Attualità
Bari | Il Dott. Mario Marcone è il nuovo Vicario del Questore di Bari
Il 16 settembre 2024 segna un’importante svolta per la Questura di Bari con l’insediamento del dott. Mario Marcone come nuovo Vicario del Questore. La cerimonia di accoglienza si è svolta alla presenza del Questore di Bari e ha sancito ufficialmente l’inizio di questo nuovo capitolo nella carriera di Marcone.
Nato a Roma nel 1968, il dott. Marcone vanta una carriera lunga e prestigiosa nella Polizia di Stato. Prima di assumere il ruolo di Vicario, ha diretto per cinque anni l’Ufficio Polizia di Frontiera – scalo Marittimo ed Aereo di Bari, un incarico di grande responsabilità che ha incluso la supervisione di eventi di rilevanza internazionale, come il recente G7 svoltosi in Puglia.
Marcone ha completato il suo 81° corso di formazione per Vice Commissari presso l’Istituto Superiore di Polizia dal 1988 al 1992, e si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” nel 1993, conseguendo anche l’abilitazione all’esercizio della professione forense. Dopo il corso di formazione, ha iniziato la sua carriera presso la Questura di Reggio Emilia nella Squadra Mobile, dove ha condotto numerose e complesse attività investigative.
La sua carriera lo ha visto servire in vari ruoli di crescente responsabilità. Dal 1995 al 2002, ha lavorato presso la Questura di Roma, sia al Commissariato di P.S. Esquilino che all’Ufficio di Gabinetto, dove ha gestito servizi di ordine pubblico e grandi eventi, come il Giubileo del 2000. Successivamente, dal 2002 al 2011, ha prestato servizio presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Segreteria del Dipartimento Centro Situazioni.
Nel 2011, è stato aggregato all’Ufficio di Gabinetto della Questura di Lecce e, l’anno seguente, è stato nominato dirigente del Commissariato di P.S. di Otranto. Nel 2013, Marcone è stato trasferito al Ministero dell’Interno – Dipartimento della P.S. Ufficio Coordinamento e Pianificazione Forze di Polizia, dove ha svolto funzioni di raccordo e coordinamento.
Nel 2015, ha assunto la direzione dell’Ufficio di Polizia di Frontiera Marittima ed Aerea di Brindisi, prima di trasferirsi nel 2018 alla guida dell’Ufficio di Polizia di Frontiera di Venezia. La sua carriera è stata caratterizzata da un impegno costante nella sicurezza pubblica e nella gestione di operazioni di grande impatto.
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Scuola, Valditara “Guardare indietro per costruire un futuro solido”
MILANO (ITALPRESS) – “Il segreto è guardare indietro per andare verso il futuro: e se non abbiamo la consapevolezza di chi siamo, da dove veniamo, quali sono i valori elaborati dalla civiltà occidentale non potremo costruirci un futuro solido, rischiamo il porto delle nebbie. Noi abbiamo investito risorse importanti nella digitalizzazione, nell’intelligenza artificiale, nel 2023 abbiamo approvato le nuove linee guida sulle materie Stem. Ma in una società dove l’intelligenza artificiale sta diventando così centrale, se non si ha la consapevolezza dei grandi valori dell’umanesimo rischiamo l’anonimizzazione: non sarà certo il robot a ispirare le grandi scelte strategiche e la convivenza tra le persone”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ai microfoni di Radio Libertà, parlando delle recenti indicazioni sui programmi scolastici.
– Foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
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Morto a 78 anni David Lynch, regista visionario
ROMA (ITALPRESS) – E’ morto all’età di 78 anni il regista e sceneggiatore David Lynch. La notizia è riportata dalla rivista Variety che cita un post Facebook della famiglia: “”C’è un grande buco nel mondo ora che non è più con noi. Ma, come diceva lui, ‘Tieni d’occhio la ciambella e non il bucò”. Lynch rivelò nel 2024 che gli era stato diagnosticato un enfisema dopo una vita passata a fumare, e che probabilmente non sarebbe più stato in grado di uscire di casa per dirigere.
Nato a Missoula, nel Montana, il 20 gennaio del 1946, David Keith Lynch è stato uno dei registi tra i più acclamati, importanti e influenti del suo tempo. Con il suo stile visionario, Lynch aveva rivoluzionato il linguaggio del cinema e della televisione. Nei suoi lavori si fondono elementi di horror, film noir, giallo e surrealismo tessendo racconti non dissimili da quelli di Luis Buñuel, che procedevano con una logica impenetrabile. Nato come pittore, le sue opere sono esposte in musei e gallerie d’arte come il Museum of Modern Art di New York e la Pennsylvania Academy of the Fine Arts di Filadelfia. Successivamente entra nel mondo del cinema divenendo regista, sceneggiatore e produttore, spesso anche nel ruolo di montatore, scenografo, progettista del suono e attore nei suoi stessi film. Tra le pellicole più famose “The Elephant Man”, “Velluto blu” e “Mulholland Drive”, per le quali ricevette la nomination al Premio Oscar per la regia, e “Cuore selvaggio”. Lynch ha anche ricevutio il Leone d’oro alla carriera durante la 63ma Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, per “Inland Empire – L’impero della mente” nella sezione fuori concorso. Nei primi anni Novanta fu la principale mente creativa della serie “I segreti di Twin Peaks”, divenuto un fenomeno culturale dall’enorme impatto mediatico. Nell’ottobre del 2019 venne premiato con l’Oscar alla carriera. Lynch è stato sposato quattro volte: con Peggy Lentz, da cui ha avuto una figlia, con Mary Fisk, dalla quale ha avuto un figlio, con Mary Sweeney, anche con lei ha avuto un figlio, e con Emily Stofle con la quale ha avuto una figlia.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-
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Sicurezza, Piantedosi “Preoccupa aggressività dei manifestanti”
ROMA (ITALPRESS) – “La preoccupazione dev’essere uno dei principali fondamenti del lavoro che faccio. Devo dire che si fonda anche, non solo adesso, su questa vicenda della tragedia che ha riguardato il giovane Ramy, ma anche tutte le altre rivendicazioni che avevano preceduto un pò le manifestazioni di piazza degli scorsi mesi, dove al variare delle motivazioni si era registrato comunque una tendenza dei manifestanti a essere molto aggressivi soprattutto nei confronti delle forze di polizia. Quindi questo è sicuramente un elemento di preoccupazione”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ospite di “Dritto e Rovescio” su Retequattro.
I 273 agenti feriti nelle manifestazioni del 2024, per il ministro “sono numeri di un certo significato, soprattutto se messi in relazione al numero che riguarda la crescita complessiva di circa il 10% delle manifestazioni che si sono svolte nel 2024. Mi piace e mi consente di sottolineare che questo è un dato che contraddice anche alcune cose che si erano dette in passato, che questo Governo fosse in qualche modo portato a comprimere la libertà di manifestazione del pensiero. Noi segnaliamo invece una decrescita del numero in percentuale delle manifestazioni che fanno rilevare una certa criticità – ha concluso Piantedosi – Quindi vuol dire che a minore criticità si è registrato un aumento in percentuale di casi in cui si è visto le forze dell’ordine come obiettivo prioritario dei manifestanti”.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-
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