Tecnologia
Silverstone, in pista la supercar McLaren P1 costruita con i Lego: “Sono serviti 340mila mattoncini e 8mila ore di lavoro”
Nel leggendario circuito di Silverstone, tempio della velocità e del motorsport britannico, tra rombi di motori e frenetici pit stop, è comparsa una McLaren decisamente fuori dal comune. Non per il suo motore, né per la velocità da brivido, bensì per il materiale con cui è stata costruita: la nuova McLaren P1, presentata al pubblico in questo contesto iconico, è stata interamente assemblata utilizzando i celebri mattoncini Lego.
Frutto di un lavoro meticoloso, la replica della supercar è stata realizzata in occasione del lancio del nuovo set LEGO Technic, che riproduce fedelmente ogni dettaglio dell’auto originale. L’impresa ha richiesto un impegno titanico: ben 340.000 mattoncini e oltre 8.000 ore di lavoro. Lubor Zelinka, model designer di Lego, ha raccontato: “È stata un’enorme sfida ingegneristica, soprattutto perché questa è la nostra unica auto costruita con sospensioni e sterzo completamente funzionanti, capace di affrontare le curve di un circuito come Silverstone”.
La McLaren P1 è una delle supercar più iconiche mai realizzate dal brand britannico. Lanciata nel 2015, la P1 ha segnato un punto di svolta per McLaren, essendo la prima vettura stradale ibrida della casa, con prestazioni da capogiro: una velocità massima di 350 km/h e un’accelerazione che lascia senza fiato. Ma la versione Lego, pur essendo una straordinaria riproduzione, non ha ovviamente la stessa potenza. Kasper Hansen, designer di Lego Technic, ha aggiunto prima del giro di prova: “Ci aspettiamo che la nostra P1 fatta di mattoncini possa raggiungere una velocità massima di circa 60 km/h”.
Questa impresa rappresenta molto più di una semplice replica giocattolo: è un omaggio all’ingegneria, sia quella meccanica della McLaren, sia quella creativa e ingegneristica della Lego. Un incontro tra due mondi, quello delle auto da corsa e delle costruzioni in miniatura, che ha dato vita a un progetto unico nel suo genere, capace di affascinare appassionati di entrambe le discipline.
La McLaren P1 costruita con i mattoncini Lego, infatti, non è soltanto un oggetto da ammirare. Con il suo sterzo e le sospensioni funzionanti, questa incredibile creazione dimostra quanto lontano possa arrivare la tecnologia Lego Technic nel riprodurre fedelmente le caratteristiche delle supercar più avanzate del mondo. Anche se la velocità è ben inferiore rispetto alla vera P1, il risultato non è meno impressionante: la perfetta sinergia tra design e costruzione ha permesso di portare su pista un’autentica opera d’arte.
L’evento a Silverstone ha attirato l’attenzione di molti appassionati di automobilismo e costruzioni Lego, consolidando ulteriormente la popolarità di questi due mondi affini. La McLaren P1 in mattoncini Lego rappresenta una straordinaria fusione di velocità, tecnologia e creatività, dimostrando che non esistono limiti a ciò che può essere realizzato con una visione innovativa e una maniacale attenzione ai dettagli.
Tecnologia
Innovazione, Barachini “Con l’intelligenza artificiale serve un approccio antropocentrico”
“L’intelligenza artificiale è uno strumento che sta cambiando le nostre vite, cambierà le nostre vite”. Lo ha detto il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini, a Napoli, a margine di Feuromed, il Festival Euromediterraneo dell’Economia.
“Ci saranno – ha proseguito Barachini – sviluppi positivi in moltissimi ambiti scientifici. Da un punto di vista editoriale e informativo, è sicuramente un’innovazione da regolare perché può indurre una modifica sostanziale del lavoro umano e anche, in qualche modo, una sostituzione. Quindi, bisogna cercare di far sì che questo strumento di innovazione aumenti le capacità distributive, anche le capacità di ricerca in un ambito editoriale, ma non sostituisca quella straordinaria esperienza, quella competenza, quel lavoro umano e quella responsabilità umana che deve sempre essere al centro del lavoro di chi fa informazione e giornalismo. L’uomo – ha concluso – deve essere al centro del nostro approccio di visione dell’utilizzo dell’Ai, è un approccio antropocentrico che ponga la responsabilità umana, la faccia di chi produce l’informazione e la sua responsabilità al centro del processo”.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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Tecnologia
La Trasformazione Digitale degli Smart Plant: Efficienza, Sostenibilità e Competitività nell’Industria Manifatturiera
La trasformazione digitale sta rivoluzionando l’industria manifatturiera, con l’introduzione degli smart plant, impianti industriali intelligenti che, attraverso l’analisi dei dati e processi ottimizzati, permettono a macchine e operatori di prendere decisioni informate, migliorando l’efficienza e la competitività. Le fabbriche del futuro non sono più semplici luoghi di produzione, ma veri e propri ecosistemi connessi, dove l’intelligenza artificiale, l’automazione e la convergenza tra IT (Information Technology) e OT (Operational Technology) giocano un ruolo fondamentale. Questa integrazione consente un’ottimizzazione dei processi produttivi, portando vantaggi significativi anche in termini di sostenibilità ambientale e sicurezza sul lavoro.
Nonostante i vantaggi evidenti in termini di Overall Equipment Effectiveness (OEE) e flessibilità produttiva, molte aziende incontrano difficoltà nella transizione verso gli smart plant. Tra i principali ostacoli ci sono la disponibilità dei dati, l’integrazione tra IT e OT, e la gestione del cambiamento. Tuttavia, le nuove fabbriche digitali offrono un’opportunità unica per progettare l’efficienza fin dall’inizio e diffondere i benefici della smart manufacturing su scala globale. Le aziende che affrontano con successo queste sfide possono migliorare la loro competitività, ottimizzare i processi e massimizzare i risultati economici e ambientali.
Capgemini si posiziona come partner strategico per la trasformazione digitale dell’industria, fornendo soluzioni innovative che combinano processi di gestione snelli, tecnologie modulari intelligenti, analisi avanzata dei dati e automazione. Il suo approccio è altamente flessibile, adattandosi a diversi settori industriali, dalla produzione discreta all’industria di processo, garantendo vantaggi economici e operativi a lungo termine.
La trasformazione verso gli smart plant non riguarda solo il miglioramento delle performance aziendali, ma mira ad avere un impatto positivo sulla società e sull’ambiente. Le soluzioni proposte contribuiscono alla riduzione degli sprechi, all’ottimizzazione del consumo energetico e al miglioramento delle condizioni di lavoro. L’obiettivo è creare un modello di industria intelligente che coniughi efficienza, sostenibilità e benessere dei dipendenti. “La nostra offerta dedicata agli smart plant basati sui dati mira ad abilitare la totale connettività e intercomunicazione di dispositivi operativi, processi e infrastrutture,” afferma Giulio Lanza, Presales Director di Capgemini Engineering in Italia. “L’uso analitico dei dati raccolti consente a macchine e persone di prendere decisioni intelligenti, basate sui fatti, che si trasformano in attività autonome o azioni umane, aumentando l’efficienza delle prestazioni e la centralità del cliente. Creiamo valore per i nostri clienti trasformando le loro organizzazioni e implementando soluzioni che hanno un impatto positivo sull’ambiente e sulla società, assicurando al contempo benefici finanziari a lungo termine.”
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Tecnologia
L’Ue sospende i contatti con Huawei dopo l’indagine per corruzione
L’Unione Europea ha deciso di sospendere immediatamente tutti i contatti e gli incontri con Huawei, il colosso cinese delle telecomunicazioni, a seguito dell’apertura di un’indagine da parte della giustizia belga per sospetta corruzione legata alle attività di lobbying dell’azienda. La Commissione europea ha comunicato che tutti i dipartimenti dell’esecutivo e i team dei commissari saranno istruiti a non intrattenere ulteriori rapporti con Huawei fino a nuovo ordine.
La decisione arriva in un momento di crescente preoccupazione riguardo alle pratiche aziendali di Huawei e al suo coinvolgimento in attività di lobbying che potrebbero sollevare dubbi su potenziali conflitti di interesse e sulla sicurezza delle comunicazioni all’interno dell’Unione Europea. L’indagine in corso in Belgio sta gettando nuova luce sulle attività dell’azienda, che da tempo è al centro di controversie legate alla sicurezza delle infrastrutture di rete globali.
La sospensione dei contatti riflette una posizione di cautela da parte delle istituzioni europee, che continuano a monitorare attentamente la situazione e le implicazioni legali e geopolitiche che potrebbero derivarne.
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