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Cronaca

Sassari | Denunciato straniero per resistenza, accompagnato presso il C.P.R. di Macomer

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La Questura di Sassari ha gestito un episodio di disturbo pubblico che ha coinvolto un cittadino straniero nel Centro Storico della città. La segnalazione ricevuta dalla Sala Operativa ha allertato immediatamente le volanti della Polizia, che si sono recate sul posto in risposta alle lamentele riguardanti un individuo che stava infastidendo i clienti di un esercizio commerciale.

Al loro arrivo, gli agenti hanno individuato l’uomo, visibilmente alterato e in uno stato di evidente disagio, probabilmente causato da un eccessivo consumo di alcol. L’uomo, di circa 35 anni, aveva un aspetto trasandato e indossava abiti sporchi. Mostrava comportamenti aggressivi e molesti, avvicinandosi ai presenti in modo provocatorio e rivolgendogli offese.

Per garantire la sicurezza dei clienti e del personale del locale, gli agenti hanno deciso di allontanare l’individuo e procedere a un controllo più approfondito. Privo di documenti, l’uomo si è mostrato inizialmente poco collaborativo e agitato, complicando l’identificazione. Durante le fasi preliminari del controllo, le sue risposte erano sconnesse e prive di senso, dichiarandosi “cittadino del mondo”.

Con il tempo, grazie all’intervento calmo e professionale degli agenti, l’individuo ha iniziato a cooperare, facilitando le operazioni di identificazione. Le verifiche hanno confermato la sua posizione di non conformità alle norme di immigrazione, in quanto risultava soggetto a un provvedimento di espulsione.

Di conseguenza, l’uomo è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, sanzionato per ubriachezza e deferito all’autorità giudiziaria per inosservanza delle normative sull’immigrazione. Le pratiche necessarie per l’espulsione sono state avviate, e l’individuo è stato trasferito presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri (C.P.R.) di Macomer.

Questo intervento sottolinea l’efficace risposta della Polizia di Sassari nel mantenere l’ordine pubblico e garantire la sicurezza dei cittadini, affrontando tempestivamente situazioni di disagio e comportamenti problematici.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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