PALMI – Un’operazione congiunta dei Carabinieri della Compagnia di Palmi e dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” ha portato all’arresto di due uomini, padre e figlio, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Bloccati mentre Tentavano di Disfarsi della Droga

L’irruzione è scattata dopo un’attenta pianificazione: i Carabinieri hanno circondato l’intera abitazione per impedire qualsiasi tentativo di fuga. Durante l’operazione, uno degli indagati è stato visto mentre gettava due sacchetti dal balcone, un gesto che non è sfuggito ai militari. All’interno delle buste sono stati trovati diversi involucri di cocaina, bilancini di precisione, taglierini e strumenti per il confezionamento delle dosi.

Sequestrati Cocaina, Contanti e Cellulari

Nel corso della perquisizione domiciliare, i militari hanno scoperto e sequestrato:
Cocaina già suddivisa in dosi
Bilancini di precisione e materiali per il confezionamento
Tre telefoni cellulari
Oltre 2.000 euro in contanti, nascosti nella cantina

Custodia Cautelare per gli Arrestati

Alla luce degli elementi raccolti, la Procura di Palmi ha disposto la custodia cautelare in carcere per entrambi gli arrestati. L’operazione rappresenta un duro colpo al traffico di droga nella zona, confermando l’impegno costante dei Carabinieri nella lotta allo spaccio di stupefacenti e per la sicurezza del territorio.

Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e, come previsto dalla legge, vige il principio di non colpevolezza fino a sentenza definitiva.

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I Carabinieri della Stazione Roma Aventino hanno arrestato tre cittadini georgiani, rispettivamente di 33, 41 e 48 anni, tutti senza fissa dimora e con precedenti specifici, per il reato di furto in abitazione nel quartiere Testaccio.

Furto in Via Ginori: L’Intervento dei Carabinieri

L’operazione ha avuto inizio la mattina scorsa, quando alcuni residenti hanno segnalato la presenza di individui sospetti nei pressi di un condominio situato in via Ginori. I Carabinieri, prontamente intervenuti, hanno fermato uno dei sospettati che fungeva da “palo” e cercava di avvisare i complici della presenza delle forze dell’ordine.

Alla vista dei militari, gli altri due uomini hanno tentato la fuga con una borsa di grandi dimensioni, simile a quelle utilizzate dai rider per le consegne a domicilio. Tuttavia, dopo un breve inseguimento a piedi, i Carabinieri sono riusciti a bloccarli e a perquisirli.

Refurtiva e Arnesi da Scasso Ritrovati

Durante la perquisizione, i militari hanno rinvenuto gioielli e preziosi per un valore di circa 30.000 euro, appena sottratti da un appartamento situato al quarto piano dello stabile. Inoltre, all’interno del borsone utilizzato dai malviventi, sono stati trovati numerosi arnesi da scasso.

Denuncia e Restituzione della Refurtiva

La proprietaria dell’immobile, assente al momento del furto perché impegnata al lavoro, è stata contattata e ha sporto denuncia-querela. Grazie all’efficienza dell’intervento, i Carabinieri hanno potuto restituire alla vittima l’intera refurtiva recuperata.

Custodia Cautelare per gli Indagati

I tre cittadini georgiani sono stati trattenuti e sottoposti a rito direttissimo presso il Tribunale di Roma. A seguito della convalida degli arresti, il giudice ha disposto per loro la custodia cautelare in carcere.

Nota: Gli arrestati si trovano attualmente in fase di indagini preliminari e devono essere considerati innocenti fino a eventuale sentenza definitiva.

Conclusione

L’operazione dei Carabinieri della Stazione Roma Aventino rappresenta un importante successo nella lotta ai furti in abitazione, dimostrando l’efficacia del pronto intervento delle forze dell’ordine nel garantire la sicurezza dei cittadini e la tutela dei loro beni.

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La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Vibo Valentia ha eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale locale. Il provvedimento riguarda il sequestro di beni per un valore di circa 60.000 euro, nei confronti di un soggetto accusato del reato di peculato. L’indagato, nominato amministratore di sostegno, si sarebbe appropriato di somme di denaro appartenenti alla persona assistita, la quale, per motivi di salute, era impossibilitata a gestire autonomamente i propri interessi.

Indagini e dettagli sull’appropriazione indebita

L’operazione, coordinata dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia, Camillo Falvo, e dal sostituto titolare delle indagini, ha permesso di accertare che il soggetto, tra il 2016 e il 2019, avrebbe sostenuto spese eccessive rispetto alle necessità del beneficiario. Inoltre, non avrebbe fornito la documentazione giustificativa al Giudice Tutelare, ostacolandone così la regolare vigilanza.

Impegno della Guardia di Finanza nella tutela delle fasce deboli

Questa operazione rientra nell’azione di prevenzione e repressione degli illeciti condotta dalla Guardia di Finanza per garantire la tutela delle fasce più vulnerabili. L’obiettivo è monitorare l’operato degli amministratori di sostegno e assicurare che i loro incarichi vengano svolti con trasparenza e correttezza. La Procura di Vibo Valentia, in collaborazione con il Tribunale e la Guardia di Finanza, sta intensificando i controlli per individuare eventuali irregolarità nell’ambito delle procedure di tutela.

Presunzione di innocenza e correttezza dell’informazione

Si precisa che i provvedimenti adottati in questa fase investigativa non implicano una responsabilità definitiva per l’indagato. Secondo il principio di presunzione di innocenza, nessuna persona sottoposta a indagini può essere considerata colpevole fino a quando non venga accertata la responsabilità con sentenza definitiva.

Questa vicenda evidenzia l’importanza del controllo sulla gestione dei patrimoni dei soggetti più fragili, affinché eventuali abusi vengano tempestivamente individuati e perseguiti a norma di legge.

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