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Cronaca

Padova | Fermata 19enne nel tentativo di rapinare una borsa grazie alle urla della vittima

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Nella mattinata di martedì 10 settembre, un’azione tempestiva da parte della Polizia di Stato ha portato all’arresto di una 19enne padovana, accusata di rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’incidente è avvenuto nei pressi di via Valeri, una zona centrale di Padova, e ha visto coinvolto un Ispettore dei Poliziotti di Quartiere.

Alle 11:45, durante il suo normale giro di vigilanza in piazzetta Gasparotto, l’Ispettore ha udito delle urla di aiuto provenienti da via Valeri. Avvicinandosi al luogo, ha visto una giovane fuggire con due borse, una in mano e una a tracolla. Subito dopo, il poliziotto ha notato una donna che, visibilmente agitata, rincorreva la ragazza.

Il poliziotto è intervenuto subito e ha visto la donna, una 50enne, tentare di riappropriarsi della borsa sottratta, mentre la giovane, nonostante le richieste di aiuto, si opponeva. Alla vista della polizia, la 19enne ha abbandonato la borsa e tentato di fuggire, ma è stata subito inseguita e bloccata dall’Ispettore.

Nonostante il tentativo della ragazza di divincolarsi e colpire l’agente, il poliziotto è riuscito a trattenere la giovane fino all’arrivo di una pattuglia di supporto. La successiva identificazione ha rivelato che la giovane era una residente di Padova con un passato penale per reati contro il patrimonio e sostanze stupefacenti. Inoltre, all’interno della borsa a tracolla della ragazza sono stati trovati articoli di abbigliamento rubati poco prima del negozio del centro città.

La vittima della rapina, una donna di 50 anni, ha confermato di aver parcheggiato la propria bicicletta e di aver lasciato la borsa sul cestino quando è stata avvicinata e derubata dalla ragazza. Dopo aver inseguito e cercato di riprendersi il maltolto, ha avuto successo solo grazie all’intervento dell’Ispettore.

La giovane è stata arrestata con l’accusa di rapina impropria, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, e indagata per la ricettazione degli articoli rubati. Dopo essere stata portata in Questura, la 19enne è stata sottoposta a regime di arresti domiciliari in attesa del rito per direttissima. Nella mattinata di mercoledì 11 settembre, il Giudice ha convalidato l’arresto e applicato alla giovane l’obbligo di firma presso la Questura.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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