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Cronaca

Bolzano | Arrestate due pregiudicate straniere per furto in abitazione

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Nel pomeriggio di ieri, la Polizia di Stato è intervenuta tempestivamente per un furto in abitazione segnalato tramite il numero di emergenza. Gli agenti della Squadra Mobile e delle Volanti si sono recati rapidamente sul posto, dove hanno trovato la proprietaria e sua nuora visibilmente scosse mentre una giovane stava compiendo il furto all’interno della loro casa.

Secondo il racconto delle vittime, mentre si trovavano in soggiorno, hanno sentito rumori sospetti provenire dalla camera da letto. Sospettando qualcosa, sono andate a controllare e hanno sorpreso due ragazze intente a rovistare nella stanza. Una delle ladre, colta in flagrante, è riuscita a fuggire saltando dalla finestra del piano rialzato, mentre l’altra, nel tentativo di scappare, ha aggredito le due donne con schiaffi e pugni. Tuttavia, grazie al rapido intervento degli agenti, la giovane è stata bloccata.

La ragazza fermata, priva di documenti, ha dichiarato di avere 13 anni e, in quanto non imputabile per legge, è stata rilasciata. Tuttavia, gli agenti hanno avviato un’attività di pedinamento per identificare la complice. Poco dopo, la giovane ladra è stata individuata nel quartiere di Oltrisarco, mentre si incontrava con l’altra ragazza, la quale mostrava segni di difficoltà a camminare a causa del salto dalla finestra.

Le due sono state condotte in Questura, dove la seconda ladra è stata identificata come una diciottenne di cittadinanza croata, con precedenti penali per reati simili. Si è poi scoperto che la complice non aveva 13 anni come dichiarato, ma 16. Entrambe sono state denunciate per tentata rapina in abitazione, con la minore anche accusata di aver fornito false generalità.

Considerando i precedenti penali e la gravità dell’episodio, il Questore di Bolzano ha emesso per entrambe il Foglio di Via Obbligatorio, vietando loro il ritorno in città per i prossimi tre anni. Il Questore ha inoltre sottolineato l’importanza della collaborazione dei cittadini nella prevenzione dei furti, invitando a segnalare tempestivamente situazioni sospette e a seguire le raccomandazioni per proteggere le proprie abitazioni.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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