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Cronaca

Ancona | Rottamazione armi e ritiro cautelare a soggetti pericolosi

Il 13 settembre, la Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza di Ancona ha inviato al Cerimant dell’Esercito di Padova 134 armi per la rottamazione, tra cui 40 pistole, 90 fucili e 4 armi bianche (sciabole e coltelli) ritirati o versati alla Polizia di Stato. Questa operazione è parte di un continuo impegno per garantire il rispetto delle normative sulla detenzione delle armi.

Dal 14 settembre 2019, chi detiene armi comuni da sparo deve presentare ogni cinque anni un certificato medico d’idoneità psicofisica. Questo certificato, richiesto anche per il rilascio del nulla osta all’acquisto ai sensi dell’art. 35 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, deve attestare che il detentore non soffre di malattie mentali o patologie che ne compromettono la capacità di intendere e volere, e che non assume sostanze stupefacenti o psicotrope, né abusa di alcol.

Negli ultimi mesi, la Questura di Ancona ha ritirato cautelativamente armi da fuoco a soggetti coinvolti in liti familiari e maltrattamenti, in particolare per reati di stalking e violenti litigi. Ad esempio, nel maggio scorso è stata ritirata l’arma di un cittadino anconetano accusato di stalking, mentre nel luglio scorso è stata confiscata l’arma di servizio di una Guardia particolare giurata coinvolta in una violenta disputa.

Negli ultimi tre anni, sono state inviate alla rottamazione oltre 1400 armi, di cui 39 considerate di interesse storico e trasferite al Ministero dei Beni Culturali. L’ufficio Armi ricorda che i detentori di armi che desiderano dismettere le loro armi, e non trovano un altro soggetto idoneo a cui cederle, possono richiedere il ritiro per la rottamazione contattando l’Ufficio Armi della Questura di Ancona al numero 071-2288558 o i Carabinieri.

Cronaca

Incendio a Milano, evacuata la scuola Istituto Luigi Lagrange: nessun ferito

Un incendio, di origine ancora da accertare, ha costretto i Vigili del Fuoco di Milano a evacuare l’intero Istituto Luigi Lagrange, in via Litta Modignani 65. Le fiamme sono scoppiate in un ripostiglio della scuola, ma fortunatamente non ci sono stati feriti tra studenti, docenti o personale.

Immediato l’intervento dei soccorritori, che sono arrivati da via Benedetto Marcello e via Messina, affiancati dal nucleo SAF. Le fiamme sono state spente in tempi rapidi, ma i fumi hanno invaso tutto il primo piano dell’edificio, causando la sospensione delle lezioni. Gli studenti, dopo aver raccolto i propri effetti personali, sono stati autorizzati a tornare a casa.

In queste ore, i Vigili del Fuoco sono al lavoro per bonificare l’area e mettere in sicurezza l’edificio. Le cause dell’incendio sono ancora da verificare.

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Cronaca

Tragico impatto tra moto e auto a Montano Lucino: morto un centauro di 38 anni

Questa mattina, alle 9:30, i soccorsi sono intervenuti in via delle Industrie a Montano Lucino, nel comune della provincia di Como, dove si è verificato un grave incidente stradale che ha coinvolto un’autovettura e una motocicletta. Purtroppo, a causa dell’impatto, il motociclista di 38 anni ha perso la vita sul colpo.

Sul luogo dell’incidente sono arrivati prontamente i vigili del fuoco del comando di Como, un’automedica del 118, i Carabinieri e la Polizia locale, impegnati nelle operazioni di soccorso, messa in sicurezza della zona e rilievi per ricostruire la dinamica dell’incidente.

Purtroppo, nonostante i tempestivi interventi, per il motociclista non c’è stato nulla da fare. La dinamica dell’incidente è ancora oggetto di indagini.

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Cronaca

Frode fiscale da 71 milioni di euro, sequestri anche in provincia di Prato

Eseguito un decreto di sequestro preventivo dai finanzieri dei Comandi provinciali di Roma e Firenze per la confisca di beni per oltre 71 milioni di euro. Interessata anche la provincia di Prato. Una delle società coinvolte è la Acca di Seano, azienda di logistica oggetto di un attentato incendiario a metà febbraio nell’ambito della cosiddetta “guerra della logistica”. I finanzieri, dopo aver fatto accesso in sede, in via Copernico, ne hanno sequestrato la documentazione. Il provvedimento riguarda i beni nella disponibilità di 17 persone fisiche (13 di origine cinese e 4 italiana), indagate a vario titolo per le ipotesi di reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di numerosi reati tributari e all’abusiva attività finanziaria.

A capo della struttura vi era una coppia di coniugi cinesi che riusciva a introdurre nel mercato italiano beni provenienti dalla Cina introdotti liberamente in altri Stati dell’Unione Europea in completa evasione dell’iva. Dal punto di vista documentale, la merce subiva varie cessioni intracomunitarie tra operatori fittizi, accompagnate da fatture per operazioni inesistenti.

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