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Cronaca

Catanzaro | La Dea ha chiuso le indagini di “Recovery”, broker e spacciatori rischiano il rinvio a giudizio: sono 176

Nella città calabrese maggiormente segnata dal consumo di stupefacenti, la Procura distrettuale antimafia di Catanzaro ha compiuto un nuovo passo importante nella lotta contro il traffico di droga. Si sono concluse le indagini dell’operazione “Recovery”, un’inchiesta di vasta portata che ha svelato una rete criminale capace di gestire la vendita di cocaina, eroina, hashish e marijuana su larga scala.

Con un provvedimento di 144 pagine, la Direzione distrettuale antimafia (DDA) ha chiuso le indagini, mettendo a rischio rinvio a giudizio 176 persone, tra broker del narcotraffico e spacciatori locali. Le indagini, coordinate dal procuratore Vincenzo Capomolla e dai sostituti procuratori Vito Valerio e Corrado Cubellotti, hanno portato nei mesi scorsi all’emissione di 120 misure cautelari, un segnale forte di come il sistema criminale fosse ben radicato e operativo.

L’inchiesta “Recovery” ha smantellato una rete che gestiva il traffico di stupefacenti con modalità tipiche di una vera e propria impresa criminale. Le quantità di droga movimentate erano impressionanti, tanto da poter essere definite “industriali”. Questo traffico illecito non solo alimentava il mercato locale, ma anche una rete ben più vasta, con ramificazioni che superavano i confini regionali.

La conclusione delle indagini apre ora la strada al possibile rinvio a giudizio per i soggetti coinvolti, che dovranno rispondere delle accuse di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, oltre ad altri reati connessi. L’operazione rappresenta un ulteriore colpo alla criminalità organizzata che, in questa zona della Calabria, ha storicamente trovato terreno fertile per le sue attività illegali legate agli stupefacenti.

L’imponente lavoro investigativo della DDA non solo ha svelato i meccanismi del traffico di droga, ma ha anche messo in luce il profondo legame tra il consumo di stupefacenti e le dinamiche sociali ed economiche della città, ulteriormente condizionata da questo fenomeno. La speranza è che, con operazioni come “Recovery”, si possa progressivamente ridurre l’influenza devastante del narcotraffico sul territorio.

I nomi:

Abbruzzese Cosimo

Apuzzo Emanuele

Ariello Salvatore

Avolio Luigi

Bartolomeo Bruno

Bartolomeo Giuseppe

Bartone Gaetano

Bartucci Federica

Basile Antonio

Berisa Tony

Bertocco Enzo

Bevilacqua Antonio

Bevilacqua Armando

Bevilacqua Leonardo

Bevilacqua Luca

Bruno Carlo

Bruno Dimitri

Cacozza Umberto

Calvelli Bruno Francesco

Campobasso Guerino

Capalbo Pietro

Capitano Antonio

Capitano Luigia

Caputo Antonio

Caputo Antonio Francesco

Caputo Vincenzo

Cardamone Augusto

Carolei Giuseppe

Carrieri Simone

Caruso Giuliano

Casole Stefano

Castiglia Giulio

Castiglia Luisiana

Castiglia William

Castorina Michael Stephen

Chianello Giuseppe

Chimenti Daniel

Chimenti Domenico

Chimenti Elmiro

Ciarlo Fabio

Cipolla Egidio

Ciranno Fabiano

Conte Cesare

Conforti Umberto Franco

Crocco Agnese

Dattis Enrico

D’Alessandro Marco

Dalipaj Fatjona

D’Ambrosio Adolfo

D’Ambrosio Pamela

D’Elia Andrea

D’Elia Attilio

D’Elia Massimiliano

De Francesco Valentino

De Grandis Francesco

Della Cananea Maurizio

De Luca Francesco Costantino

De Marco Simone

De Mari Pietro

De Rose Maria

De Rose Mattia

De Vuono Armando

De Vuono Vanessa

Di Puppo Michele

Elia Paolo

Erra Immacolata

Esposito Manuel

Esposito Milva

Fantasia Gianluca

Ferrise Simone

Foggetti Marco

Forte Danilo

Gaglianese Riccardo

Garofalo Luigi Antonio

Gedeone Michele

Gentile Francesco

Germano Pasquale

Giannini Claudio

Giordano Cristian

Gozzi Giuseppe

Greco Francesco

Greco Paolo

Grupillo Francesco

Guarnieri Francesco

Guido Salvatore

Guido Silvia

Guzzo PierPaolo

Illuminato Antonio

Imbrogno Salvatore

La Cava Francesco

La Cava Giuseppe

La Cava Salvatore

Le Piane Francesco

Liguori Rolando

Lio Carmine

Longo Giuseppe

Lo Polito Massimiliano

Lo Polito Nadia

Lucanto Marco

Lupo Luciano

Marchiotti Barbara

Marchiotti Francesco

Mazza Pietro

Mazzei Alessandro

Mazzei Pietro

Meduri Alessandro

Meduri Antonio

Meduri Filippo

Meduri Francesco

Meduri Pietrangelo

Mignolo Ottavio

Monaco Daniela

Montalto Kevin

Montualdista Ivan

Morrone Alessandro

Morrone Antonio

Morrone Giuseppe

Mosciaro Francesco

Mustica Attilio

Natale Tatjana

Noblea Stefano

Occhiuto Luisa Rosanna

Occhiuto Falvo Pamela

Occhiuzzo Filippo

Parise Antonio

Pasqua Roberto

Pati Christian

Pati Karim

Pati Rosina

Pati Salvatore

Patitucci Francesco

Patitucci Patrick

Picarelli Richelmo

Pino Giada

Pino Vittorio

Piromallo Mario

Pittino Aurelio

Porcaro Roberto

Porco Diego

Presta Angelino

Presta Massimiliano

Prezioso Manuel

Principato Joy Luigi

Provenzano Giuseppe

Pugliese Andrea

Pugliese Simona

Quarta Cesare

Recchia Paolo

Rende Michele

Rende Granata Filippo Maria

Ricca Luigi

Ruà Dina Anna

Ruà Natale

Rudisi Andrea

Rudisi Michele

Scorza Franco

Segreti Antonio

Silano Carmelo

Sirangelo Antonio

Sirangelo Mario

Sirufo Alfredo

Sganga Gianfranco

Spagnolo Giuseppe

Sposato Mattia Namik

Strangio Francesco

Tramaglino Pasquale

Trimboli Giuseppe

Trotta Luca

Turboli Alberto

Turboli Danilo

Verta Francesco

Viapiana Francesco

Violi Giuseppe

Zungri Salvatore

Zupo William

Cronaca

Carnevale Sicuro e Tutela del Made in Italy: Maxi Sequestro di Prodotti Contraffatti e Non Sicuri in Monza Brianza

Con l’arrivo delle festività di Carnevale, la Guardia di Finanza di Monza Brianza ha intensificato i controlli per contrastare la vendita di prodotti non conformi agli standard di sicurezza e per tutelare l’autenticità dei prodotti Made in Italy. Un’importante operazione ha portato al sequestro di oltre 105.000 articoli, tra cui giocattoli, articoli carnevaleschi, dispositivi medici e prodotti elettrici, tutti risultati non sicuri o addirittura contraffatti.

I controlli si sono concentrati su un grande emporio di Desio, dove sono stati trovati oltre 104.000 prodotti privi della marcatura “CE” o con marchi falsi, tra cui giocattoli, articoli per la scuola e utensili da cucina contraffatti. Gli articoli sequestrati avrebbero fruttato oltre 100.000 euro di guadagni illeciti per il negozio.

Il titolare dell’azienda è stato denunciato per frode in commercio, vendita di prodotti con segni mendaci e per violazioni delle normative di sicurezza sul lavoro. Inoltre, il magazzino in cui sono stati rinvenuti i prodotti è risultato privo di adeguate misure di protezione per i lavoratori e non conforme alla normativa antincendio, portando alla sospensione dell’attività commerciale.

Non solo: durante altre operazioni, la Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 170 cuffie auricolari contraffatte con il logo “Apple” e numerosi accessori per abbigliamento e moto non conformi alle normative di sicurezza, con denunce per i commercianti coinvolti.

Questi sequestri fanno parte di un piano più ampio, mirato a garantire la sicurezza dei consumatori, in particolare dei più giovani, che potrebbero essere attratti da prodotti non sicuri. La Guardia di Finanza ribadisce l’importanza di acquistare solo prodotti certificati e sicuri, soprattutto durante le festività come il Carnevale.

Queste operazioni sono un chiaro messaggio contro la contraffazione e il commercio illecito, e dimostrano l’impegno continuo della Guardia di Finanza nella tutela del mercato e della salute dei consumatori.

Le indagini sono ancora in corso, e gli accusati sono presunti innocenti fino a una sentenza definitiva. Continuate a seguire il nostro canale per ulteriori aggiornamenti su questa e altre operazioni.

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Cronaca

Torino: sequestrati 16 kg di cocaina pura, valore oltre 3 milioni di euro

All’aeroporto Sandro Pertini di Torino, la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane hanno sequestrato 16 kg di cocaina purissima, per un valore di circa 3 milioni di euro. La droga era abilmente occultata nel bagaglio di una donna peruviana, proveniente da Lima via Parigi, nascosta nel doppiofondo della valigia e nelle fodere di alcune borse.

Durante i controlli, grazie all’unità cinofila delle Fiamme Gialle, sono stati scoperti 42 involucri contenenti la sostanza stupefacente, celata tra flaconi di cosmetici, barrette di legno da infusione, fili da cucito e cibo istantaneo. La donna è stata arrestata per traffico internazionale di stupefacenti.

L’operazione rappresenta un duro colpo al traffico di droga, fenomeno in crescita a livello globale, come evidenziato dal World Drug Report dell’UNODC. Il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e vige la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.

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Cronaca

Varese: scoperta frode fiscale sul Superbonus 110%, sequestrati beni per 240.000 euro

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Varese hanno portato alla luce una vasta operazione di frode fiscale legata al Superbonus 110%. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Varese, ha portato al sequestro di beni per un valore complessivo di oltre 240.000 euro, tra cui immobili, automezzi e conti correnti, nei confronti di quattro soggetti indagati.

L’operazione, denominata “Cantieri Fantasma”, ha visto coinvolta un’impresa edile con sede a Induno Olona (VA), che avrebbe falsamente attestato l’esecuzione di lavori di ristrutturazione su immobili situati a Maccagno con Pino e Veddasca. In realtà, gli interventi erano solo parzialmente eseguiti o del tutto inesistenti, pur avendo usufruito delle agevolazioni fiscali previste dal Decreto-Legge 34/2020.

Le indagini condotte dalla Compagnia di Luino hanno permesso di accertare che i lavori risultavano avviati cartolarmente prima dell’ottenimento delle autorizzazioni necessarie. Inoltre, grazie a un’accurata analisi finanziaria e documentale, è emerso che i crediti d’imposta generati erano fittizi e illecitamente monetizzati.

Determinante nella truffa è stato il contributo di due tecnici abilitati che hanno falsificato le attestazioni di regolare esecuzione dei lavori, inoltrandole all’ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile). Questa operazione ha permesso alla società appaltatrice di ottenere indebitamente i benefici del Superbonus 110%.

Alla luce delle evidenze raccolte, il Pubblico Ministero ha richiesto al Tribunale di Varese il sequestro preventivo dei beni per un valore pari ai profitti illeciti derivati dalla truffa. Il Giudice per le Indagini Preliminari ha accolto la richiesta, disponendo il blocco delle risorse riconducibili agli indagati per evitare la dispersione del patrimonio accumulato illecitamente.

Gli indagati, tra cui gli amministratori della società edile e i due tecnici asseveratori, dovranno rispondere dell’emissione di fatture false e di indebita percezione di crediti fiscali.

L’impegno della Guardia di Finanza

L’operazione sottolinea l’attenzione delle autorità nel contrasto alle frodi fiscali e nella tutela delle risorse pubbliche destinate al sostegno delle famiglie e delle imprese. La Guardia di Finanza prosegue nella sua attività di controllo per garantire che i fondi statali non vengano indebitamente sottratti a chi ne ha realmente diritto.

Si ricorda che il procedimento penale è attualmente in fase di indagine preliminare e che, nel rispetto della presunzione di innocenza, la colpevolezza degli indagati potrà essere accertata solo con una sentenza definitiva.

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