Attualità
A Sutri “Magia del legno”, mostra dello scultore Ferdinando Codognotto
Sarà inaugurata oggi a Palazzo Doebbing a Sutri (Viterbo), “Magia del legno”, la mostra dello scultore italiano Ferdinando Codognotto, uno dei più importanti esponenti al mondo dell’arte di intagliare il legno. Il progetto espositivo dialoga con la grande mostra celebrativa su Alessio Paternesi, orgoglio della Tuscia viterbese, a un anno dalla sua scomparsa. La mostra di Codognotto, fortemente voluta dal mecenate e filantropo Professor Emmanuele F.M. Emanuele, che ha profuso per più di due anni il proprio impegno affinchè essa vedesse la luce, è promossa e realizzata dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, presieduta dalla professoressa Alessandra Taccone, in collaborazione con il Comune e l’Assessorato comunale alla Cultura di Sutri.
I visitatori potranno ammirare in mostra quattro sculture di grandi dimensioni realizzate dal Maestro Codognotto, in diversi momenti della sua vita, in legno di cirmolo (o cembro, pino montano) della Val di Fiemme, con la tecnica della sega a nastro elettrica. Si tratta delle opere dal titolo “Marlin” (l’unica delle quattro dipinta con colori acrilici), “Amanti – Abbraccio Infinito” (realizzata nel 1972), “Cavallo del futuro” e “Pianta della prosperità e abbondanza”.
Il legno, per Codognotto, è il mezzo con cui comunicare il proprio repertorio ideativo nel quale, accanto a figure del mondo naturale, fiabesco, cosmico e religioso, si affiancano immagini e suggestioni della più estrema tecnologia. Le sculture del Maestro, tuttavia, sono e rimangono una manifestazione simbolica della realtà, una rappresentazione del mondo naturale da un lato e del razionalismo scientifico dall’altro, nella loro dialettica e nella loro sostanziale unità.
Codognotto non è un idealista. L’artista non rivendica, attraverso le proprie opere, un mondo irreale, sospeso nella sua perfezione. Soprattutto, non eleva a protagonista un singolo aspetto della propria poetica prediligendo la natura, la tecnologia, la religione o la fiaba: piuttosto, richiama l’attenzione sulla possibilità di una conciliazione delle parti attraverso il dialogo artistico.
“La sensibilità verso l’arte e l’attenzione del Barone Emanuele, nostro Cittadino Onorario, ci dà la possibilità di implementare la mostra dedicata ad Alessio Paternesi mantenendo quel filo conduttore e mettendo in dialogo due grandi artisti”, commenta il sindaco di Sutri Matteo Amori.
Gli fa eco la Delegata alla Cultura per il Comune di Sutri Claudia Mercuri: “Promuovere le attività culturali a Sutri è una delle priorità dell’Amministrazione Amori fin dal primo giorno. Sutri è la città dell’arte e degli artisti, siamo orgogliosi di avere oggi l’opportunità di esporre le opere del Maestro Codognotto e siamo grati al Barone Professor Emmanuele Emanuele e alla Professoressa Alessandra Taccone, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, per rendere possibile tutto ciò”.
Afferma Alessandra Taccone, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale: “Per me è stata una gioia ed un onore poter contribuire a realizzare, grazie alla Fondazione Terzo Pilastro, ed in collaborazione con il Comune di Sutri, questo omaggio – voluto, ideato e realizzato dal mio predecessore Prof. Emanuele, con la sensibilità artistica che da sempre lo contraddistingue – allo scultore del legno Ferdinando Codognotto, il quale è uno degli esponenti più importanti nel panorama culturale mondiale in tale disciplina, come testimoniato dal fatto che le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Europa e all’estero. L’arte del Maestro Codognotto prende avvio dalla contemplazione della natura, eredità del padre progettista di giardini, che egli coniuga con uno spiccato senso estetico e con le suggestioni mutuate dal mondo delle fiabe, dalla religione, dalla filosofia e dalla fascinazione per la tecnologia, dando vita ad opere fortemente simboliche dall’afflato fantastico e capaci di suscitare istintive emozioni”.
Chiosa il professor Emanuele, Cittadino Onorario di Sutri e già Presidente della Fondazione Terzo Pilastro, che ha ideato e realizzato questa mostra: “E’ da sempre una mia ferma convinzione che l’arte non ha tempo, perchè essa, in tutte le sue espressioni, nasce dal fluire ininterrotto della sensibilità interiore dell’artista, dalla sua cultura e dal confronto con l’epoca in cui vive, in modo naturale e spontaneo, e a dimostrazione di ciò molte mostre da me realizzate, come “Ipotesi Metaverso” nel 2023, ne sono la testimonianza. I primi uomini apparsi sulla terra realizzavano arte utilizzando il materiale che avevano a disposizione: la pietra, la sabbia, coloranti naturali, ma soprattutto il legno, che abbondava nelle foreste del contesto in cui vivevano. Ferdinando Codognotto, lo scultore del legno, per me rappresenta da sempre la continuità di quel tempo antico. Il nostro rapporto amicale nasce più di cinquanta anni fa ed io, quando lo conobbi, apprezzai da subito questa sua capacità di trasformare i tronchi degli alberi che giacevano sui terreni delle contrade romane in meravigliose opere d’arte – conclude -. Questa solidarietà affettiva e la mia stima incondizionata per lui e per il suo lavoro mi hanno spinto ad adoperarmi per questa mostra, perchè da molti anni auspico che la sua arte venga conosciuta, così come egli merita, più di quanto accaduto fino ad oggi nel nostro Paese. Ringrazio pertanto il Sindaco Amori e l’Assessore Mercuri, nonchè la Professoressa Taccone, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, che hanno reso questo sogno finalmente realizzabile”.
– foto ufficio stampa Fondazione Terzo Pilastro –
Attualità
Locatelli “Valorizzazione delle persone al centro dei sostegni”
“La dignità della vita di ogni persona passa dal benessere e dalla salute, ma anche dalla possibilità di vivere il più possibile in modo autonomo e indipendente. Per questo in Italia, in linea con la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, abbiamo attivato diverse strategie: prima di tutto la storica riforma della disabilità, entrata in vigore nel 2024, che è partita con la sperimentazione e che rivoluziona il metodo di valutazione della disabilità e introduce lo strumento innovativo del “Progetto Vita”, un nuovo modo di presa in carico della persona con disabilità e della sua famiglia, superando la frammentazione tra risposta sanitaria e sociale”. Così il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli oggi a Vienna. Il Ministro è intervenuta alla Zero Project Conference 2025, dove ha incontrato Martin Essl, fondatore e presidente della Zero Project Foundation, Robin Tim Weis, direttore Affari internazionali e Michael Fembec, ceo della Fondazione, che nel primo G7 Inclusione e Disabilità ha moderato il panel “Independent Living and Work Inclusion”.
“Oggi più che mai abbiamo bisogno di inviare messaggi forti e condivisi, di sostenerci a vicenda, di saper diffondere una nuova visione, di vedere in ogni persona le potenzialità e non i limiti – ha aggiunto – . Dobbiamo coinvolgere quante più persone possibili, dobbiamo lavorare per dare dignità alla vita della persona in ogni ambito della vita quotidiana e della dimensione abitativa. I servizi devono diventare sempre più flessibili, sempre più accoglienti e interconnessi con il territorio e con le altre realtà”.
“Dobbiamo anche ridurre la burocrazia nelle procedure di richiesta di servizi, misure e ausili – ha concluso Locatelli -. Dobbiamo garantire alle persone con disabilità e alle loro famiglie un supporto mirato e personalizzato. Il mondo è cambiato e oggi il tema dell’accessibilità universale deve essere in cima alle agende nazionali e internazionali per garantire ad ogni persona pari opportunità nella salute, nella scuola, nella formazione, nel lavoro, nella vita ricreativa, nei trasporti, affinchè le strutture, gli eventi, ogni cosa sia davvero per tutti”.
– foto ufficio comunicazione Ministro Locatelli –
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Attualità
Il Barça passa in casa del Benfica, decide Raphinha
Il Barcellona soffre, resta presto in 10, lotta e alla fine vince un match fondamentale in casa del Benfica. Finisce 1-0 grazie alla rete di Raphinha ed è un risultato importantissimo per i catalani che strappano una vittoria nonostante l’uomo in meno dal 22′ del primo tempo: martedì 11 marzo ci sarà il ritorno a Barcellona, i portoghesi saranno costretti a vincere con due gol di scarto per evitare i supplementari.
E’ successo praticamente di tutto nella sfida del Da Luz, gli azulgrana hanno alzato i ritmi dopo appena pochi minuti con la fucilata di Dani Olmo, qualche istante più tardi Trubin si è superato con un doppio intervento, prima su Lewandowski, poi sul tiro ravvicinato di Yamal. La gara è cambiata al 22′ quando Cubarsì ha steso Pavlidis lanciato a rete: cartellino rosso e Barcellona costretto a giocare in dieci uomini per 70 minuti. La squadra di Flick si è affidata alle parate dell’ex Roma e Juventus, Szczesny.
Decisivo il polacco sulla punizione di Kokcu e sul colpo di testa ravvicinato di Akturkoglu. Zwayer ha poi sospeso il match per circa due minuti per via della scarsa visibilità causata dall’accensione dei fumogeni da parte dei tifosi di casa. Nonostante la sofferenza i blaugrana sono riusciti a trovare il gol del vantaggio grazie al contropiede di Raphinha, il brasiliano ha sfruttato l’errore di Antonio Silva superando Trubin con un piazzato sul secondo palo.
Da quel momento in poi la squadra di Lage ha premuto sull’acceleratore, tanti i tiri verso lo specchio della porta, 24 quelli totali: ancora Szczesny si è superato con diversi interventi, il polacco ha poi rischiato su Belotti, ma il direttore di gara non ha assegnato il rigore per via di una posizione irregolare dell’italiano confermata dal Var. Nel ritorno servirà una vittoria con due gol per qualificarsi, in caso di pareggio o vittoria sarà il Barcellona a strappare il pass per i quarti.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
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Ucraina, Tajani “Necessario coinvolgere Kiev e Ue nei negoziati”
“L’Italia lavora per la pace e auspichiamo presto negoziati a cui dovranno partecipare l’Ucraina e l’Unione Europea”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervenendo oggi all’evento sulla ricostruzione dell’Ucraina al Palazzo Lombardia di Milano. Tajani ha ribadito
che “una pace giusta non può essere raggiunta senza il coinvolgimento dell’Ucraina e dell’Unione Europea”, sottolineando l’importanza di un approccio condiviso per la stabilità della regione. Il ministro ha inoltre espresso apprezzamento per la decisione della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen di rafforzare la difesa europea, precisando che “non è una scelta alternativa alla NATO”. L’obiettivo, ha spiegato, è “rafforzare l’alleanza transatlantica, con un pilastro europeo e uno americano, garanzia di pace per tutti”. Le dichiarazioni di Tajani arrivano in vista della conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina, in programma a luglio a Roma.
– foto Ipa Agency –
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