – ha risposto Trump – perché stiamo facendo grandi cose per riportare l’economia americana in salute”.

-Foto Ipa/Agency-

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Attualità

L’Iran agli Usa, “Non negoziamo sotto intimidazione”

L’Iran afferma di non negoziare sotto “intimidazione”, dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha cercato di aumentare la pressione su Teheran ponendo fine a una deroga alle sanzioni che aveva consentito all’Iraq di acquistare elettricità dal suo vicino sciita.

La missione dell’Iran presso le Nazioni Unite aveva reso noto ieri che Teheran potrebbe essere aperta a colloqui volti ad affrontare le preoccupazioni degli Stati Uniti sulla potenziale militarizzazione del suo programma nucleare, anche se non a porre fine completamente al programma.

Le parole di Araghchi

Eppure oggi, il capo della diplomazia iraniana Abbas Araghchi sembra chiudere a tali discussioni, affermando che il programma nucleare di Teheran era e sarà sempre completamente pacifico e quindi “non esisteva una cosa come la sua ‘potenziale militarizzazione’”. “Non negozieremo sotto pressione e intimidazione. Non lo prenderemo nemmeno in considerazione, non importa quale sia l’argomento”, afferma il ministro degli Esteri Araghchi sulla piattaforma di social media X.

– foto IPA Agency –

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